Capitolo quattordici

256 21 18
                                    

Dopo una lunga discussione, decisero di optare per un classico.
Il piano era quello di far entrare Irene di nascosto nella sala comune Grifondoro. Una volta dentro, avrebbe dovuto dare una bevanda con della polvere ruttosa a Percy Weasley.
I ragazzi quindi decisero di fare scorta di cibo e bevande, con l'intento di fare una mini festicciola, così Irene avrebbe potuto agire liberamente.

Scesero nelle cucine, arrivati al quadro con la natura morta fecero il solletico alla pera e la porta delle cucine si aprì.
"Buonasera, scusate se vi disturbiamo" Disse Irene gentilmente agli elfi domestici, che lavoravano nelle cucine di Hogwarts.
"Volevamo sapere se avevate qualcosa di buono da darci" Continuò George cortese.
Gli elfi furono gentilissimi e li riempirono di dolcetti e succo di zucca. Quindi ringraziarono gli Elfi e tornarono su all'ingresso della torre Grifondoro. Fred disse la parola d'ordine alla Signora Grassa e la porta si aprì, Irene era nascosta dal cibo che teneva in mano e dai gemelli Weasley.

Entrarono dentro
"RAGAZZI ABBIAMO FATTO SCORTE! CHI VUOLE FESTEGGIARE CON NOI?" Gridò Lee
In men che non si dica un gruppo di Grifondoro circondò i ragazzi
"PIANO, PIANO CE N'È PER TUTTI" urlò Fred. Irene posò il cibo su un tavolo la vicino e sgattaiolò piano. Prese un bicchiere, lo riempì con il succo di zucca e ci versò dentro la polvere ruttosa
"Cosa hai messo in quel bicchiere?" Chiese qualcuno sussurrando alle sue spalle. La ragazza voleva morire, era stata scoperta, si girò lentamente e si ritrovò Oliver Wood che la fissava sorpreso "ah sei tu? Mi hai fatto spaventare... Se ci tieni a saperlo perché non lo assaggi" Disse la ragazza sprezzante, mentre porgeva il bicchiere al ragazzo
"Non dovresti stare qui lo sai? Potrei denunciarti a qualche prefetto o addirittura ad un professore" Disse lui irritato
"Fallo!" Lo sfidò lei
Lui si allontanò e si sedette su una poltrona vuota, mentre continuava ad osservarla.

Irene non poteva perdere tempo con lui, doveva proseguire, aveva una missione.
Si mise accanto a Percy, con la testa chinata, allungò il bicchiere verso il ragazzo e con una voce fina che non le apparteneva disse "Percy tieni prendi un po' di succo di zucca" Il ragazzo ignaro prese il bicchiere senza nemmeno guardare.
Lei corse via e ritornò vicino ai gemelli per godersi la scena.
Percy portò il bicchiere alla bocca e bevve tutto il liquido in un sorso, subito dopo iniziò a ruttare fortissimo, non riusciva a smettere.
Tutti nella sala comune ridevano, il ragazzo era decisamente a disagio e arrabbiato tra un rutto e l'altro riuscì a chiedere "Chi è stato?" Ovviamente nessuno rispose. Irene era ancora nascosta dietro i gemelli, ma ogni tanto faceva capolino per vedere la situazione. Vide Oliver che andava dritto verso Percy a sussurrargli qualcosa all'orecchio.
Percy era furioso, si diresse a grandi passi verso i gemelli, li spostò a forza e scoprì il nascondiglio di Irene
"Oh tu non dovresti essere qui. 5 punti in meno a Tassorosso e ti becchi anche una bella punizione." Esclamò il ragazzo arrabbiato

Irene voleva scomparire, tutta la sala comune Grifondoro la stava fissando
"Se punisci lei dovrai punire anche me" Disse  George
"Anche me" Aggiunse Fred
"E anche me" Continuò Lee
"Suppongo che siete stati voi a farla entrare quindi è deciso punizione per tutti e quattro".
Irene in quel momento avrebbe voluto uccidere Oliver, aveva fatto la spia che stronzo.
Percy prese la ragazza e la scortò fuori
"Scusami Percy! Sono stata una stupida. Dimmi che punizione dovrò scontare e la farò senza fiatare. Ma lascia stare i ragazzi loro non c'entrano è stata una mia idea." Disse Irene estremamente dispiaciuta
Percy la guardò "Irene sei davvero leale... Ma io sono cresciuto con Fred e George e so benissimo che l'idea non è stata tua" Disse il ragazzo comprensivo "domani mattina alle 8  dovrai farti trovare qua davanti per scontare la tua punizione. Lo so che è domenica ma la punizione non deve essere piacevole" Continuò lui.
"Va benissimo" Rispose la ragazza
"Ora ti scorterò immediatamente nella tua sala comune" Esclamò autoritario il Weasley.
Che palle avrebbe dovuto scontare una punizione di domenica mattina.
Anche se l'aveva fatta grossa stavolta... Era entrata nella sala comune di un'altra casa e l'avevano scoperta.
Percy stava davanti a lei, e camminava con aria fiera, Irene lo seguiva a testa china piena di vergogna.
Arrivati all'ingresso della sala comune Tassorosso, il ragazzo disse "ora entra dentro e chiama uno dei prefetti" La ragazza ubbidì entrò dentro e corse da Janice
"Janice ho fatto un guaio! Il caposcuola vuole parlare con te" Janice non voleva credere alle parole della sua amica.
E entrambe uscirono fuori.
"Irene tu puoi aspettare dentro, mi basta parlare con Janice" Disse Percy serio
Irene entrò di nuovo dentro.

La fortuna di essere una SfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora