Capitolo 33b

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-Ce l'hai fatta a prendere sto frullato! -esclama Teo vedendo il bicchiere che appoggio sul tavolino, ma appena solleva lo sguardo, visto che io sono ancora in piedi, e vede il mio volto, la sua espressione cambia -Ehi che succede? -chiede preoccupato
-No, niente -dico io affrettandomi ad asciugare le lacrime e provando a tirar fuori un sorriso
-Siediti -dice Teo afferrandomi per il braccio e facendomi sedere accanto a lui -Dimmi che succede. Non è una domanda, ma un ordine-
Non posso dirgli la verità, perché non capirebbe: lui non sa di Thomas, proprio come non sa di Paulo. Lui non sa così tante cose di me, eppure è la persona più vicina a me...
-Hai presente la ragazza con i capelli blu? -chiedo
-Certo, te l'ho fatta vedere io -risponde lui
-Ecco ha il volto che assomiglia un sacco ad una mia vecchia amica e quando l'ho vista mi sono ricordata subito di lei. Per questo mi è venuto da piangere-
-Ma scusa perché il ricordo di una tua amica ti dovrebbe far piangere?-
È vero, il ricordo di un'amica non dovrebbe far piangere, ma il ricordo di Luna fa piangere: forse perché in fondo non è mai stata mia amica...
-Perché... -inizio a dire -È morta-
Sì, ho mentito, ma non del tutto: Luna è ancora viva, ma per me è come se fosse morta, perché la persona che mi sono trovata davanti non era la Luna che io conoscevo, non era la Luna a cui io volevo un mondo di bene. Quella Luna mi voleva bene a sua volta, questa è solo una sconosciuta che non mi ha mai conosciuto davvero: una sconosciuta che ha ucciso la Luna che io amavo e ha preso il suo corpo e il mio posto nel suo cuore.
-Io... -prova a dire Teo, ma sembra non trovare parole per continuare, perciò si limita a stringermi in un forte abbraccio -Mi dispiace -sussurra nel mio orecchio e io lo abbraccio più forte, provando a godermi a pieno quell'amicizia, mentre nella mia testa risuonano le parole "Anche a me".
Quando infine ci allontaniamo, lui prende il mio viso tra le sue mani e guardandomi negli occhi chiede:
-Stai bene?-
Io annuisco e lui mi sorride, prima di lasciarmi andare.
-Dai bevi un po' di frullato che poi ti senti meglio -dice porgendomi il bicchiere, ma quando io faccio per afferrarlo, lui lo allontana e beve
Io gli tiro un pugno in pancia arrabbiata, ma lui ride:
-Sai la rabbia è la cosa che fa sparire il dolore più velocemente. Poi nel tuo caso Miss Nervi Tesi è ancor più efficace!-
Io lo guardo imbronciata con le braccia incrociate, ma lui continua a sorridermi, divertito dalla mia reazione.
Infine si decide a lasciarmi il frullato, insieme a un tenero bacio sulla testa.
Quella dimostrazione d'affetto fa sciogliere anche me e mi lascio scappare un sorriso mentre sento il contatto delle sue labbra sulla mia testa. Per un attimo dimentico l'incontro di prima e torno ad essere felice, come solo Teo è riuscito a farmi sentire in quest'ultimo periodo, ma poi sopraggiunge la consapevolezza che anche Luna era solita lasciarmi un bacio sulla testa... e il mio sorriso vacilla di nuovo.
-No! -dice subito Teo puntandomi il dito contro -Niente più faccino triste. O sennò te lo tolgo con il solletico-
-Nono -mi affretto a dire alla sola idea del solletico -Guarda come sono felice -dico sfoderando un sorriso, ma è ovvio che lui non ci caschi
Sospira e ruota sul divanetto in modo tale da avermi di fronte. Prende le mie mani tra le sue e dice:
-Sai che non sopporto vederti così, dimmi che posso fare per farti tornare il sorriso-
-Rispondi sinceramente ad una mia domanda?-
-Certo, dimmi-
-Sono così insopportabile come persona?-
-Chi te l'ha detto?-
-Cosa?-
-Che sei insopportabile-
-Nessuno, ma tu rispondi alla mia domanda-
Teo prende un lungo respiro e alla fine dice:
-No, non sei insopportabile. Sei una persona bellissima e questo implica che tu sia anche complicata. Chi ti dice che sei insopportabile è semplicemente troppo debole per stare accanto ad una persona come te e tu non devi dare peso alle parole di queste persone-
Lo ascolto in silenzio e la sincerità con cui dice quelle parole, che sembrano venir fuori dal profondo dei suoi occhioni blu, mi tranquillizza. Sorrido e lo abbraccio:
-Come farei senza di te Teo? -chiedo
-Perché dovresti fare senza di me? Sono qui con te e non ho intenzione di andarmene -dice stringendomi più forte e in un attimo tutte le cose brutte spariscono: mi basta lui, la mia certezza in questo mare di dubbi, per essere felice.

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora