Capitolo sedici

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Irene si staccò dal ragazzo
"Oliver scusami ma è tardissimo. Devo andare. Ho promesso alla mia amica Sarah che l'avrei aiutata a fare una cosa"
Il ragazzo sorrise gentilmente, accarezzò la guancia della ragazza "mi fa piacere che tutto si sia risolto... Mi sei mancata" La ragazza ricambiò il sorriso "pure a me però ora devo veramente andare"
E scappò in direzione di Hogwarts.

Entrata nella sua sala comune, andò diretta da Janice e Sarah che stavano tranquillamente chiacchierando
"ragazze venite con me nel dormitorio. Devo dirvi una cosa importantissima"
Le ragazze si alzarono e la seguirono nel dormitorio
"Cosa succede Irene?" Chiese Janice
"Ho un problema! Un grosso problema" Esclamò la ragazza nervosa
"Mica solo uno" Aggiunse Sarah ironica
"No questa volta sono seria! Oliver mi ha chiesto scusa e io l'ho perdonato..." Disse Irene
"Non vedo dove sia il problema. È passato un mese dalla litigata hai fatto bene a perdonarlo" Disse Sarah
"Si ma lui poi mi ha baciato" Replicò la ragazza sconvolta
"Non capisco quale sia il problema" Affermò Janice leggermente esasperata
"Non doveva baciarmi. Io l'ho perdonato ma non volevo essere baciata. La mia intenzione era quella di instaurare un rapporto civile con lui. Non mi è piaciuto quel bacio, non ho provato nulla. Credo... Anzi no, so per certo che io per Oliver non provo più nulla e questo bacio n'è stato la dimostrazione. La mia infatuazione è ufficialmente passata. Non voglio una relazione sentimentale con Oliver Wood" Disse lei agitata tutto d'un fiato
"E tu cosa hai fatto dopo il bacio?" Chiese Sarah
"Gli hai detto quello che hai detto a noi vero?" Chiese Janice speranzosa
"No sono scappata..." Dichiarò colpevole Irene
"MA PERCHÉ?" Domandò Sarah alzando la voce
"Irene devi dire ciò che provi ad Oliver subito!" Rincarò Janice
"Ragazze non posso... Lui sembra veramente preso da me. Tra poco più di una settimana ci sarà la finale di quidditch, non posso farlo soffrire così vicino alla partita... Sarebbe da stronza" Rispose la ragazza preoccupata
"Irene devi pensare a te stessa non agli altri. E poi se vogliamo essere pignoli è più da stronza fare finta di provare qualcosa che non provi!" Esclamò Janice
"Ma lui ci tiene tanto a questa finale. Non posso dargli una tale distrazione" Continuò la ragazza
"Irene cazzo caccia le palle! Vai da quel ragazzo e digli la verità" Disse Sarah irritata
"Non ho il coraggio... Non sono capace di dire no. Non sono capace di andare lì e dirgli non mi piaci più. Non riesco a fare una cosa se so che essa può causare sofferenza" Rispose Irene
"E qual è il tuo piano? Restare con lui per sempre anche se a te non piace?" Chiese Janice
"Be certo che no. Prima della partita non farò nulla. Poi dopo la partita prenderò coraggio e spiegherò ad Oliver la situazione" Disse la ragazza
"È una stronzata! Alla partita manca più di una settimana. Cosa farai per tutto questo tempo?" Obiettò nervosamente Sarah
"Cercherò di evitarlo il più possibile facile" Rispose fiera lei
"È un piano di merda!" Esclamò Janice
"Nono secondo me è perfetto" Continuò la ragazza
"Sei consapevole che stai facendo una stronzata? Non puoi passare tutto il tempo a nasconderti" Chiese Janice
"Andrà benissimo" Aggiunse Irene
"Perché non ci ascolti mai?" Domandò Sarah esasperata, senza ottenere risposta.
Ormai era deciso Irene avrebbe nascosto i suoi sentimenti ad Oliver fino alla finale, poi dopo la partita avrebbe detto a lui la verità. Quanto sarebbe stato difficile ignorarlo?!
Hogwarts era grandissima.
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Irene passò le vacanze di Pasqua segregata nella sua sala comune, a studiare.
L'unico problema fu il giorno di Pasqua, Oliver la attese davanti alla sua sala comune e appena uscì le diede gli auguri con un bacio. Ma lei riuscì ad inventare una scusa e a scappare.
Fortunatamente Oliver era molto occupato con gli allenamenti, quindi non fu complicatissimo scappare da lui.
Mancavano ormai pochi giorni alla partita e la tensione si faceva sentire. Si vedevano Grifondoro litigare con Serpeverde dappertutto.
Dopo un animato scontro un Grifondoro del quarto anno e un Serpeverde del sesto finirono in infermeria.
Il cercatore Grifondoro, Harry Potter, girava scortato da una folla di compagni Grifondoro perché avevano paura che qualche Serpeverde potesse fargli del male.
Era una situazione difficile... Per fino passare per i corridoi era pericoloso, dato che molto spesso c'erano duelli o litigate.
Irene non vedeva l'ora che tutta questa situazione finisse.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora