Capitolo trentasei

191 16 1
                                    

Gennaio era già finito, faceva ancora molto freddo però.
Irene stava studiando con calma in biblioteca, era da sola, aveva bisogno di concentrazione.
"Fabrizi mi puoi aiutare?" Chiese un ragazzo, sbattendo un grosso libro di Erbologia sul tavolo.
La ragazza alzò lo sguardo, vedendo il faccione di Graham Montague
"Dimmi tutto Montague" Rispose, il più gentilmente possibile
"Non essere scortese... Ho bisogno del tuo aiuto. Queste piante carnivore mi stanno facendo impazzire!" Fece il ragazzo, sedendosi di fronte a lei.
"Vediamo queste brutte piante cattive..." Esclamò lei ironica
"Cos'è hai le tue cose? Sei così acida!"
Irene gli lanciò uno sguardo fulminante
"Graham non ti conviene farmi arrabbiare se vuoi il mio aiuto. Ora stai zitto e ascolta!"
Lui le diede ascolto, le serviva proprio il suo aiuto.

Passarono un'ora buona a parlare delle piante carnivore e delle loro proprietà.
"Fabrizi tu sei tanto amica con Parker, giusto?" Domandò Graham, anche se già sapeva la risposta
"Si, Montague sono molto amica di Sarah..." Lui arrossì "vuoi dirmi qualcosa?"
Il ragazzo era rosso, quasi quanto i suoi capelli, prese fiato "perché mi ignora? Pensavo che si fosse divertita con me al ballo..."
Irene non sapeva cosa dire...
Era stata così immersa nei suoi problemi, che aveva completamente ignorato quelli delle sue amiche.
"Graham voglio essere sincera con te. Non abbiamo parlato molto del ballo.
Ma credo che tu debba chiederlo a lei... Conosco Sarah e non credo ti stia evitando...
Probabilmente sta solo studiando molto, tutto qua"
Il ragazzo sembrava sollevato, ringraziò la ragazza e corse fuori, insieme al suo grosso libro di Erbologia.

"COSA HAI COMBINATO IRENE?" Urlò Sarah, entrando nella stanza.
"N-niente! Che io sappia..." Mormorò lei terrorizzata.
"Graham mi ha chiesto un appuntamento!"
Irene sorrise, era davvero felice per lei. Ma quando l'amica le lanciò un cuscino dritto in faccia, capì che qualcosa non quadrava.
"Lo sto evitando da più di un mese! E tu gli consigli di chiedermi un appuntamento?! Sei pazza?"
Lei era spiazzata, aveva fatto un danno a quanto pare...
"S-scusami" Disse sottovoce
"Oh, non ti preoccupare. So come ti farai perdonare" Sarah aveva uno sguardo malefico "ho detto a Graham di portare un amico... Verrai anche tu all'appuntamento con me."
"COSA??" era sconvolta "io non voglio uscire con nessuno. Tantomeno con un amico di Graham!"
"Non m'importa. Mi hai messo in un grosso guaio... Non puoi lasciarmi da sola" Continuò Sarah
"Ma mi spieghi qual è il problema?" Domandò Irene, che come sempre non stava capendo.
Sarah alzò gli occhi al cielo "te l'ho già detto, ma a quanto pare tu non mi ascolti" Irene sentì un forte senso di colpa a quelle parole
"La sera del ballo Graham mi si è buttato addosso, voleva baciarmi... Ma io mi sono spostata all'ultimo secondo e lui è caduto a terra. E da allora lo sto evitando"
Aveva completamente rimosso quel racconto, era stata una cretina. La sua amica faceva benissimo ad essere arrabbiata con lei.
"Ma allora perché hai accettato l'invito scusa?" Sarah la guardò furiosa
"Perché non so cosa dirgli, non sono brava a dire no... Lo sai."
Irene voleva rinfacciarle tutte le critiche che Sarah le aveva fatto in passato, ma capì che non era il caso...
"Qual è il piano?" Si limitò a chiedere
"Sabato io e te andiamo a Hogsemeade, con Graham e il suo amico. Tu dovrai tenere Graham il più lontano possibile da me... Così magari capisce che tra di noi non potrà funzionare."
La ragazza sapeva benissimo che quel piano era assurdo, ma non voleva farla arrabbiare ancora di più, infondo se Sarah si trovava in quella fastidiosa situazione era solo colpa sua.
"Va bene! Però prega che non si presenti con O'Connor, se no ti mollo lì"

Quel sabato mattina si prepararono, Irene era completamente incappucciata, il tempo era glaciale.
Indossava una felpa pesante, cappello e sciarpa, quasi non le si vedeva il viso. Anche Sarah era vestita molto casual, non voleva proprio attirare l'attenzione del Serpeverde.
Stavano facendo la fila, per far vedere il permesso a Gazza
"Oh eccovi!" Esclamò Graham euforico, avvicinandosi.
Si era preparato al meglio, aveva una camicia nera e una giacca di pelle di drago verde, era davvero elegante.
"Fabrizi mi dispiace O'Connor non era disponibile, aveva già un appuntamento oggi" Irene era sollevata "ho portato Pucey!"
Il ragazzo fece capolino, da dietro l'amico, anche lui aveva una certa eleganza. Indossava un pullover blu, un paio di pantaloni scuri edbun cappotto pesante.
La ragazza alzò la mano in segno di saluto, non riusciva a parlare, con la sciarpa davanti alla bocca.
Si avviarono in silenzio verso l'Hogwarts express.
Entrarono tutti e quattro in un vagone.
"Sei veramente carina oggi!" esclamò Graham, guardando Sarah negli occhi
"Io le avevo consigliato la maglia rosa, ma non mi ha voluto ascoltare." Affermò Irene, buttandosi in mezzo al discorso.
Fece così per tutto il viaggio, Graham provava a parlare ed Irene si intrometteva.
Praticamente Sarah stette in silenzio per tutta la durata del viaggio.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora