Capitolo dodici

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Era martedì. Irene stava ascoltando una noiosa lezione del professor Binns, sulla storia di Azkaban.
Lei stava prendendo distrattamente appunti sulla pergamena, un ragazzo Serpeverde dietro di lei stava dormendo con la testa sul banco.
Il professore Binns aveva la voce veramente soporifera, ma Irene aveva la testa piena di pensieri per dormire.
Erano passati già due giorni dalla gita a Hogsmeade e Oliver non si era fatto ne vedere ne sentire, forse il ragazzo aveva capito che a Irene non era piaciuta quella uscita.
Perché non l'aveva cercata? Si era stancato di lei?
Ovviamente nemmeno lei lo aveva cercato.
Forse era lei ad essersi stancata e stava proiettando i suoi dubbi, incolpando inutilmente lui...
Non poteva essere che già le fosse passata...
Comunque continuava a trovarlo attraente. Cosa stava succedendo? era così confusa.
"Ragazzi bene la lezione è finita. Per la prossima lezione dovrete portare un tema di quaranta centimetri sulla storia di Azkaban" Disse il professore.

Irene uscì dall'aula, con un forte mal di testa. Stava andando verso la torre di astrologia, quando sbucò Oliver tagliandole la strada.
"Oh ciao Wood" Esclamò la ragazza sorpresa
"Tipa strana che fine hai fatto? Sei sparita" Chiese lui.
"Sai ero piena di compiti ho studiato molto in questi giorni" Mentì lei
"Stasera perché non vieni all'allenamento di quidditch? Mi farebbe molto piacere" Disse il ragazzo con un grosso sorriso, Irene ricambiò il sorriso e disse "ci sarò senz'altro. Ora scusami ma devo andare a lezione se no faccio tardi" Salutò il ragazzo e salì sulla torre di astronomia, per la lezione con la professoressa Sinistra.
Stavano studiando la carta Natale, era un argomento abbastanza difficile e Irene dovette concentrarsi molto. A fine lezione le fu assegnato di compilare la propria carta Natale.
Finita la lezione di astrologia Irene era stanca, voleva solo andare a sedersi sul divano della sua sala comune, stava camminando per il corridoio del quarto piano.

C'erano tanti ragazzi raggruppati in fondo al corridoio, la ragazza si avvicinò curiosa e vide che due ragazzi, un Grifondoro e un Corvonero, stavano litigando animatamente.
"Cosa sta succedendo lì? Sono caposcuola fatemi passare!" Esclamò Percy Weasley.
Divise i due ragazzi e diede loro una punizione
"CHE NOIA PERCE! VOLEVAMO VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO" gridò una voce familiare, era George
"Oh Irene anche tu qui a goderti lo spettacolo?" Chiese il ragazzo divertito
"Stavo passando qua per caso" Disse lei distrattamente
"Come va? Ti sei divertita a Hogsmeade? Ho saputo che siete andati da Madama Piediburro tu e Oliver" Disse George, mentre sogghignava
"Uh quel posto è imbarazzante ci sono solo persone che si baciano" Disse Irene spontaneamente
Il ragazzo iniziò a ridere "quindi non ti è piaciuta la scelta di Oliver?"
La ragazza arrossì e timidamente disse "no non mi è piaciuta come uscita... Non capisco perché mi abbia portato lì"
George le diede una pacca sulla spalla "in realtà è facile da capire. È che Oliver non ti conosce. Non sa che tu sei una ragazza a cui non piacciono posti del genere. Tipo io che sono tuo amico e ti conosco non ti avrei mai portato in un posto simile. Ma Oliver, che non sa ancora i tuoi gusti, ti ha portato lì perché le altre ragazze con cui è uscito adoravano quel posto."
Irene rifletté sulle parole del ragazzo "si ma io non sono come le altre. Ce è normale che ognuno abbia i propri gusti no? Non tutte le ragazze sono uguali"
"È ovvio che tutte le ragazze non sono uguali, tu ne sei un esempio" La rassicurò lui, poi continuò "nel pomeriggio ti ho visto ai tre manici di scopa con Oliver e i suoi amici... Lì com'è andata?"
"È stato noioso, parlavano solo di quidditch non sapevo che dire... Però ci sta ero l'unica ragazza in mezzo a tutti ragazzi" Raccontò lei
George fece un'espressione sbalordita "Irene sei stata tantissime volte da sola con me, Fred e Lee e non ti sei mai annoiata..." Effettivamente era vero, lei spesso passava del tempo da sola con dei ragazzi e si era sempre divertita, perché quella volta non aveva funzionato? probabilmente perché erano degli sconosciuti...
"George mi stai facendo riflettere... Devo confessarti una cosa" Disse Irene bisbigliando

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora