Capitolo quarantanove

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Era passato un mese dall'inizio della scuola. Settembre era finito, ottobre aveva fatto il suo ingresso, colorando di arancione gli alberi attorno ad Hogwarts.
Era ad una noiosissima lezione di Difesa Contro le Arti Oscure, con la Umbridge. Quella donna era estremamente fastidiosa, ma la cosa più assurda è che le sue lezioni erano solo teoriche, era abolito l'uso della bacchetta durante la sua ora. Una cosa paradossale, dato che Hogwarts era una scuola di magia.

Irene fissava fuori dalla finestra, evitando accuratamente gli occhi dei gemelli Weasley. Non avevano preso bene il fatto che si fosse allontanata da loro.
Continuavano a lanciarle occhiatacce per i corridoi.
Nemmeno lei stava bene però, nonostante tutto, sentiva la mancanza dei ragazzi e quel mese era stato triste e vuoto.

Suonata la campanella, scattò in piedi, quel noioso venerdì era finito.
Camminava per i corridoi a passo svelto, come se stesse scappando da qualcuno.
"Irene smettila di correre" Venne afferrata per il braccio
"Penso che ora sia arrivato il momento di parlarne con qualcuno" Disse Lee, tenendola ferma "vieni da noi Grifondoro, così possiamo parlare tranquillamente"
"Non posso, devo assolutamente andare in biblioteca" Esclamò, liberandosi dalla presa del ragazzo
"Fred e George non ci sono... Sono andati all'allenamento"
Era proprio quello che voleva sentire
"Va be se insisti così tanto vengo"

I due entrarono nella Sala Comune Grifondoro, che era eccessivamente affollata e rumorosa, quindi decisero di andare nel dormitorio maschile.
Entrò nella stanza, che era abbastanza in disordine, e si sedette su un letto a caso.
"George e Fred sono dispiaciuti... Ti sei allontana da loro senza dare spiegazioni"
"Fred sa benissimo perché non sto più in sua compagnia, riguardo a George mi dispiace ma dovrebbe capire la mia situazione" Disse la ragazza, con una punta di risentimento.
"No Irene, non funziona così. George non si merita questo! Devi almeno dargli una spiegazione"
In realtà Lee aveva ragione, anche a lei mancava la compagnia di George, ma dove c'era George c'era anche Fred e lui era da evitare.
"Perché tu e Fred non chiarite la situazione? Smettetela di fare gli idioti..."
"Io non ho nulla da chiarire con Fred. Lui ha fatto la sua scelta. Io sto solo agendo di conseguenza" Le tremava la voce " Mi sono rotta di aspettare qualcosa che non ci sarà mai. Sono stanca di farmi illudere da Fred Weasley" Ecco era ritornata la rabbia "Devo smetterla di pensare a lui! La mia vita deve andare avanti"
"Quindi continui a pensarlo?" Chiese Lee, sorpreso
"È ovvio che lo penso ancora... Quel cretino non esce dalla mia stupida mente" Era malinconica "forse dovrei provare a sbattere ripetutamente la testa contro il muro, magari così se ne va una volta per tutte"
Lee la guardava preoccupato, non aveva capito la sua ironia.
"Secondo me il tuo approccio è sbagliato..." Affermò il ragazzo, in tono serio "tu non stai vedendo il punto di vista di Fred, non hai parlato di cosa ne pensa lui"
Lei sapeva benissimo cosa pensava Fred, era stato chiaro, le aveva detto quelle cose più volte.
"Irene parla con Fred... Perfavore!" La supplicò Lee
"Io non ho nulla da dire a Fred Weasley" E se ne andò via.
Era arrabbiata, perché continuavano ad insistere?
Perché nessuno capiva come si sentisse lei? Nessuno si preoccupava di quello che lei provava, nel vedere la faccia felice di Fred.

Alla lista di persone da evitare si era aggiunto anche Lee. Ogni volta che lo vedeva, lui parlava di Fred e lei non lo sopportava.
Anche Janice era sempre più distante,  era un'ottima caposcuola, ma quella carica le dava molti impegni da svolgere. Mentre Sarah, stava spesso e volentieri con il suo ragazzo, Graham Montague, e i suoi amici Serpeverde.
L'ultimo anno di Irene non stava affatto andando come sperava.
Però non andava in giro a lamentarsi, non voleva compassione da parte di nessuno. Sopportava in silenzio i momenti di solitudine e ringraziava per ogni istante in cui qualcuno le faceva compagnia.

Un giorno qualcosa cambiò.
Hermione sedeva stranamente al tavolo dei Tassorosso, stava parlando con i prefetti giallo neri, Hannah Abbott e Ernie McMillan,
Lei curiosa si avvicinò al gruppo
"Oh Irene bene!" Esclamò la Grifondoro "sarei venuta da te a breve... Ma visto che sei qua, non perdo tempo e lo dico anche a te"
Era decisamente incuriosita da quell'affermazione, quindi ascoltò attentamente la riccia
"Io, Harry e Ron siamo stanchi delle inutili lezioni della Umbridge" Esclamò Hermione, guardandosi intorno "quindi avevamo pensato ad una specie di corso supplementare tenuto da Harry. Se siete interessati, sabato, quando ci sarà la gita ad Hogsemeade, venite al Pub Testa di Porco così ne parliamo tutti insieme di persona"
"In che senso corso supplementare?" Chiese un ragazzo biondo, era Zacharias Smith, un Tassorosso del quinto anno.
"Lo sai che non è carino origliare?" Lo interruppe Irene, Hermione era a disagio.
"Io verrò volentieri Hermione!" Continuò Irene, era felice di fare finalmente qualcosa di utile, che poteva servirle veramente in futuro.
Anche Hannah ed Ernie accettarono volentieri, l'invito della Grifondoro.
"Be' allora verrò anch'io, che sono curioso" Esclamò Zacharias fiero. Hermione dunque si alzò, sciogliendo così la strana riunione.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora