Capitolo trentasette

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Il giorno prima della seconda prova, del Torneo Tremaghi, Irene si era imbucata nel dormitorio maschile dei Grifondoro.
Stava ripassando il piano insieme ai gemelli, mentre intrecciava i capelli di George.
"Allora avvicinerò Bagman con la scusa di un autografo... e poi?" Chiese
"Poi ci pensiamo noi. L'importante è che riesci a tenerlo fermo..." Disse Fred, lanciando uno sguardo d'intesa al gemello.
Irene iniziò ad agitarsi... Come avrebbe fatto a tenerlo fermo?
"Basta che lo distrai. non ti preoccupare." intervenne George, tranquillizzandola.
Lei allora riprese il suo lavoro
"Cos'è questo obbrobrio? Sono brutte!" Affermò Fred, guardando le trecce, che Irene stava facendo a George.
"Voglio le treccine come quelle di Lee e Irene me le sta facendo" Rispose l'altro gemello.
Fred si mise a ridere sonoramente, buttandosi sul suo letto.
Lee, che stava silenzioso in un angolo della stanza, alzò la testa
"non sono affatto come le mie..." Disse, con un'espressione schifata.
Irene era offesa, ma a George non importava cosa dicessero gli altri, anzi sembrava divertito.

"Ho combinato un disastro ad Erbologia! Mi sono sporcato tutto" Esclamò Kenneth Towler, l'altro compagno di stanza dei ragazzi, entrando con la camicia già mezza sbottonata.
"Ahhh!" Urlò Irene, coprendosi gli occhi "non vedi che c'è una ragazza?!"
"Il fatto è che tu non dovresti essere qui!" Disse lui irritato, cercando una camicia di ricambio.
"Se ti da fastidio la mia presenza dimmelo!" Affermò lei indignata
"Si Fabrizi, non ti voglio vedere nella mia stanza! Vorrei potermi cambiare in pace!"
Un "ohh" sorpreso uscì dalla bocca della ragazza. Si alzò, voleva uscire
"No no, siediti tanto ho fatto... Vado via io!" Disse Kenneth, sbattendo la porta.
Irene era lì in piedi, al centro della stanza, leggermente turbata.
"Quel ragazzo avrebbe bisogno di sfogarsi un po'. È troppo stressato!" Dichiarò Lee, guardando i gemelli.
"Potrebbe pensarci Irene... Lei è brava a far sfogare le persone, non è vero Lee?" Affermò Fred, aveva la solita espressione sfacciata.
Lei sentiva il sangue ribollire, voleva poter rispondere a tono.
Ancora che provocava?
Che problemi aveva?
Quanto cazzo era fastidioso
Ma Lee, che aveva capito la situazione, si intromise immediatamente
"non iniziate perfavore... Non ho voglia di sentirvi litigare."
Irene quindi si mise a sedere, ignorò Fred e continuò a fare i capelli a George.
Erano davvero brutte quelle treccine, tutte storte, ma a George piacevano e questo era l'importante.
Salutò i ragazzi, ed andò dritta nella Sala Comune dei Tassorosso.

La mattina della prova, Irene, si svegliò molto presto.
Voleva sapere cosa avrebbero dovuto affrontare i quattro campioni, questa volta.
Salì in Sala Grande per la colazione.
Una volta finita, tutti andarono al Lago Nero e si posizionarono nelle Tribune.
Cedric, Krum e Fleur stavano vicino al tavolo dei giudici, Harry ancora non era arrivato.
La folla chiacchierava eccitata.
Attesero un po', poi il ragazzo tanto atteso arrivò correndo. Aveva il fiatone, i capelli tutti spettinati e l'aria spaesata.
Bagman si puntò la bacchetta alla gola e disse qualcosa, la sua voce divenne forte e tutti riuscirono ad ascoltarlo.

"Bene, tutti i nostri campioni sono pronti per la seconda prova, che comincerà al mio fischio. Hanno un'ora esatta per recuperare ciò che è stato sottratto loro. Uno... Due... Tre!" Poi fischiò, la folla iniziò ad applaudire.
In men che non si dica, i campioni si gettarono nell'acqua gelida, del lago.
"Brr sai che freddo... Non so come fanno" Esclamò Irene, fissando la superficie del lago, che stava ritornando immobile, dopo il tuffo dei quattro.
"Secondo te cosa dovranno recuperare?" Chiese la ragazza all'amica
"Qualcosa di grosso penso... Se no come faranno a trovarlo" Rispose Janice, pensandoci su.
Non aveva tutti i torti, doveva essere sicuramente qualcosa di molto evidente, se no sarebbe stato complicatissimo.

Erano già passati quarantacinque minuti, ma ancora nessuno era risalito in superficie, tutti attendevano in silenzio.

All'improvviso una ragazza, dalla chioma lucente, riemerse dall'acqua, era Fleur Delacour, la campionessa di Beauxbatons. Tremava e aveva numerose ferite.
La recuperarono e Madame Chips corse a soccorrerla.
La folla guardava con estrema attenzione, era stata aggredita dagli Avvincini, non aveva recuperato nulla.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora