Era immobile sul freddo pavimento, non riusciva a muoversi.
Ogni cosa attorno a lei si era fermata, il tempo scorreva lento, torturandola sempre di più.
Percy si era precipitato sopra le macerie e le stava spostando con rapidità, la faccia del ragazzo era contratta in una smorfia, per lo sforzo che stava facendo.
Una volta spostati i massi più grandi, una densa nube di fumo azzurro si sprigionò nell'aria, mostrando agli altri il corpo di Fred.
Ron corse disperato in quella direzione, mentre Irene continuava a fissare quella strana nube azzurra, non capendo proprio cosa potesse essere"No! No! No!" Gridava Percy, strattonando il fratello.
Solo in quel momento, lei decise di alzarsi e si avvicinò ai tre.
Stava piangendo, anche se non se n'era accorta e tra i singhiozzi disperati si accasciò a terra, sul corpo del rosso.Passi pesanti echeggiavano per il corridoio, ma a lei non importava.
In quel momento c'era solo Fred a riempire i suoi pensieri.Gli occhi chiusi, la polvere delle macerie copriva il bellissimo viso.
Una ciocca, che scendeva sulla sua fronte candida del ragazzo, era ricoperta di sangue.
Strinse il rosso in un abbraccio, facendo scendere le lacrime libere sulle guance.
Non poteva essere morto...Ron teneva saldamente la mano del fratello, mentre lei continuava ad abbracciarlo, con la speranza che si svegliasse da un momento all'altro.
Recuperò tutta l'aria che aveva in corpo e gridò disperata, stringendo a se il rosso.
Ma quell'urlo le morì in gola...
Un flebile respiro uscì dalle labbra del ragazzo.
Spalancò gli occhi scioccata, lo liberò dalla stretta, facendolo adagiare delicatamente sul freddo pavimento e poggiò la testa sul suo petto, in corrispondenza del cuore.
Chiuse gli occhi, annullando i rumori circostanti e riuscì a sentire il suono più bello del mondo.
Il cuore di Fred batteva ancora.
Era vivo.Alzò la testa, rivolgendo uno sguardo a Ron, che continuava a fissare il fratello, trattenendo il respiro
"Il cuore batte ancora" Sussurrò lei "è vivo"
Percy, che era inginocchiato a terra, si alzò di scatto
"Portiamolo in un posto riparato" disse rivolgendosi a Ron ed Harry.
I tre presero di peso Fred, seguiti da Irene ed Hermione, e lo trasportarono finché non trovarono un luogo adatto.Lungo quel corridoio, nella parte del castello ancora integra, trovarono un'aula che non era ancora stata attaccata, era completamente deserta.
"Mettiamolo qui" Disse Percy, indicando un punto preciso con lo sguardo.
E appoggiarono Fred a terra, sul polevroso pavimento di pietra.
"Resterò io con lui" Dichiarò Irene, facendosi avanti "lo curerò" Aggiunse, cercando di essere il più convincente possibile.
Non era certa che ci sarebbe riuscita, ma sicuramente ci avrebbe provato e riprovato fino allo sfinimento.
"Possiamo andare. Fuori hanno bisogno di noi" Esclamò Percy "Fred è in ottime mani"
E si avviarono verso la porta.
Prima di uscire il più grande dei rossi puntò la bacchetta verso la porta, una patina blu li ricoprì completamente. Aveva appena scagliato un incantesimo protettivo, così sarebbe stato più difficile rintracciarli.Ora erano rimasti da soli, iniziò a percorrere il corpo del ragazzo con lo sguardo, alla ricerca di qualche ferita evidente da medicare.
A parte un piccolo taglio sulla fronte, non c'era nessun'altra ferita aperta.
"Decorructo" Una polverina argentea cadde sul ragazzo.
Ma non si sostò solo sul taglio sotto il ciuffo, anzi venne avvolto tutto il busto superiore.
Ciò significava che l'infezione magica era più estesa del previsto.Fissava il rosso risplendere, ricoperto completamente da argento.
Non poteva fare altro per il momento, doveva aspettare che la polvere incantata finisse di disinfettare la zona.
Perché quel dannato incantesimo non ha funzionato si domandava, tormentandosi avrebbe dovuto far rimbalzare i detriti, non si sarebbe dovuto rompere
Un senso di colpa si stava facendo strada in lei, se Fred era in quella situazione era colpa sua, l'incantesimo non le era riuscito ed il ragazzo era stato schiacciato dalle macerie.
Stava piangendo di nuovo, la calma la stava abbandonando e il panico stava crescendo
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La fortuna di essere una Sfigata
Fanfic[IN REVISIONE] Irene Fabrizi si ritiene da sempre una sfigata. Ma è davvero così?! L'unica cosa certa è che Irene è una Tassorosso, che frequenta la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. E sarà costretta ad affrontare comuni problematiche adol...