Capitolo quarantotto

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Tutto andava contro di lei...
Il cappello, quella sera, decise di fare una canzone lunghissima.
Parlò, per tutto il tempo, dell'importanza del restare uniti, aveva palesemente dato dei consigli alla scuola, come se anche lui sapesse del ritorno di Voldemort.
Ciò causò molti mormorii nella Sala, ma lei non ci fece caso più di tanto.

Irene guardò annoiata lo smistamento.
Lei adorava il banchetto di benvenuto, ma una semplice frase l'aveva privata della sua solita gioia.
Dopo che anche l'ultimo bambino fu smistato, iniziò il banchetto.
La ragazza non mangiò granché, aveva un fastidioso nodo allo stomaco.
Eppure era strano... Di solito quando era arrabbiata o nervosa mangiava senza sosta, forse il sentimento che la stava angosciando, così tanto, non era rabbia ma semplice delusione.

"Allora Irene hai capito?" Chiese Sarah, alla sua destra
Lei ritornò alla realtà, non aveva sentito neanche una parola del loro discorso
"Vieni o non vieni stasera dai Serpeverde?" Domandò Janice
Non sapeva cosa avrebbero fatto i Serpeverde quella sera, ma era certa che non sarebbe mai andata in quella sala comune, mai e poi mai.
Lei non era mai stata una tipa da pregiudizi, ma aveva provato, più volte sulla sua pelle, la discriminazione di quella Casa.
Si ovviamente c'erano anche delle eccezioni, persone gentili che la trattavano bene, ma molti altri, quelli fissati con la purezza del sangue, non evitavano di prenderla in giro.
"No, non verrò dai Serpeverde! Dopo il banchetto andrò direttamente a dormire"
Le sue amiche continuarono a tormentarla, con l'obiettivo di convincerla, ma lei era risoluta nella sua scelta.
Non voleva andare dove non era desiderata.

Alla fine del banchetto Silente fece il suo solito discorso, ricordò brevemente gli oggetti vietati e presentò la professoressa Glubby-Plank, che Irene conosceva benissimo, che avrebbe sostituito Hagrid a Cura delle Creature Magiche.
E la strana strana strega in rosa, Dolores Umbridge, che sarebbe stata la nuova insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.

Silente stava parlando delle squadre di Quidditch, quando venne interrotto dalla bassa strega in rosa, era in piedi e voleva tenere discorso.
Il preside gentilmente si spostò e la fece parlare
"Grazie, Preside per le gentili parole di benvenuto" Aveva una voce eccessivamente acuta.
"Be' devo dire che è delizioso essere di nuovo ad Hogwarts! E vedere queste faccette felici che mi guardano!" Irene si guardò attorno, nessuno sembrava felice di vederla
"Non vedo l'ora di conoscervi tutti e sono certa che saremo ottimi amici!" A quelle parole la ragazza non riuscì a trattenere le risate, era così nauseante quell'affermazione, li stava trattando come dei bambini.
Dopo quelle parole gentili, la sua voce cambiò, ora aveva un tono pratico e deciso. Iniziò un discorso lungo e prolisso, tutta la Sala mormorava senza prestare attenzione.
Irene annoiata fissava un punto vuoto, ma una frase, verso la fine del discorso, attirò l'attenzione della ragazza
"Un equilibrio, dunque, fra il vecchio e il nuovo, fra la stabilità e il cambiamento, fra la tradizione e l'innovazione. Perché alcuni cambiamenti saranno per il meglio, mentre altri, a tempo debito, verranno riconosciuti come errori di giudizio." Sentì un brivido, sembrava tanto che quella donna era lì per farla da padrona, stava in qualche modo criticando l'operato di Silente.
"Andiamo avanti, dunque, in una nuova era di apertura, concretezza e responsabilità, decisi a conservare ciò che deve essere conservato, perfezionare ciò che ha bisogno di essere perfezionato e tagliare là dove troviamo abitudini che devono essere abolite"
Aveva tanto l'aria di una minaccia, chi era lei per decidere cosa abolire e cosa no.

Silente applaudì, alla fine del discorso. La Sala era impassibile, probabilmente molti di loro non l'avevano neanche ascoltata.
Ad Irene una cosa soltanto fu chiara, quella donna faceva parte del Ministero ed era venuta ad Hogwarts per evitare colpi di testa, il Ministero l'aveva mandata per controllare la situazione, e questo era estremamente fastidioso...
Quando Silente finì il discorso, tutti gli alunni si alzarono, Janice sparì per svolgere il suo compito da Caposcuola, quindi rimasero solo Irene e Sarah.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora