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"Ma cosa gli hai risposto?" domanda Carla e anche se siamo al telefono so che sta sorridendo come una stupida pervertita.

"Non ho risposto, semplice, e poi sicuramente me lo ha scritto perché si è ubriacato, va a finire sempre così"

"Ma non lo sai che si-"

"Che si dice sempre la verità? Non ci crederei così tanto"

Sto facendo di tutto per convincere più me stessa che lei del fatto che non l'ha scritto lui quello stupido ma bellissimo messaggio.

"Ma che ne sai, su, rispondi e chiedi che fa oggi, magari ti invita a stare con loro"

Ma che? No. Assolutamente no.

"Non ho assolutamente intenzione di chiedergli di stare insieme a Pasquetta, Carla"

"Scrivergli, muoviti"

"Ma cosa?"

"Qualsiasi cosa purché non sia troppo cattiva, ti conosco e risponderesti con un freddo grazie"

Non avevo intenzione di rispondere così, ma quasi. Non voglio che si faccia strane idee, anche se non riesco a smettere di farmele io stessa.

Immagino come sarebbe se lui fosse almeno un po diverso. Sarebbe bellissimo potersi fidare, poter guardarsi negli occhi e sapere che è la persona giusta.

"Va bene, chiudi ora" concludo spingendo il bottone rosso chiudendo la chiamata.

Seguo il suo consiglio e inizio a pensare a come rispondere a Nicolò.

Dopo diverse bozze, che ovviamente Carla ha scartato, decido di scrivere questo:

Ma se non sto nemmeno sorridendo nella foto, scemo.

La sua risposta non tarda ad arrivare e rimango qualche secondo a guardare il cellulare senza aprire il messaggio.

Quando prendo coraggio e leggo scoppio a ridere.

Ah no? Quindi puoi fare dei veri sorrisi?

Che cattivo.

Certo che posso farne, é con te che non ne faccio, non credi?

Non riesco a togliermi questo stupido sorrido dalla faccia, sembro una stupida a sorridere davanti ad un cellulare, da sola, in una stanza.

Sarà!!! Senti, che ne dici di venire con noi in campagna oggi? Porta anche tua madre ovviamente.
(Ti prego, la mamma mi sta obbligando perché secondo lei non passiamo abbastanza tempo insieme)

Ok, Sofia ora stai tranquilla, vai da tua madre chiedi gentilmente di accompagnarti e poi avvisa la tua cugina preferita del fatto
che non andrai con lei.

"Inhala Exhala" dico entrando in cucina e sbattendo il mignolino allo spigolo del tavolo.

"Sofia, tutto bene?" domanda la mamma ridendo della mia buffonaggine

"Si, senti mamma, Nicolò mi ha invitato in campagna da loro e ovviamente anche te, ti prego accompagnami, ho una paura assurda a rivederlo dopo ieri, ti prego ti prego" la supplico inginocchiandomi

La luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora