"Darling, why don't you take your mother to London too? It wouldn't be bad to have this breakfast every day" mi incinta Hannah, continuando a mangiare i cereali con il latte.
Si sono meravigliati del caldo che fa qui, anche essendo solo fine marzo, infatti la maggior parte di loro sono a maniche corte e potrebbe benissimo usare anche i pantaloncini.
"No, she stays here" dico facendole la linguaccia.
Non credo di tornare presto a Londra, devo prima essere sicura che lei stia bene.
La colazione passa velocemente tra tutte le battute di Dean e i complimenti di Hannah alla torta di mamma.
"Chaneeel, it's too late, come on!!" urlo fuori dalla porta del bagno, anche se è ospite non perde occasione per chiudersi là dentro.
"Che fai?" mi sussurra Nicolò in un orecchio.
Aspetta, Nicolò?
"Che? Che ci fai qui?" domando sorridendo
"Abbiamo pensato che non saremmo riusciti ad entrare in una sola macchina, allora siamo venuti con la nostra, ah e mia sorella è stata catturata dalla bionda"
"Hannah, si è carina, no?" lo prendo in giro
"Mmh, si, lo so che poi te la prendi se ti dico la verità"
Che nervoso.
"Chiudiamo questo discorso, mi sono immaginata così saresti in grado di dire e non mi piace affatto" mi giro ancora verso la porta del bagno per incitare Chanel ad uscire ma lei improvvisamente la spalanca.
"Hey calm down miss" dice saltellando con il suo costume rosso.
È perfetta,cazzo.
"Ya, wait for me in the living room, e tu Nicolò la mani in tasca, grazie" gli sorrido falsamente, se la tocca anche involontariamente lo rompo.
"Non potrebbe comunque funzionare, non conosco molto bene l'inglese, tranquilla-" continua lui facendomi l'occhiolino ma prima che potesse concludere con la sua solita battuta, chiudo la porta del bagno.
Sono sicura di non fare il bagno ma le ragazze mi hanno convinta a mettere comunque il costume, perché altrimenti secondo loro prendo il sole a macchie.
Indosso il costume nero in contrasto alla mia pelle bianca e sopra dei jeans con una maglietta lunga fino all'ombelico.
"Guys, i am here, you boys go with them" dico indicando Nicolò e Benedetta, sorridendole "Hannah and Chanel, you with me" concludo prendendo le chiavi della macchina da sul mobile vicino la porta d'ingresso.
"Mi dispiace deluderti ma nessuno dei due sa parlare inglese" mi informa Nicolò
"Buon momento per impararlo" dico ironica
"Quel Logan, non lo sopporto"
"Non mi interessa Nicolò, per oggi ti deve piacere, non lo rivedrai più poi"
Il tragitto in macchina lo abbiamo passato ridendo delle persone, bloccate nel traffico romano, e le loro facce buffe.
"Sofiii" urla Benedetta saltandomi addosso.
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La luce nell'oscurità
Fanfiction"Quando tutto sembra andar male, c'è sempre qualcosa che ti fa cambiare idea." Quando il padre di Sofia perde la vita, la ragazza, lontana da casa a causa degli studi, è costretta a tornare a Roma, per restare con sua mamma e cercare di andare avant...