Capitolo 39

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Paulo's POV
Lei dorme serena come una bambina, mentre io sveglio la guardo: perché dormire se il mio sogno più grande si è realizzato ed è proprio accanto a me? Spesso si dorme solo per sognare, per sfuggire alla realtà che non piace e immergersi in un mondo di fiabe, ma quando la realtà supera il sogno allora si è veramente felici e si ha una voglia matta di vivere, tanto che ogni minuto passato a dormire sembra perso. Myra tiene stretto il lenzuolo che prende le sue forme e ha un sorriso dipinto sulle labbra. Le sposto una ciocca di capelli cadutale sul volto e poi mi protendo verso di lei per lasciarle un piccolo bacio sulla fronte. La vedo stringere gli occhi per poi aprirli lentamente:
-Scusa amore, non volevo svegliarti -dico sentendomi terribilmente in colpa, ma era troppo cucciolosa per non darle nemmeno un bacetto
-Non fa niente -mormora lei ancora mezza addormentata -Ora posso riaddormentarmi in una posizione più comoda -dice appoggiando la testa sul mio petto e le nostre dita si intrecciano da sole
-Cosa stavi sognando prima? -chiedo mentre con una mano gioco con i suoi capelli, il cui profumo riempie le mie narici
-Niente, perché?-
-Perché sorridevi-
-Non sorridevo per un sogno, ma perché sapevo che quando avrei aperto gli occhi quello che avrei visto sarebbe stato più bello di qualsiasi sogno-
-E lo è stato?-
-È stato perfino più bello di quel che pensavo -dice e solleva la testa per potermi guardare negli occhi -Se in questo momento mi dessero un desiderio da esprimere, sarebbe svegliarmi così ogni singolo giorno della vita -dice sorridendomi e il suo sorriso è come quel raggio di sole unico che riesce a penetrare tra le nubi in una grigia mattina di novembre: bellissimo.
Le sorrido anch'io accarezzandole la guancia mentre penso che potrei restare così per sempre.
-E ora dimmi: tu perché eri sveglio? -chiede
-Ti ammiravo mia diva -rispondo sarcastico e lei mi tira una gomitata -Ahia! -grido di dolore
-Ora rispondi seriamente -dice mettendosi a sedere, decisa ad avere una vera risposta
-Stavo pensando-
-A cosa?-
-Al fatto che mi sarebbe piaciuto essere nella lista dei candidati al pallone d'oro-
Noto la sua espressione farsi più triste, ma non ho ancora finito di parlare:
-Non tanto per il pallone d'oro sai, un po' anche per quello certo, ma so che la mia prestazione quest'anno non era tale da meritarmi quel trofeo e quindi quando non avevo visto il mio nome in lista, ero abbastanza tranquillo. Solo che ora ho pensato che sarebbe stato bello essere in lista per poterti portare a quella cerimonia, perché quella cerimonia sarebbe stato il momento perfetto per presentarti al mondo intero come mia fidanzata -concludo sognante ma l'espressione di Myra mi riporta con i piedi per terra: sembra terribilmente a disagio.
-Scusa! Scusami tanto... Sto correndo troppo, hai ragione! Io non volevo metterti a disagio... In fondo ci siamo appena ritrovati dopo tutto questo tempo e sono successe tante cose... forse non eravamo fidanzati nemmeno prima che succedesse tutto questo casino, cioè non ce lo siamo mai detti... è sempre stato tutto così improvviso e veloce... Io mi dispiace, io non volevo che tu ti sentissi costretta... Io... -mi affretto a dire ritrovandomi a parlare sempre più velocemente e freneticamente fino a quando Myra non mi stringe le mani con le sue e grida il mio nome:
-Paulo! Tu non devi scusarti, perché non hai detto nulla di sbagliato. Se ho fatto quella faccia è perché ero sorpresa: io ero convinta che tu non avresti mai corso, anzi che saresti stato fin troppo lento. E invece sentirti dire che vorresti già presentarmi come tua fidanzata mi ha lasciato... senza parole. Io non pensavo che tu mi vedessi in quel modo, almeno non ancora, perché...-
-Perché non credi ancora nelle capacità di un calciatore di avere relazioni serie? -chiedo divertito, perché ora so che non lo pensa davvero
-Non credo agli stereotipi, ho solo finto di crederci. E scusami ancora se quelle parole ti hanno ferito, ma sappi che per me le persone non sono definite dalla loro professione, ma dal loro modo di essere -risponde dispiaciuta
-Lo so ed è proprio per questo che quello che hai detto in Canada non mi ferisce più: so che non lo pensavi davvero. Quindi non sentirti mai più in colpa per quello, okay? -dico e lei annuisce sorridendo -Ma quindi perché pensavi che io non ti vedessi in quel modo? -chiedo poi
-Perché la verità è che ancora non riesco a credere al fatto che un ragazzo come te voglia farsi vedere con una come me-
-E io non riesco a credere che una ragazza come te sia nuda nel letto di uno come me-
-Ma stare serio per due minuti di fila non ti riesce proprio eh? -esclama ma alla fine scoppia a ridere pure lei
-Comunque devi smetterla di farti paranoie insensate. Myra tu sei bellissima e sei anche intelligente, sveglia, forte... -dico mentre mi avvicino maliziosamente sempre di più a lei
-Ah sì? -chiede lei spingendomi via proprio mentre la mia bocca sfiora la sua e io mi ritraggo scocciato, ma lei mi sorprende anche stavolta: con un balzo si mette a sedere sulle mie gambe e si protende tanto verso di me da ritrovare i nostri volti a un palmo l'uno dall'altro -E cos'altro sono Paulo? -chiede maliziosa
-Sei in grado di far impazzire gli uomini -ammetto mentre lo sguardo mi cade inevitabilmente sul suo corpo
-Davvero? Anche il grande Paulo Dybala?-
-Soprattutto il grande Paulo Dybala!-
Scoppia a ridere allontanandosi da me per tornare al suo posto e per un attimo penso di chiederle di restare invece, ma alla fine riesco a trattenermi
-Ti sei dato del grande da solo... incredibile! -dice continuando a ridere ma la sua risata è interrotta dalle mie labbra che all'improvviso sono contro le sue
-Non potevi tentarmi tanto senza darmi nemmeno un bacio poi -dico dopo averla baciata e lei scuote la testa
-Non voglio che tutto questo finisca Paulo -dice facendosi seria
-Non finirà -dico stringendole la mano
-Mi avresti davvero annunciata come tua fidanzata alla cerimonia? -chiede e nella sua voce sento una speranza vera
-Fosse per me ti sposerei subito e ti annuncerei mia moglie -rispondo sincero ma mi rendo conto di quanto sarebbe assurda come cosa -Okay adesso sto davvero correndo troppo -ammetto ridendo -Ma un giorno lo faremo sicuramente e fino a quel giorno griderò al mondo intero che questa bella ragazza è la mia fidanzata e guai a chi me la tocca-
-Non ti ho ancora detto di sì e già cominci a fare il fidanzato possessivo?-
-Perché serve che tu dica di sì? -chiedo fingendomi sorpreso
-Ah la metti così? Allora ti dirò di no! -esclama incrociando le braccia e fingendosi offesa
-Diresti di no a questo visino? -chiedo facendo gli occhioni dolci e tirando il labbro in fuori
La vedo sciogliersi nonostante cerchi di rimanere impassibile e in un attimo mi sta pizzicando le guance dicendo:
-Sei troppo cuccioloso per resisterti!-
Sorrido trionfante e dico:
-Lo sapevo! E intanto ho anche trovato l'occasione perfetta per mostrarti al mondo intero come mia fidanzata-
-Quale? -chiede curiosa
-Il gran galà AIC. Non sarà internazionale come il pallone d'oro, ma è una serata molto importante per il calcio italiano-
-E quand'è?-
-Tra due giorni esatti-
-Un giorno prima del pallone d'oro? -chiede e noto una certa preoccupazione in questa sua domanda
-Sì, ma visto che nessuno dei due ci deve andare, non sarà certo un problema. Giusto?-
-Eh sì, giusto -risponde lei ma so che c'è qualcosa che non va: lo capisco dal modo in cui Myra sottrae i suoi occhi dai miei muovendoli continuamente e dal fatto che continui a togliersi e rimettersi l'anello all'indice. C'è qualcosa che la turba, ma non capisco cosa...
-Tutto bene? -chiedo
-Sì, sì, tutto bene. Stavo solo pensando che non ho ancora detto a Kylian di essere rimasta a Torino... potrei andare a casa sua adesso e fargli una sorpresa! -esclama e fa per scendere dal letto, ma io la fermo afferrandole un braccio
-Non vorrai svegliare quel povero uomo alle tre di notte?! -chiedo ridendo e lei getta uno sguardo alla finestra imbarazzata nel rendersi conto che siano le tre di notte -So che non vedi l'ora di raccontargli tutto, ma che ne dici se aspettassimo l'alba e andassimo a casa sua insieme? -le propongo e lei accetta felicemente -Dai ora vieni qua -dico allungando un braccio verso di lei e lei si stende abbracciandomi -Buonanotte Princesa-
-Buonanotte amore... e ricorda che pallone d'oro o no, per me resti sempre il migliore -dice e io la stringo forte
-Ti amo-
-Ti amo anch'io-

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora