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"Dai , Sofi alzati, devi aiutarmi" mi scuote dal sonno mia madre.

Lasciami dormire, per favore, per favore.

"Mmmm" mugolo

"Dai, svegliati" continua

Chissà cosa vuole che faccia!

Finalmente riesco ad aprire gli occhi e scendere dal mio meraviglioso amato letto, entro in soggiorno ed è pieno di scatoloni.

"Mamma?"

"Finalmente, dormigliona!" urla abbracciandomi

"Che stai facendo?" domando togliendole di mano la foto di tutta la famiglia.

La nonna, il nonno, mio padre, io e lei.
Nessuno zio o cugino.

Quando ero molto piccola, il nonno ha avuto una grande lite con lo zio e dal quel momento non l'abbiamo più rivisto, si é portato con sé anche Carla e Luca, i miei due cuginetti.

"Mamma, cosa stai facendo?" ripeto sedendomi accanto a lei

"Piccola, io non ce la faccio, ho perso tutti, lo zio Tom, il nonno, papà" scoppiando a piangere accasciata sulle mie gambe.

"Senti mamma, devi stare tranquilla, non devi affatto pensare queste cose, ci sono io, la nonna Rosa e se ti rende felice, posso provare a contattare Carla o Luca, magari fanno un salto"

"Non voglio che mi vedano così"

"E allora non farti vedere così, preparati, fatti bella, io li chiamo e ti faccio sapere dove e quando, non accetto un no come risposta." alle mie parole sorride, sorriso che spunta anche a me.

Sono felice di essere riuscita a tranquillizzarla.

Cerco nella rubrica il numero di Luca, ma niente. Nessuna risposta.

Carla. Uno, due, tre squilli. E finalmente la sua voce.

"Ciao Sofia"

"Ei Carla, senti, non so se sapete, tu e lo zio intendo, papà è venuto a mancare qualche giorno fa, e la mamma voleva vedervi per, non so, stare un po' insieme"

Spero di essere riuscita in qualche modo a convincerla.

"Cosa? È morto? Oddio, Sofi, non sapevo nulla, certo che ci vediamo, veniamo a casa tua verso l'ora di pranzo, portiamo noi da mangiare" la ringrazio e chiudo la chiamata.

Mi ha chiamata Sofi, da quanto tempo. Mi era mancata, e solo ora me ne sto rendendo conto.

La mamma ora, per quanto possa esserlo, é felice, sorridente ma questa volta un sorriso vero.

Carla e Luca arrivano con dei vassoi in mano, anche loro molto sorridenti.

"Quanto mi sei mancata S!" mi dice Carla abbracciandomi stretta.

Non é cambiata per niente in tutti questi anni, è rimasto sempre la mia Carla, quella che mi aiutava a fare gli scherzi a suo fratello, solo per il gusto di vederlo piangere. Anche se avevamo solo due anni di differenza, il rapporto con Luca è sempre stato un po' movimentato.

"Anche tu C"

Ci siamo date questi soprannomi dopo aver visto tutte le stagioni di Gossip Girl, e mi ha sempre invidiato perché il mio nome iniziava con la S proprio come una delle protagoniste della serie, Serena Van Der Woodsen.

Luca, invece, é cambiato tantissimo, ora é un uomo, bello e anche sicuro di se.

"Rompipalle come sempre?" mi domanda Luca abbracciandomi

"Ne vado fiera, campione, sei bellissimo"

"Anche tu non scherzi" continua facendomi l'occhiolino.

Eccoli, loro due qui, che ci guardano e ci sorridono. Più li guardo più mi rendo conto di quante cose mi sono persa e soprattutto quante cose mi devono raccontare.

"Quindi insomma, accetti un lavoro in casa di un calciatore della roma e neppure lo sapevi?" mi domanda Luca

Abbiamo finito di mangiare e ci siamo rintanati in camera per parlare un po. Ho raccontato del lavoro e dei miei amici a Londra.
Loro, invece, delle loro passioni e della ragazza che ha fatto perdere la testa all'uomo della casa. Una certa Veronica.

"Si, te l'ho detto, la mamma non mi ha detto nulla, ma comunque non importa, vado lì per sua sorella, ha bisogno di ripetizioni"

"Si tutto perfetto, calciatore o meno, cosa ti metti stasera? Potrebbe nascere una storia d'amore, come nei libri, ti rendi conto?" interviene Carla urlando e ridendo.

"Carla per favore, non iniziare con le tue solite pazzie" la rimprovera suo fratello.

"Tu, fuori, devo aiutarla a prepararsi, ci vediamo a casa" lo aiuta ad alzarsi e gli chiude la porta in faccia.

"Ma mancano ancora 6 ore, C. Non posso vestirmi ora"

"E chi ha detto che devi vestirti ora?"

Spalanca le ante dell'armadio e inizia a ispezionarlo tutto.

Si, è sempre la solita, Carla.

La luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora