Capitolo ventisei

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Poche ore dopo, il Signor Weasley venne a svegliarle. Si prepararono in fretta, chiusero le tende ed uscirono dal campeggio.
Arrivati all'ingresso, la ragazza vide il custode del campeggio con un'aria assente, sicuramente gli avevano cancellato la memoria, per rimuovere tutto quello che era successo la scorsa notte.
Fecero una piccola fila e poi toccò a loro, presero la Passaporta, un vecchio pneumatico, e si ritrovarono tutti a Stoatshead Hill, prima ancora che il sole sorgesse. Camminarono in silenzio per il villaggio di Ottery St Catchpole.

Arrivati nel giardino della Tana, un urlo si levò in aria.
La signora Weasley li attendeva con ansia, con una copia de La Gazzetta Del Profeta tra le mani.
Era spaventata e il vederli tutti sani e salvi la sollevò molto.
Abbracciò il marito, poi si staccò da lui e disse
"Oh state tutti bene!"
Diede un'occhiata ai ragazzi
"Siete tutti vivi... Oh, ragazzi..." E abbracciò fortissimo Fred e George, le teste dei due ragazzi cozzarono.
"Ahia! Mamma... Ci stai strangolando..."
La signora Weasley spiegò che si sentiva in colpa per averli sgridati il giorno prima, continuando a stringerli nell'abbraccio.
Il Signor Weasley convinse la moglie a mollare la presa, e tutti insieme entrarono in cucina.
Hermione e Irene si offrirono di preparare una tazza di tè per la signora Weasley, e sotto consiglio del marito, ci misero un goccio di whisky incendiario.

Il Signor Weasley dopo aver letto l'articolo diffamatorio della famosa giornalista, Rita Skeeter, decise di andare a dare una mano al Ministero, e Percy lo seguì.
I ragazzi organizzarono una partita a quidditch, Irene non capiva come potessero pensare al quidditch dopo tutto quello che era accaduto. E dal mormorio di Hermione, capì che anche lei fosse al quanto sconcertata da quel comportamento.
Ginny corse fuori insieme agli altri, mentre le altre due la raggiunsero qualche minuto dopo. Si sedettero accanto alla rossa, sul prato, a vedere la partita.
Erano Ron, Fred e Charlie contro Harry, Bill e George.
Irene stava fissando attentamente il maggiore dei fratelli Weasley, aveva il braccio fasciato e i capelli disordinati a causa del vento.
Ma poi la sua attenzione fu attirata da qualcun'altro... Fred aveva appena scagliato un bolide contro Bill, teneva la mazza ancora in aria, lei lo stava fissando e non sapeva nemmeno il perché.

Finita la partita, un Fred compiaciuto atterrò ai suoi piedi
"Ti è piaciuto lo spettacolo eh?! Ho visto come mi stavi guardando..."
La ragazza non voleva ammettere di averlo fissato per tutto il tempo
"Io stavo guardando Bill non te" Sussurrò lei
"Allora hai gli occhi storti a quanto pare" Ironizzò il Rosso, mentre si toglieva la maglietta.
Irene arrossì vistosamente, quindi distolse lo sguardo, con la speranza di non essere notata.
Ginny si era alzata "Ragazze vogliamo entrare?" Lei ne approfittò ed entrò dentro, insieme alle altre due.

La giornata proseguì tranquillamente, Irene restò con le ragazze tutto il giorno, voleva evitare Fred a tutti i costi.
La sera a cena fu difficile evitarlo, lei si sedette accanto a George, ma in risposta Fred le si piazzò proprio difronte, accanto a Bill.
Cercò di intrattenere una conversazione un po' con tutti.
Stava mangiando il dolce, quando Bill e Fred iniziarono a discutere animatamente.
Irene osservava Fred che muoveva le mani agitato...
"La smetti di fissarlo? Sembri strana..." Bisbigliò George
La ragazza sussultò e protestando disse "non sto fissando Fred!"
Il ragazzo era perplesso "ma chi ha parlato di Fred?! Io intendevo Bill"
Lei si sentì così stupida
"Perché che ho detto? Non ho detto Bill?" Chiese facendo la finta tonta
George scoppiò a ridere
"hai sonno dovresti andare a dormire"
La ragazza approfittò di quel consiglio, si alzò dal tavolo e se ne andò in camera.

La mattina seguente scese tranquillamente, come se niente fosse. Passò infatti una mattinata divertente e tranquilla.
Nel pomeriggio si mise a chiacchierare con i gemelli, nessuna strana idea le passò per la mente, forse era davvero la stanchezza che le faceva pensare strane cose.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora