Capitolo due

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Irene venne svegliata bruscamente, dalle urla delle altre ragazze in stanza.
Si mise seduta, spostò le tende del letto al baldacchino e vide le sue amiche già in divisa, che si avviavano ad uscire dal dormitorio
"MUOVITI IRENE O FARAI TARDI!!" Urlò Sarah, mentre le lanciava un cuscino dritto in faccia.
Lei si voltò guardò l'orologio e vide che era tardissimo.
Si preparò il più velocemente possibile. Non poteva fare tardi, era il primo giorno di lezioni.
Corse fuori dal Dormitorio, ed entrò nella sala comune, completamente vuota, ancora con la cravatta slacciata che svolazzava.
Sfrecciò fuori dalla porta, rotonda, e si recò nella sala Grande per la colazione.
Una volta arrivata, vide la professoressa Sprout, la direttrice della casa Tassorosso, che stava consegnando gli orari delle lezioni, del prossimo trimestre.

Si sedette in fondo al tavolo dei Tassorosso, con il fiatone, e aspettò l'orario.
"Signorina Fabrizi, ecco l'orario del prossimo trimeste" Disse la professoressa Sprout sorridendo
Irene guardò l'orario
Quel giorno avrebbe dovuto seguire:
Due ore di pozioni con i Corvonero
Un'ora di Erbologia con i Grifondoro
Poi nel pomeriggio
Due ore di storia della magia
E un'ora di Difesa Contro le Arti Oscure
Un'orario pesante, ma almeno avrebbe conosciuto il nuovo professore.
Vide l'ora, era tardi prese una fetta di pane tostato e corse verso i sotterranei, non poteva arrivare in ritardo alla lezione con il professor Piton.

Entrò nell angusta e fredda Aula di pozioni e si mise a sedere accanto a Sarah.
Il professore entrò in Aula, con la sua aria minacciosa, guardò gli allievi e disse
"Quest'anno per voi è l'anno dei G.U.F.O. dovrete studiare duramente, è inutile dire che non tutti riusciranno in questa impresa e molti di voi dovranno abbandonare questo corso alla fine dell'anno. Io dal sesto anno in poi accetterò solo gli allievi che riusciranno a superare gli esami Gufo con un'eccellente "
Irene aveva bisogno di continuare a seguire pozioni, quel corso era indispensabile per poter diventare guaritrice, infatti se non avesse ottenuto un M.A.G.O. in pozioni nel suo settimo anno, non avrebbe potuto intraprendere quella carriera.
Quindi, anche se il professor Piton non le stava affatto simpatico, avrebbe dovuto impegnarsi e prendere un eccellente in pozioni.
"Oggi preparerete il distillato della pace" Aggiunse infine Piton, scrivendo le istruzioni sulla lavagna.
Irene prese la bacchetta, andò verso gli scaffali e disse "Lumos" La punta della bacchetta si illuminò, rendendo quello che c'era sugli scaffali chiaro e leggibile.
Quindi prese: la pietra di luna in polvere, un po' di biancospino, lo sciroppo di elleboro, le conchiglie strombazzanti, un po' di tiglio e infine dei fiori di valeriana. Tornò al suo banco e inizio a preparare un infuso di tiglio e a mescolare gli altri ingredienti, come era scritto sulle istruzioni.
Il tempo passava e lei continuava a seguire le istruzioni passo passo, alla fine delle due ore la pozione era pronta e le sembrava che fosse uscita abbastanza bene, prese una fiaschetta ci mise dentro la pozione e la portò al professore, con aria soddisfatta.
Tornò al tavolo pronunciò l'incantesimo di pulizia "politio" E il calderone si svuotò all'istante.

Uscì dalla classe correndo, doveva muoversi e salire subito alla serra numero tre per seguire Erbologia.

Davanti alla porta della serra trovò i gemelli Weasley, che stavano bisbigliando qualcosa, si avvicinò e li salutò.
Lei si mise accanto ai gemelli e ascoltarono insieme il discorso che la professoressa Sprout fece sui G.U.F.O.
Poi la professoressa prese delle piante e ne posizionò una per tavolo dicendo "oggi studieremo il geranio Zannuto, state attenti che come suggerisce il nome è una pianta molto aggressiva che morde se si sente in pericolo".
Alla fine della lezione Irene aveva i capelli più arruffati del solito e qualche morso sul braccio destro, invece i gemelli erano impeccabili, come se non avessero avuto problemi con quella pianta infernale e questa cosa la infastidiva.

Uscirono insieme dalla serra, per dirigersi verso la sala Grande. All'improvviso Irene inciampò e fece cadere una ragazza, che stava camminando per il corridoio, davanti a lei
"Scusami non volevo urtarti è stato un incidente mi dispiace" Disse immediatamente, ma quando abbassò lo sguardo e vide la ragazza che aveva appena fatto cadere, Irene cambiò subito espressione.
Era Cassandra Smith, una fastidiosa ragazza Corvonero del sesto anno
"Ma perché non guardi dove metti i piedi razza di imbranata" Disse Cassandra aspra
"Mi dispiace non l'ho fatto di proposito" Rispose la ragazza, il più gentilmente possibile.
"Lo so che non l'hai fatto di proposito... Sei nata così goffa e sfigata, sei una persona inutile e ogni cosa che fai si trasforma in un danno" Continuò Cassandra sprezzante.
Irene ormai era veramente nervosa, ma mantenne la calma e disse "ma perché sei sempre così acida?! ti ho chiesto scusa"
"Sei ridicola non mi interessano le tue scuse sparisci! Mi stai facendo perdere tempo" Concluse Cassandra, ridendo r
sfacciatamente
A quel punto Irene era accecata dalla rabbia...
SBAM
aveva appena colpito in pieno volto Cassandra, il suo braccio era ancora teso, con la mano che tremava dalla rabbia. Guardò l'altra ragazza, che si teneva la guancia sinistra, stava diventando di un rosso vivido.
Si sentiva stranamente felice e rilassata, nel vedere quella scena.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora