Capitolo sette

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"Ragazzi avete visto? La nuova data per Hogsmeade è il fine settimana prima delle vacanze di Natale" Disse Irene entusiasta, mentre i due gemelli Weasley, ricoperti di fango, la guardavano.
"Ci fa piacere sapere che sei felice. Ma come puoi notare è stato un allenamento difficile siamo stanchi" Disse Fred, mentre George continuva a fissarla
"Uh scusate... È che volevo passare un po' di tempo con voi. Ma avete ragione dovete lavarvi e riposare. Vado a cercare qualcun'altro" E se ne andò euforica. Ultimamente i ragazzi erano sempre impegnati con gli allenamenti. Dopo che i Tassorosso avevano perso contro i Corvonero, le probabilità dei Grifondoro di vincere la Coppa di quidditch erano aumentate.
Era davvero felice ultimamente, le lezioni stavano andando bene e poi le vacanze natalizie erano vicine e lei adorava il Natale.

"Irene cosa stai facendo? Dove stai andando?" Chiese Fiona
"Oh ciao Fiona, sto cercando qualcuno con cui passare del tempo. Non so che fare... Andiamo in cortile a fare due chiacchiere?" Fiona acconsentì e andarono in cortile.
Erano sedute su un muretto a parlare. Quando all'improvviso Irene fu distratta, in fondo al cortile c'era un ragazzo bellissimo, con occhi scuri e profondi, che parlava con una ragazza dai capelli biondi. A quella vista lo stomaco di Irene si contorse. Oliver stava parlando con Cassandra era una cosa assurda, ma soprattutto perché questa cosa le dava fastidio? Rimase lì a fissare la scena. Vedeva Cassandra ridere e Oliver che parlava animosamente, sembravano addirittura felici...
A Irene non piaceva questa cosa, si stava innervosendo e non capiva il perché. Sapeva solo che non poteva continuare a restare lì, quindi convinse Fiona a rientrare.
Una volta nel castello le ragazze decisero di andare, al caldo, nella sala comune Tassorosso.
Ma arrivate davanti all'ingresso, Irene cambiò idea e preferì fare due passi per tranquillizzarsi un po', quindi salutò Fiona e iniziò a vagare per Hogwarts.

Era davanti alla torre Grifondoro, quando vide un ragazzo alto, dai fiammeggianti capelli rossi, uscire dalla sala comune dei Grifondoro
"George dove vai?" Chiese curiosa la ragazza
"Oh ciao Irene. Vado a farmi un giro, vuoi venire con me?" Disse il rosso
"Si certo" Rispose la ragazza.
Camminarono per un po', poi trovarono un posto riparato e si sedettero. George si stava lamentando degli allenamenti, ma Irene non lo ascoltava.
Stava pensando a quello che aveva visto in cortile.
"Hey tutto bene? Cos'hai?" Fece il ragazzo,
Lei lo guardò e scoppiò a piangere. Lui subito la strinse in un abbraccio.
Le sue braccia erano così forti, si sentiva così piccola in quell'abbraccio. Sentiva il calore che emanava il suo corpo, le serviva proprio. "Con me puoi sfogarti. Sono qui" Irene a quelle parole si sciolse, si strinse a George ancora più forte e continuò a piangere.
Lui iniziò ad accarezzarla sulla testa, si sentiva coccolata, ne aveva proprio bisogno
"Ma dai che schifo... Queste cose in pubblico? almeno scegliete un posto più appartato" Irene si stacco dall'abbraccio, aveva il volto ancora ricoperto di lacrime e gli occhi rossi e vide Fred davanti a loro
"Sei un idiota" Disse George rivolto al fratello
"Scusami Irene, Volevo solo scherzare... Perché cazzo stai piangendo? Cosa è successo?" Disse subito Fred con aria dispiaciuta
Irene singhiozzando disse "prima nel cortile ho visto Oliver con Cassandra e mi sono innervosita, non so perché..."
"È normale non preoccuparti, hai avuto una cotta per Oliver, ora ti sta passando ma ci vuole del tempo." Affermò George comprensivo
Fred si limitò a sorridere dolcemente e non disse nulla.
George continuò a consolare Irene, con parole dolci. La ragazza piano piano si riprese e vista l'ora decise di tornare al suo dormitorio.
I ragazzi furono così gentili da accompagnarla fino all'ingresso della sua sala comune. George la salutò con un abbraccio, mentre Fred le diede una piccola pacca sulla spalla.
Anche se aveva pianto davanti ai gemelli, si sentiva decisamente bene. Quello sfogo era servito e poi i ragazzi erano stati così comprensivi e gentili con lei. Erano davvero degli ottimi amici.

Quando arrivò il giorno della gita a Hogsmeade Irene era carica e energica, aveva molti regali di Natale da fare.
Andò da Zonko e prese dei regali per i gemelli e Lee. Poi andò da Stratchy & Son, dove prese buffi maglioni e sciarpe per le ragazze. E infine andò da Mielandia a prendere dei dolci per tutti. Perse tutta la mattina a fare i regali, carica di pacchetti e buste, si diresse verso il pub Tre Manici di Scopa, con la speranza di trovare qualche suo amico e bere una bella burrobirra.
Entrò e vide Lee, Fred e George, e andò subito da loro.
"Ragazzi posso sedermi con voi?" Chiese la ragazza gentilmente
"Che domande assurde fai Irene " Disse Lee esasperato
"Ovvio che non puoi" Esclamò Fred ironico
Irene si sedette tra Lee e George e ordinò quattro burrobirre.
"Ovviamente offro io" Disse lei
"È il minimo che tu possa fare" rispose George
E si misero tutti a ridere.
Fred guardò le buste di Irene e chiese "c'è anche il mio regalo la in mezzo vero?"
Lei sorrise "mmh forse..." Il ragazzo curioso la implorò di dirgli cosa fosse, ma lei non cedette.
Stavano bevendo tranquillamente la burrobirra, quando tre ragazze si avvicinarono a loro erano le cacciatrici Grifondoro Angelina, Katie e Alicia.
"Hey ciao ragazzi" Disse Angelina. Tutti la salutarono. Angelina stava molto simpatica ad Irene, era sempre gentile e cordiale; inoltre era bellissima e una cacciatrice fantastica.
Parlarono per un poco, poi andarono a sedersi ad un tavolo la vicino.
Fred e Lee si guardarono complici, si alzarono "noi andiamo a fare due chiacchiere" Disse Lee "esattamente" Aggiunse Fred e si sedettero al tavolo delle tre ragazze.
Irene e George scoppiarono a ridere "tu non vai con loro George?" Chiese la ragazza "no no, se andassi anch'io tutte vorrebbero me" Rispose ironico George.
"Sai secondo me hai ragione" Affermò lei. George arrossì e sorrise.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora