Capitolo venti

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"DOVETE SVEGLIARVI! DOBBIAMO STUDIARE! ABBIAMO UN PROGRAMMA DA RISPETTARE" urlò una Fiona ansiosa, mentre apriva le tende dei letti a baldacchino delle altre ragazze.
"Voglio dormire..." Borbottò Janice assonnata
"Ho mal di testa smettila!" Protestò Sarah
"Ma perché cazzo urli?!" Biascicò Irene infastidita
Fiona continuava a girare per la stanza e a tirare giù le ragazze dal letto.
Irene aveva ancora la testa pesante, aveva dormito si e no tre ore. Ma con Fiona che le strattonava, era impossibile continuare a dormire... quindi con uno sforzo immenso, si alzò dal letto e decise di vestirsi.
Sarah e Janice, invece, non avevano intenzione di cedere.
Quindi le ragazze iniziarono a litigare. Fortunatamente Giselle intervenne, cercando di placare gli animi.
Sarah e Janice furono lasciate in pace, a dormire. Irene ormai era pronta, e decise di andare a fare colazione con le altre due ragazze.

Una volta terminata la colazione, tutte e tre si recarono in biblioteca.
Secondo il programma, quella mattina avrebbero dovuto ripetere bene:
gli effetti e le conseguenze dell'Elisir dell'Euforia,
Le guerre dei Giganti,
E i demoni elementali.
Le tre ragazze si misero all'opera.
Lei stava cercando, tra gli scaffali, dei libri che parlassero dettagliatamente delle guerre dei giganti.
La biblioteca era piena di ragazzi, solo che era estremamente silenziosa.
In realtà tutta Hogwarts era silenziosa, l'ansia degli esami aveva tranquillizzato anche gli animi più festaioli.
Quelli più agitati erano, sicuramente, gli alunni del quinto e del settimo anno.
Le tre ragazze passarono la mattina a studiare in biblioteca, Irene non è che fu molto efficiente in realtà, aveva ancora i postumi della sbornia e non riuscì a concentrarsi come si deve.
Durante il pranzo furono raggiunte da Sarah e Janice, che ora erano calme e riposate.
"Ragazze oggi faremo pratica nella sala comune, va bene?" Chiese Fiona. Tutte le ragazze erano d'accordo e passarono il pomeriggio ad esercitarsi.
Dopo cena la ragazza era distrutta e andò direttamente a dormire.

Le settimane seguenti furono una tortura.
Le lezioni sempre più pressanti e le ore di studio aumentavano sempre di più.
Le giornate erano calde e piacevoli, ed era veramente difficile studiare e restare concentrati. Quindi un pomeriggio, Irene decise di andare a ripassare nel cortile.
Era seduta, in un angolo nascosto, e stava canticchiando distrattamente un motivetto
"La smetti di cantare! Sei stonata" La interruppe Fred
La ragazza allora, per provocarlo ancora di più, inizio a cantare a voce alta e ancora più forte.
Fred le mise una mano sulla bocca, e irritato disse "stiamo studiando noi! Smettila di fare la scema" Lei leccò la mano del ragazzo, lui la ritrasse schifato. Poi lei notò, che George stava leggendo freneticamente un libro veramente massiccio, mentre Fred scriveva su una pergamena. Era difficile credere che perfino i gemelli Weasley fossero preoccupati per gli esami.
Infatti in quei giorni, smisero di fare scherzi e si misero a studiare seriamente.

L'ultimo giorno di lezione fu il più difficile di tutti.
I professori fecero discorsi sui G.U.F.O.
Dando loro tutte le istruzioni.
Gli esami si sarebbero svolti nelle due settimane seguenti, la mattina avrebbero avuto gli esami teorici e il pomeriggio quelli pratici, ovviamente la prova pratica di astronomia si sarebbe svolta di notte. Molti alunni sentendo quelle cose andarono ancora di più in panico, alcuni di loro scoppiarono a piangere.
Erano tutti veramente tesi, anche perché dopo cena quella sera sarebbero arrivati gli esaminatori.

Anche Irene era decisamente agitata, ma non poteva perdere il controllo, non ora. Quindi decise di andare nel bagno delle ragazze, al secondo piano, dove c'era Mirtilla Malcontenta. Con l'intento di stare un po' da sola e sfogarsi.
Entrò nel bagno e subito fu travolta da Mirtilla "Cosa ci fai qui?! Sei venuta a prendermi in giro?" Chiese il fantasma
"No, sono venuta per stare un po' tranquilla. Gli esami iniziano domani e mi sento molto agitata." Disse subito Irene, poi fece gli occhi dolci e chiese "Mica è un problema se resto un po' qui con te?" Il fantasma apprezzò ciò che aveva detto Irene, quindi le diede il consenso di restare.
La ragazza aveva le palpitazioni e le tremavano le gambe, quindi scioccamente decise di prepararsi uno spinello.
Lo accese e iniziò a fumarlo
"Non ti fa bene fumare quella roba" Obiettò stizzita Mirtilla.
"Lo so benissimo. Ma ora è proprio quello che mi serve." Rispose lei, mentre continuava a fumare tranquilla
"Per favore non dire niente a nessuno, anzi resta con me a chiacchierare" Continuò Irene supplichevole.
La ragazza passò un bel po' di tempo a lamentarsi con il fantasma... Gli effetti dello spinello subito si fecero sentire, infatti, tra una risatina e l'altra, raccontò a Mirtilla tutte le disavventure amorose che le erano accadute.
Il fantasma era davvero interessata, le piaceva sentire quelle storie.
"Quindi ora hai chiuso anche con questo Benjamin giusto?" Chiese Mirtilla
"Si esatto" confermò lei.
"E ora ti senti sola?" Chiese innocentemente il fantasma.
Irene non si era posta quella domanda, almeno non fino ad allora...

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora