Capitolo 45

538 25 0
                                    

Finisco di lavarmi i denti e prima di andare a dormire, decido di iniziare a riporre alcune cose in valigia, così mi avvantaggio per domani mattina.
Sto giusto iniziando a farlo quando il mio cellulare suona per avvisarmi dell'arrivo di un messaggio:
"Da: Neymar A: Fofinha❤️⚓️
Apri. Sono fuori dalla tua stanza😘"
Non mi aspettavo una sua visita a quest'ora, ma forse potrei cogliere l'occasione per dirgli di Paulo...
Corro ad aprire la porta e appena la spalanco, Neymar irrompe nella mia stanza
-Quanto ci hai messo?! -esclama continuando a camminare e superandomi
-Ma se sono venuta subito! -ribatto richiudendo la porta
-Okok, ora preparati su -dice senza guardarmi
-Cosa?-
-Ti porto fuori -dice voltandosi finalmente verso di me
-Ma sono le 2, è notte fonda-
-Città come Parigi non dormono mai -ribatte lui facendomi l'occhiolino e apre il mio armadio cominciando a frugarci
-Cosa cerchi?-
-Qualcosa da farti mettere... o vuoi uscire con il tuo bellissimo pigiama della pantera rosa? -dice lanciandomi un'occhiata di sfuggita per poi tornare a concentrarsi sul mio armadio
-È un pigiama stupendo-
-Ne sono sicuro, ma questo è meglio -dice e mi mostra l'outfit che ha scelto per me: jeans neri strappati e una canotta con paillettes che lascia scoperta la schiena -E mettiti la giacca di sopra: farà freddo -aggiunge e messimi in mano i vestiti, mi spinge dentro al bagno e richiude la porta.
Io mi ritrovo quindi in piedi davanti allo specchio del bagno, con in mano gli abiti e dentro di me la consapevolezza che nessuno mi salverà da quest'uscita forzata: Ney sa essere piuttosto "convincente".
Spero solo di andare in un posto tranquillo così possiamo parlare.
Mi preparo velocemente e decido di darmi un filo di trucco per avere un look un po' più forte: una semplice base, un po' di mascara, un filo di eye-liner e un rossetto marrone non troppo scuro. Una volta finito mi guardo allo specchio e per un attimo ho l'istinto di prendere lo struccante e togliermi il tutto dalla faccia perché faccio sempre fatica a riconoscermi da truccata, ma Neymar che bussa impaziente alla porta del bagno mi distoglie da questo proposito.
-Eccomi -dico aprendo finalmente quella porta e Ney mi guarda stupito con la mano, che stava per bussare di nuovo, ancora per aria -Allora? -chiedo
-Pensavo non fossi in grado di truccarti -dice infine ricomponendosi e riacquistando la sua aria da bad boy
-Io posso fare tutto, devo solo averne voglia -chiarisco con superiorità e lui sembra soddisfatto da questa risposta
-Beh direi che possiamo andare -dice infine e io annuisco
Prendo la giacca e la borsa e lo seguo fuori dalla stanza: l'hotel è deserto a quest'ora. Scendiamo cercando di fare meno rumore possibile e una volta fuori, io cerco con lo sguardo l'auto di Neymar, ma non riesco a trovarla.
-Dov'è la macchina? -chiedo
-Non c'è -risponde lui tranquillo -Stanotte sarà questo il nostro cavallo señorita -dice indicando una moto parcheggiata davanti -E io il vostro umile cocchiere-
-Sai guidare la moto? -chiedo sorpresa e piuttosto scettica
-È come guidare una bici-
Io lo fisso ed esclamo:
-Questa risposta non mi rassicura per nulla!-
Neymar ride e sale sulla moto, mettendosi il casco. Passa l'altro a me e dice:
-Fidati-
Io esito per un momento, ma alla fine prendo il casco e una volta messolo, salgo anch'io sulla moto.
-Tieniti forte -mi avvisa e io cingo con le mie mani la sua vita, appoggiandomi alla sua schiena
Non sono mai salita prima di ora su una moto così grande, probabilmente perché fin da bambina mi ha fatto paura il modo in cui curvano, ma, forse perché è Neymar, forse perché il sonno e la stanchezza sono dei pessimi consiglieri, non esplicito la mia paura a Ney, come avrei fatto invece con qualsiasi altra persona, senza vergognarmene, perché anche le paure sono parte di noi, e decido di fare finta di nulla, anche se il mio cuore batte all'impazzata.
Neymar mette in moto e sta giusto per partire, quando all'improvviso spegne di nuovo la moto
-Che succede? -chiedo preoccupata
-Non mi avevi detto avessi il terrore delle moto-
-Cosa? -chiedo sorpresa
-Se hai paura, lasciamo stare -dice lui ma il modo scocciato in cui lo dice, mi fa ribollire il sangue
-Io non ho paura di nulla -dico più per orgoglio che per coraggio e Ney ridacchia
-È bello come affronti ogni tua paura per puro orgoglio, ti rende cazzutissima -dice rimettendo in moto
-Certo come no... -dico poco convinta
-Comunque seriamente se non te la senti, lasciamo stare -dice senza il tono sarcastico di prima e stavolta sembra preoccuparsi davvero per me, ma ormai io mi sono decisa
-No, voglio provare. L'unico modo per sconfiggere una paura è affrontarla, no? E allora facciamolo -dico e Ney parte.

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora