Capitolo sessantanove

191 9 25
                                    

"Oh dannazione ci mancava solo la neve" Borbottava Irene tra se e se.
Era in ritardo e camminava a passo spedito, tra il freddo gelo invernale. La neve scendeva a grossi fiocchi nella piazza di Grimmauld Place.
Moody mi ucciderà pensò, guardando l'orologio che aveva sul polso sinistro.
Si guardò intorno e avanzò verso il portone logoro, segnato con il numero 12, puntò la bacchetta sotto al battente a forma di serpente e mise in moto il meccanismo per aprire la porta.
La porta si aprì cigolando ed entrò dentro, il più silenziosamente possibile.

Alla morte di Sirius il numero dodici di Grimmauld Place era stato ereditato da Harry Potter, che aveva deciso di lasciarlo all'Ordine per le riunioni.

"Sei in ritardo" Dichiarò Moody, sbucando nello stretto corridoio dell'ingresso
"Dipende dai punti di vista..." Rispose Irene, goffamente
"Non esiste alcun punto di vista" Ringhiò Moody "tu sei in ritardo e questo è un dato di fatto"
"Non tormentarla" Intervenne Tonks "c'è una bufera fuori"
Malocchio borbottò un po' e poi entrò dentro la cucina, dove c'erano gli altri membri dell'Ordine.
Le due ragazze seguirono l'uomo e presero posto.
La cucina era lugubre e polverosa, tanto che provocò un fastidiosissimo prurito al naso della ragazza "scusate" Farfugliò tra uno starnuto e l'altro.
Ogni tanto lei e Tonks si riunivano per dare una sistemata, almeno alle stanze più utilizzate, ma quella casa attirava numerose quantità di sporco e polvere, più ordinavano e più era sporca...
Sembrava quasi maledetta.

"Bene ci siamo tutti" Dichiarò Moody "o almeno, tutti quelli che dovevano venire" Si corresse "non mi va di tirarla per le lunghe... Come sapete stanno accadendo cose bizzarre ad Hogwarts. Sembra quasi che stiano attentando alla vita di Silente"
Nessuno era sorpreso più di tanto da quelle parole, ne avevano già parlato nelle precedenti riunioni, infatti molti Auror sorvegliavano il perimetro della scuola, per proteggere gli studenti da attacchi indesiderati
"Stavolta però una ragazzina è rimasta colpita"
Irene strabuzzò gli occhi spaventata
"Ha toccato una collana maledetta, che avrebbe dovuto recapitare a Silente"
"Ma ora sta bene?" Domandò lei preoccupata
"Si rimetterà, l'hanno ricoverata al San Mungo" Rispose sbrigativo l'uomo "pensavo che lo sapessi"
Lei non sapeva niente, ma il giorno seguente avrebbe di sicuro indagato.
"E quelli di noi che stanno controllando Hogwarts cos'hanno fatto?" Domandò una strega castana, Hestia Jones
L'uomo sbuffò "non hanno individuato nulla di sospetto" Sbatté la mano sul tavolo "e poi l'episodio è successo al villaggio di Hogsemeade"
"Ma qual è il punto della situazione?" Domandò Tonks, cercando di calmare l'uomo.
"Il punto è che dobbiamo attuarci e tenere gli Occhi Aperti" Si alzò in piedi e cacciò un rotolo di pergamena "questi sono i turni di guardia" Disse autoritario, mostrando gli orari.
Irene si fece avanti, dando un'occhiata alla pergamena, notò che anche questa volta lei non era stata inserita, Malocchio continuava a tenerla lontana dall'azione...

"Io allora preparo il thè" Dichiarò, alzandosi.
Prese il bollitore e lo riempì d'acqua, ascoltando curiosa ciò che dicevano gli altri membri dell'ordine.
Le dava fastidio non partecipare in maniera attiva alle missioni, ma lei aveva piena fiducia in Malocchio.
"Il thè è pronto" Esclamò, posando le tazze sul lungo tavolo.
Tutti, tranne Moody, presero il thè.
"Malocchio bevi il thè" Disse Tonks "lo ha preparato Irene"
L'uomo sbuffò, cacciò una fiaschetta e prese un grosso sorso "non si è mai troppo prudenti" Mormorò.
Irene non se la prese, ormai si era abituata alle bizzarre paranoie dell'uomo.

Quando la riunione fu terminata, i membri dell'Ordine se ne andarono, lasciando Irene e Malocchio da soli.
"Non te ne vai?" Chiese l'uomo, guardandola di sottecchi
"Sai benissimo che ho bisogno di esercitarmi con l'ultimo incantesimo che mi hai spiegato"
"Mi sto quasi pentendo della scelta che ho fatto" Borbottò l'uomo, facendo saettare l'occhio blu elettrico su di lei,
sfoderò la bacchetta "allora perché non cacci la bacchetta e ti metti all'opera" Ordinò autoritario.
Irene sorrise, prendendo l'elsa della sua bacchetta
"Protego Horribilis"
Un leggero fascio di luce azzurra uscì dalla punta della sua bacchetta, che si spense dopo poco
"Non ci siamo" Dichiarò l'uomo "devi concentrarti" Prese una sfera di metallo e l'appoggio sul tavolo "proteggi questa"
Irene fissò attentamente la sfera "Protego Horribilis" Ci fu un altro fascio di luce azzurro, che durò un po' di più, ma non ci era ancora riuscita
"Non ti stai concentrando abbastanza" Disse l'uomo "questo incantesimo è molto complesso, ma io so che ne sei capace"
Lei fissò intensamente quella piccola sfera di metallo
"Pensa che in quella piccola sfera ci sia qualcuno a cui vuoi bene" Aggiunse l'uomo incoraggiandola
"Protego Horribilis" E una leggera bolla azzurra, ricoprì la sfera.
Era al settimo cielo, ma non durò molto, un raggio di luce rossa si scagliò sulla sfera, infrangendo immediatamente la bolla che si era appena creata
"La persona dentro la sfera è morta..." Disse Moody, abbassando la bacchetta "si vede che non gli volevi tanto bene"
Lei lanciò uno sguardo di fuoco all'uomo, era arrabbiata
"È questa la luce che voglio vedere nei tuoi occhi" Disse Malocchio "riprova adesso"
"Protego Horribilis" Una nuova bolla azzurra apparve attorno alla sfera, ma questa volta il raggio rosso non riuscì a scalfirla, infatti rimase integra
"Devi volerle veramente le cose, per far sì che siano perfette" Dichiarò l'uomo fiero "la prossima volta proveremo con qualcosa di più grande"

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora