Capitolo cinquantasette

218 13 13
                                    

⚠AVVERTENZE⚠
🔴 in questo capitolo ci sono parti che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno
___________________________________________

La partita di quidditch tra Tassorosso e Grifondoro era alle porte.
Il morale della squadra scarlatta era più basso che mai.
La mancanza dei gemelli Weasley e di Harry Potter, nella squadra, si faceva sentire.

Angelina fissava il calderone con sguardo vuoto, mentre Piton la rimproverava.
Quella lezione era noiosa e Irene non aveva proprio voglia di seguire.
Era passata un'ora e la sua pozione era tutto, fuorché turchese.
Quindi rovistò tra le tasche, trovando una merendina marinara, che Fred le aveva regalato.
La scartò e diede un morso alla parte arancione, poco dopo dalle sue narici iniziò a sgorgare sangue.
Forse l'effetto era un po' esagerato, poiché alcune gocce di sangue andarono a finire dritte nel suo calderone.

Alzò la mano, per richiamare l'attenzione del professore.
Lui la guardò, con il suo solito sguardo torvo
"Cosa vuole Fabrizi?"
"Credo di non stare tanto bene..." Farfugliò, mostrando la faccia insanguinata
"Dev'esserci un epidemia in giro" Affermò aspro Piton "è la mia sesta alunna che ha questo tipo di problema"
"Be' io non sono un guaritore, quindi non so se ci sia un'epidemia o meno... L'unica cosa certa è che ho bisogno di andare in infermeria"
"Scoprirò cosa sta accadendo in questa scuola" Sbottò l'uomo acido, avvicinandosi a lei "ora esca, che sta imbrattando l'intera classe"
Irene senza indugi si precipitò fuori, mangiò la restante parte viola della merendina e il sangue cessò di scorrere.
Prese un fazzoletto e si ripulì alla meglio, finalmente era libera, non doveva vedere più la brutta faccia di Piton, fino alla prossima settimana.

"Hey dolcezza, cosa ci fai fuori dalla classe?"
"Potresti evitare di chiamarla dolcezza?" Borbottò Fred, dando una grossa spinta a Lee "mi da fastidio"
George invece seguiva i due in silenzio, trattenendo le risate
"Cos'è successo?" Chiese Fred preoccupato, prendendo il volto della ragazza "sei sporca di sangue"
Lei si mise a ridere "ho usato un po' di torrone sanguinolento"
"Finalmente hai deciso di provare i nostri eccellenti prodotti" Esclamò George fiero
"Quale lezione hai saltato?"
"Pozioni ovviamente"
"Sai potrei andare da Piton a fare la spia" Mormorò Fred, ricattandola
"Certo!" Esclamò la ragazza "vai a dire a Piton che stai vendendo merendine marinare illegali"
Lee rideva come un matto e anche molto rumorosamente

"Ora veniamo alle cose serie" Continuò Irene "cosa state combinando voi tre?"
I ragazzi si ammutolirono, scambiandosi degli sguardi preoccupati
"Oh ma dai! Davvero non volete dirmelo?"
"Stiamo organizzando una grossa vendita delle nostre merendine nei bagni" Sputò fuori George, beccandosi gli sguardi accusatori degli altri due.
"Anzi, ora che ci penso, potresti renderti utile e occuparti della vendita nel bagno delle ragazze" Propose l'altro gemello
"Voi siete matti" Dichiarò lei "non mi metterò a vendere la vostra merce nei bagni"
"È la stessa cosa che mi ha detto Janice" Affermò Lee, sorpreso
"Tu hai seriamente chiesto a Janice, che è caposcuola, di vendere merendine illegali nei bagni?" Domandò la ragazza, fissando il moro "sei quasi più matto di questi due"
I gemelli in risposta fecero un espressione offesa, palesemente finta.

La mattina della partita era arrivata, c'era il solito mormorio pre-partita nella Sala Grande.
Lei stava facendo colazione tranquillamente
"Passiamo la mattinata insieme?" Propose Fred, rubandole la fetta di pane tostato dalle mani
"Ehii ridammi il mio pane" Urlò lei, ma il ragazzo già lo stava addentando con voracità
"Prendilo!" La sfidò il rosso, aprendo la bocca, mostrandole il pane, ormai, masticato
"Bleah fai veramente schifo"
"Allora accetti la mia proposta" Continuò il ragazzo, accarezzandole i capelli "staremo insieme stamattina?"
Irene alzò gli occhi al cielo
"Stamattina c'è la partita Tassorosso contro Grifondoro" Sbottò con sufficienza "io sono Tassorosso e tu sei Grifondoro... Non possiamo stare insieme, dobbiamo tifare"
"Da quando ti importa così tanto del quidditch?"
"Be' di certo non starò tra la tifoseria Grifondoro, mentre la mia casa è in campo" Affermò lei orgogliosamente
"Tesoro ho detto che voglio passare la mattinata con te" Sussurrò dolcemente "non voglio andare alla partita"

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora