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Riuscire a finire di correggere quel libro è stato più duro di quanto immaginassi, ma alla fine mi sono divertita.

Sono pronta a parlare con il direttore e qualsiasi cosa accada, sono felice di averci almeno provato.

"Salve signorina, come sempre, il signor Ricci la sta aspettando nel suo ufficio" mi informa la sua segretaria

"Grazie mille" le sorrido per poi dirigermi verso la sua porta.

Busso e senza aspettare il suo "Avanti" apro e non so nemmeno il perché.

"Salve" lo saluto.

Lui alza lo sguardo dal computer e mi squadra.

"Salve, si accomodi. Stavo proprio leggendo il suo commento al libro che le avevo affidato. Le svelo un segreto, non é stata l'unica a venire qui in questo ufficio per un colloquio ma é stata l'unica a scrivere quello che veramente pensava e non quello che pensava mi sarebbe piaciuto quindi é in leggero vantaggio sulle altre"

O mio dio, e se fosse veramente un maniaco?

Federico e le sue maledette idee.

"Oh, davvero?"

"Si, per questo le informo che saremmo davvero lieti di accoglierla qui nella Piemme Editor."

"Oddio, grazie mille, non so cosa dirle, la ringrazio tantissimo"

"Inizi con darmi del tu, siamo colleghi ora" continua porgendomi la sua mano che stringo un po' nervosa.

"Di là c'è Martina, la mia segretaria, le mostrerà il suo nuovo ufficio, non abbiamo degli orari fissi qui, ma delle scadenze si, quindi può lavorare anche a casa, l'importante é che lo faccia e bene. Spero si trovi bene"

Vi prego, se sto sognando non svegliatemi!

Esco dal suo ufficio e raggiungo Martina, che con il suo fisico mozzafiato, mi fa sentire una merda.

"Vedrai, non ci saranno problemi, siamo tutti abbastanza tranquilli" scherza quando vede che giocherello con le mani, segno di nervosismo.

"Oh ma si, non lo metto in dubbio, é che sono così tanto nervosa, é il lavoro che speravo di ottenere da un bel po' e ora che sono qui e ce l'ho fatta mi tremano le gambe per la felicità"

"Ce ne sono poche come te, che amano davvero il loro lavoro, quindi farai strada se ti impegni"

"Lo spero" le sorrido

"Questo é tutto tuo, divertiti" continua lei aprendo la prima a sinistra del lungo corridoio dove si trova anche l'ufficio del direttore.

É grande ma non troppo. É luminoso e colorato. Ma ugualmente troppo per me.

Io che mi aspettavo di lavorare da casa, seduta a letto, con un tazza di caffè.

"Non ti piace?" chiede Martina.

"Cosa? No, no assolutamente no. É meraviglioso, veramente, grazie mille"

"Ti lascio ambientare un po', poi vieni di là, così ti insegno ad usare la macchinetta del caffè"

Mi lascia solo nel mio nuovo ufficio e mi guardo intorno.

Sulla scrivania ci sono già 5 manoscritti e non vedo l'ora di leggerli.

Mi faccio un selfie e lo invio alla mamma, a Carla e a Federico.

Sono così contenta di esserci riuscita.

Carla: Lo sapevo che ci saresti riuscita, S. Stasera cena fuori, così ti presento anche il mio misterioso ragazzo.

Sofia: Finalmente!! Ci vediamo stasera, viene anche Fede.

Sicuramente anche lui vorrà festeggiare e non mi va di dire no a nessuno.

Quando finalmente mi sono sistemata sulla mia sedia, qualcuno bussa alla porta.

"Avanti" dico

"Sofia, il capo mi ha detto di informarla della sua festa di compleanno. È domani e sarebbe davvero felice di vederla lì" mi informa Martina appoggiandosi allo stipite della porta.

"Oh si certo, ci sarò. Devo mettermi qualcosa in particolare?"

"In verità si, il tema è Hollywood, quindi non so prendi un film hollywoodiano che ti piace e ispirati. Ci vediamo lì"

Come faccio a trovare un vestito in stile hollywoodiano in una sera?

"Meraviglioso, grazie mille" mi sorride e mi lascia ancora una volta da sola.

Benedetta: Sofia, ho bisogno del tuo aiuto. Devo assolutamente andare a fare shopping.

Cadi a pennello, Bene.

Sofia: Davvero? Ti passo a prendere quando finisco in ufficio.

Benedetta: A che ora?

Sofia: In realtà potrei venire anche in questo momento, ma probabilmente c'è Nicolò, quindi evito. Dimmi tu quando venire.

Benedetta: Vi ignorerete per sempre?

Non per sempre ma più tempo passiamo lontani più facile sarà dimenticarsi di lui.

Sofia: Bene, non mi va di parlarne. Avvisami tu quando va via.

Inizio a leggere la prima della scala di bozze che ho trovato sulla scrivania e credo di essermi innamorata del protagonista maschile.

Non è lo solita storia del bad boy che si innamora, cambiando radicalmente. Qui il protagonista è un nerd che viene preso in giro da tutti, che però fa breccia nel cuore della ragazza popolare della sua scuola.

Forse sono un po' grande per leggere questo genere di libri ma io continuo ad adorarli.

Passo quasi due ore con la testa tra i libri fin quando il messaggio di Benedetta mi risveglia.

Benedetta: Io sono pronta e come volevi tu Nicolò è andato via.

Sofia: Arrivo allora!

L'ufficio è molto più vicino a casa di Benedetta che alla mia.

La faccia che mi rivolge quando entra in macchina non mi convince.

"Che c'è?" chiedo quando chiude lo sportello.

"Niente, vai, andiamo" taglia corto.

"Benedetta, ormai ti conosco, capisco quando c'è qualcosa che non va, quindi o mi dici cosa ti prende oppure ti lascio qui"

"È che mi da un sacco fastidio che non vi parliate nemmeno e fino a mesi fa eravate sempre insieme e chissà cosa facevate. Prima quando gli ho detto che saresti venuta a prendermi per andare a fare shopping si è spento del tutto, Sofia, ha smesso di parlare, aveva lo sguardo basso e il broncio. Poi da quanto ho capito non c'è motivo per la vostra rottura, lui mi ha assicurato di non aver fatto nulla con quella ragazza"

"Ma solo perché sa che saresti venuta a dirlo a me, Benedetta, poi si è comportato come un bambino, come faccio a fidarmi di una persona che quando vuole smettere di pensare per un po, spegni il telefono e si rifiuta di rispondere alle chiamate"

"Lo so Sofia, ma non voglio vedervi stare, siete entrambi delle persone meravigliose e meritate di stare assieme, io ve lo ripeterò fino all'infinito." conclude mettendosi la cintura e lasciandomi senza parole.

Mi sorprende ogni giorno di più questa ragazza.

La luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora