Capitolo 64

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-Rosso sangue con i glitter? Davvero?! -chiedo incredula, togliendomi l'accappatoio e mostrando il costume indossato a Paulo, che è già dentro la jacuzzi
Lui solleva lo sguardo verso di me, pronto a rispondermi, ma appena mi vede, si blocca: si incanta a guardarmi. Sento le guance prendere fuoco, ma cerco di nascondere il mio evidente imbarazzo con il sarcasmo
-La bocca amore -lo riprendo e lui finalmente la chiude, recuperando la mascella che ormai toccava terra
-Scusa -dice lui leggermente imbarazzato, il che mi sorprende parecchio perché lui non si imbarazza quasi mai difronte a me
-Posso entrare dentro o devi fissarmi ancora un po'? Ti manca da trovare qualche difetto?-
-Come se avessi difetti -ribatte Paulo tornando ad avere il solito tono sicuro
-Tutti li hanno -dico entrando dentro la jacuzzi e avvicinandomi a lui
-Non esistono difetti, solo occhi troppi ciechi per riconoscere la bellezza-
-Mood da filosofo eh -dico appoggiando la schiena sul suo petto e subito le sue mani si avvolgono intorno ai miei fianchi
-Forse -sussurra lui al mio orecchio e la sua voce grave mi provoca un brivido lungo la schiena -Ti dona il rosso sai. Anche i glitter -continua e il delicato tocco delle sue labbra contro il mio orecchio mi riempie di brividi
Paulo se ne rende conto e sorride soddisfatto. Mi stringe più forte a sé e comincia a lasciare baci umidi sul mio collo. Chiudo gli occhi e assaporo questa sensazione: le sue dita che danzano su di me, il suo corpo contro il mio, la sua bocca insaziabile che mi divora.
-Paulo-
Il suo nome è un'esalazione
-So che mi odierai perché sto per rovinare questo momento -comincio a dire tra un sospiro e l'altro -Ma devo chiedertelo-
Sento Paulo arrestarsi e io mi volto verso di lui per guardarlo in volto mentre parlo.
Mi aspettavo di trovare una faccia almeno un po' scocciata e invece ad aspettarmi pazientemente c'è il suo sorriso e i suoi occhi calorosi: sono queste le cose che mi fanno capire di aver scelto l'uomo giusto per me. Lui non mi mette mai fretta: ha sempre rispettato i miei tempi e anche i miei tempismi pessimi.
-Cosa desidera chiedermi Princesa?-
-Se i miei difetti tu non li vedi proprio o li vedi ma li ignori-
Paulo ride e questa sua reazione mi sorprende
-Prima dimmi dov'è che vedi tu questi famosi difetti-
Questa domanda mi coglie sprovvista e infatti balbetto cose insensate, ma alla fine mi ricompongo e riesco a dire:
-Ce ne sono tanti, è impossibile dirli tutti e poi ci sono quelli soggettivi, oltre a quelli fisici...-
-Dimmi quelli fisici, dinne alcuni-
-Ah... -dico prendendo tempo per pensare -Non so... Le mie gambe troppo magre, le smagliature sui fianchi, il seno piccolo, il naso grande... -comincio a dire, ma presto la mia voce viene sovrastata da quella di Paulo:
-Gli occhi grandi, le labbra carnose ma piccole, le guance morbide, i fianchi sfuggenti, le gambe lunghe...-
-Cosa? -chiedo
-Mi hai chiesto cosa vedessi quando ti guardo e io vedo tutto questo-
Ammutolisco
-Ah c'è anche il seno della misura perfetta per le mie mani -aggiunge
Gli tiro un leggero pugno sulla spalla e lui ride
-I difetti sono negli occhi di chi guarda e non lo dico per fare il filosofo, ma perché è la verità -dice -Io non vedo difetti in te non perché sia accecato dall'amore o perché li voglia ignorare, ma perché ai miei occhi tu sei perfetta. Amo ogni cosa di te Myra. Amo il tuo naso -dice e mi dà un bacetto sul naso -Amo il tuo seno -dice baciando la mia scollatura -Amo anche le smagliature sui tuoi fianchi, perché ti rendono vera -dice e si immerge nell'acqua per darmi un bacio sui fianchi -E amo anche le tue gambe, che non sono troppo
magre, solo non muscolose come le mie e ti assicuro che sono felicissimo che non lo siano -dice facendomi ridere e poi torna sott'acqua per lasciare un bacio sulle mie gambe -Anche se non sono muscolose tirano dei calci potentissimi la notte mentre dormiamo -dice a bassa voce
-Ti calcio di notte? -chiedo preoccupata
Non credevo di calciare di notte, pensavo che ogni volta che Teo se ne lamentava, si stesse solo prendendo gioco di me. Da quanto non pensavo a Teo...
-Sei la fidanzata del miglior calciatore del mondo, ci credo che qualche calcio lo voglia tirare anche tu!-
La voce di Paulo mi riporta al presente
-Paulo sono seria. Ti faccio del male...-
-No, non mi fai male -mi interrompe lui -Mi calci e poi mi abbracci, quindi direi che è tutto perfettamente bilanciato. Tu pensi troppo Myra-
-Sono paranoica, lo so-
-No, non lo sei. E ti prego non tirare fuori i difetti non fisici, perché poi non so dove baciarti!-
Sorrido a queste parole e Paulo mi tira verso di sé per abbracciarmi. Mi annido tra le sue braccia e lui mi riempie di baci.
-Grazie -sussurro al suo orecchio, perché in mezzo a tutte quelle risate e battute è riuscito a fare qualcosa di unico
È riuscito a far sentire una ragazza a posto con il suo corpo, è riuscito a farle amare tutte le sue imperfezioni. Per una donna non è mai facile tutto ciò, ma ho capito che una donna con accanto a sé un uomo che la ama è la forza più grande dell'universo.
-Ti amo -risponde lui abbracciandomi più forte -Ora torniamo a dove ci eravamo interrotti? -sussurra poi malizioso

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora