Capitolo uno

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Era mercoledì primo settembre 1993.
Una ragazza stava buttando vestiti, libri e roba a casaccio in un grosso baule, poggiato sul suo letto.
Al piano di sotto i suoi genitori spazientiti la incitavano a muoversi
"IRENE MUOVITI È TARDI SONO LE DIECI" urlò la madre
"Arrivo mamma!" Rispose Irene con il fiatone, trascinando il pesante baule, giù per le scale.
Saltò in macchina, mentre suo padre posava il baule nel bagagliaio, e nell'attesa iniziò a scrocchiare fastidiosamente le dita...

Dopo 40 minuti di viaggio, finalmente, raggiunsero la stazione di King's Cross; Irene scese dalla macchina e si mise alla disperata ricerca di un carrello, per poter trasportare il suo baule.
Dopo vari minuti riuscì a trovarlo ci caricò sopra i suoi bagagli.
Si diresse, insieme ai genitori, verso i binari numero 9 e numero 10.
Arrivati lì, la ragazza salutò amorevolmente sua madre e suo padre, prese il carrello e si avviò correndo verso il muro che divideva i due binari.
Come per magia attraversò il muro illesa e si ritrovò al binario 9 e 3/4, davanti ad un treno in partenza di un rosso fiammeggiante.

Non potè fare a meno di sorridere, alla vista di quel treno stracolmo di studenti, pronti per un altro anno avvincente ed entusiasmante alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Era un anno davvero importante questo per Irene; era il suo quinto anno, avrebbe dovuto affrontare gli esami G.U.F.O. (Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari) e avrebbe dovuto iniziare a pensare cosa volesse fare una volta finita la scuola.
Sicuramente sarebbe stato un anno complicato e pieno di sorprese, in fondo stava andando in una scuola di magia, dove le cosiddette "cose normali" non erano previste.

Salì sul treno, trasportando rumorosamente il baule, con la speranza di trovare al più presto un vagone libero.
Ad un tratto sentì una voce familiare in lontananza
"Irene vieni qui! Ti ho conservato un posto"
Si voltò e vide la sua migliore amica, Sarah Parker, era radiosa, sorridente e abbronzata, aveva i capelli raccolti in due ordinate trecce.
Non capiva come faceva ad essere sempre in ordine e impeccabile.
Si avvicinò ed entrò nel vagone, ma con sua sorpresa Sarah non era da sola, c'era anche Lee Jordan, tutto preso a leggere una rivista, che parlava di Quiddicht.
La ragazza salutò con un forte abbraccio l'amica e poi fece lo stesso anche con Lee e si sedette accanto a Sarah.
"Irene hai letto il Profeta quest'estate?" Chiese la ragazza con aria curiosa
"Ehm in realtà no... Sai non è ben vista la posta via gufo nel mio quartiere" Rispose Irene, con aria imbarazzata.
La faccia di Sarah diventò pallida e con aria preoccupata disse "quindi non sai niente del famigerato criminale scappato dalla prigione di Azkaban?! "
A quelle parole Irene fece una faccia sconcertata, come era possibile che qualcuno fosse riuscito a scappare da Azkaban?!
Era una delle prigioni per maghi più controllata al mondo.
Le sue guardie erano delle creature spregevoli chiamate Dissennatori, che  riuscivano a togliere la felicità a qualsiasi mago o babbano che si trovasse al loro cospetto.
Era impossibile scappare da Azkaban... E pure qualcuno ci era riuscito.
Sarah iniziò a raccontare tutto ciò che il Profeta e il Ministero avevano detto su Sirius Black.
La ragazza rimase lì ad ascoltare attentamente, fino a quando non si sentì un enorme scoppio provenire dal corridoio.
La porta del vagone si spalancò di colpo e due ragazzi alti, con i capelli rossi, entrarono ridendo...
Erano i gemelli Weasley, che a giudicare dalle loro facce divertite, ne avevano combinata un'altra delle loro.

I gemelli Weasley erano tra i ragazzi più popolari del suo anno, Irene li aveva sempre trovati estremamente simpatici, e da qualche anno erano diventati suoi ottimi amici. Anche se non era facile essere loro amica, alla ragazza piaceva molto passare del tempo con loro.
"Cosa avete fatto?" Chiese Lee, con aria alquanto divertita
"Abbiamo buttato una cacca bomba addosso al nuovo caposcuola" Rispose George ridendo
"Ragazzi ma siete matti?! Non siamo ancora arrivati ad Hogwarts e già avete infastidito il nuovo caposcuola?!" Disse Irene con aria confusa e agitata
"Be' è da una vita che lo infastidiamo... Dovrebbe essersi abituato ormai" Rispose Fred tronfio
Lee, Sarah e Irene si guardarono, senza capire di cosa stessero parlando.
Allora, i gemelli parlarono all'unisono, esclamando "ovviamente il nuovo caposcuola è il nostro caro e perfetto fratellone Percy" Tutti nella cabina iniziarono a ridere, perché in effetti era da una vita che il povero Percy subiva gli scherzi dei suoi fratelli minori.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora