Abbraccio Paulo, perché le sue braccia sono diventate ormai il mio rifugio dove ogni paura svanisce, e lui non tarda a stringermi forte
-Sta piangendo anche il cielo -mi sussurra all'orecchio e io mi accorgo delle prime gocce di pioggia che stanno scendendo.
Sciolgo l'abbraccio e infilo il cappellino di Paulo nella borsa
-Non vuoi bagnarlo? -chiede ridendo
-Voglio sentire la pioggia battermi sulla testa-
-Amante della pioggia eh-
-Solo quando riesco ad uscire fuori da tutto il resto, dagli impegni, dalla fretta: sai le cosiddette sovrastrutture-
-E che te ne pare se sentissimo la pioggia anche in faccia? -dice accennando alle bici -Ti lascio anche due minuti di vantaggio-
-No grazie, non mi servono: ti batto comunque-
-Quanta sicurezza! -dice salendo in sella -Pronta? -gli faccio cenno di sì -Fino all'ultimo stand di bici. 3...2...1!-
Partiamo a tutta velocità, sfrecciando tra gli ombrelli, con la pioggia che diventa sempre più forte fino a quando non ci troviamo in mezzo a un vero e proprio diluvio, ma nessuno dei due si ferma, perché i fulmini non temono i temporali.-Ho vinto! -urla Paulo frenando e rimettendo a posto la bici
-Non è detto che chi segni sia il miglior giocatore: la mia prestazione è stata nettamente migliore della tua se consideriamo tutti i fattori -mi lamento io
-Non sai accettare la sconfitta princesa? -mi canzona lui
-Saprò prendermi la rivincita -lo metto in guardia io
Ride e dice:
-Entriamo in auto o vuoi infradiciarti ancora un po'?-
Gli lancio un'occhiataccia e entro in macchina. Appena mi trovo dentro all'asciutto, mi rendo conto di quanto io sia effettivamente bagnata: sto gocciolando.
-Tieni, cambiati o prendi freddo -dice Paulo passandomi dal sedile posteriore una sua felpa nera di Adidas
-Mi stai chiedendo di cambiarmi qui davanti a te? -gli chiedo fingendo di essere offesa e irritata
-Ti ho già vista in intimo -dice calmo -Cioè no! -si corregge velocemente -Non ho guardato, ma... -io lo fisso risoluta attendendo una giustificazione che però ovviamente non arriva -Mi giro -dice infine voltandosi e io non riesco a trattenere una risata difronte al suo imbarazzo
Afferro un lembo del vestito, lo tolgo con un rapido gesto e mi infilo la felpa di Paulo, che è tanto larga da essere quasi un mini abito per me, e sciolgo la treccia per far asciugare più velocemente i capelli.
-Se lo avessi inclinato leggermente, avresti visto meglio -stuzzico Paulo notando che stava guardando il mio riflesso nello specchietto laterale
-Sei troppo sveglia-
-Troppo per i tuoi standard o per gli standard delle tue ex?-
-Penso troppo per tutti, ma a me questo troppo fa impazzire -conclude con un sorriso che lascia intendere tutto ciò che non può essere detto a parole e io sento le mie guance andare a fuoco -Sei troppo carina quando arrossisci -dice ridendo mentre mi accarezza la guancia con il suo pollice
Appena la risata si spegne, cala il silenzio, ma è un silenzio pieno di emozioni, come la quiete prima della tempesta. Vedo Paulo chinarsi verso di me e stavolta sono pronta, perciò anch'io mi protendo verso di lui. Proprio nel momento in cui le nostre labbra si sfiorano, squilla il mio cellulare e entrambi ci ritraiamo con l'amaro in bocca, consapevoli che ormai il momento è passato.
-Ciao Thalia -dico accettando la chiamata, mentre Paulo mette in moto l'auto e parte
-Ti ho disturbato? -chiede lei
-No no, tranquilla -mento io
-Ti ho chiamato perché volevo chiederti una cosa, ma ho visto che non eri online su WhatsApp da ore -mi rendo conto di non aver usato il telefono per tutta la mattina, la compagnia di Paulo è riuscita perfino a farmi uscire dalla dipendenza dal cellulare... -Comunque io e le mie amiche oggi pomeriggio usciamo per fare un po' di compere e poi andiamo a mangiare tutte insieme, ti andrebbe di unirti a noi?-
-Sì certo-
-Perfetto, ti passo a prendere alle 15 a casa di Kylian allora-
-Okay a dopo-
-A dopo-
Chiudo la chiamata e, rivolgendomi a Paulo, dico:
-Era Thalia, mi ha invitato ad un'uscita con lei e le sue amiche-
-Capisco, quindi andiamo direttamente a casa adesso-
-Sì, anche perché ho meno di due ore per mangiare, fare la doccia e cambiarmi-
-Potresti anche uscire così-
-Doveva essere una battuta divertente? -chiedo rimanendo seria
-Hai mai pensato di fare la modella? -chiede invece lui ignorando la mia domanda
-Non puoi rispondere ad una domanda con un'altra domanda, che oltretutto non centra niente -lo rimprovero -Comunque no-
-La tua sicurezza e fiducia in te stessa ti rendono una candidata perfetta però-
-Beh, a quanto ne so io, per fare la modella non serve solo questo, ma anche e soprattutto un bel fisico e una bella faccia-
-Ti sei mai guardata allo specchio? -chiede guardandomi per un secondo per poi riportare l'attenzione sulla strada -Di sicuro non ti sei mai guardata nei miei occhi-
Lo guardo sorpresa in silenzio, colpita ancora una volta dalle sue parole, incapace di esprimere le sensazioni che mi stanno facendo provare, incredula di poter provare tali emozioni.
-Comunque perché questa domanda così all'improvviso? -chiedo rompendo il silenzio che era calato
-No niente, mi è venuta in mente pensando a Thalia e le sue amiche che sono modelle-
-Io non amo mettere in mostra il mio corpo, non tanto perché io sia timida o spaventata dai giudizi altrui, io sono l'esatto contrario, ma perché non voglio essere conosciuta per il mio aspetto fisico: una persona è molto altro e deve essere tutt'altro a definirla. Io voglio diventare un medico per essere utile agli altri, per dare un senso alla mia esistenza-
-E in tutto questo altruismo dove sei rimasta tu? Tu che hai un carattere così forte e ami spiccare-
-Posso sempre diventare il miglior medico del mondo -affermo con sicurezza e scoppiamo entrambi a ridere
-Giuro che se non esistessi, ti inventerei proprio così, egocentrismo compreso-
-Anch'io ti inventerei Paulo Dybala, orientamento lavorativo compreso-
-A quanto pare però non sono molto bravo in questo, alla fine non ti ho convinto a fare la modella-
-Mi dispiace deluderti, ma se vuoi una modella, dovrai cercarti un'altra ragazza -rispondo istintivamente -Cioè amica -mi correggo appena mi rendo conto di quello che ho detto
-Allora è una fortuna che io mi sia stufato di avere delle modelle come ragazze, cioè amiche -ribatte Paulo con un sorriso malizioso guardandomi negli occhi, visto che siamo fermi ad un semaforo e io, che trovo sempre un modo insolito per uscire da situazioni imbarazzanti, notando che non siamo troppo lontani da casa, afferro le mie cose, apro la portiera e esco dall'auto -Dove vai? -chiede sorpreso
-Ho bisogno di sgranchirmi un po' le gambe, a dopo Paulo-
Chiudo la portiera e mi incammino; Paulo abbassa il finestrino e tirando fuori la testa urla:
-Myra! Non puoi andartene così-
-Perché no? Ha smesso anche di piovere-
Nel frattempo il semaforo diventa verde e Paulo mi segue con l'auto a passo d'uomo
-Paulo non devi seguirmi, torno a casa da sola-
-Hai detto che sei uscita perché volevi camminare un po', non perché ti dava fastidio la mia compagnia o sbaglio?-
-No non sbagli-
-Allora resto-
-Sei proprio testardo-
-Ho imparato dalla migliore. E poi non è sicuro andare in giro da sola vestita così-
-Ora non fare il moralista iperprotettivo, sembri mio nonno-
-Tuo nonno non ti ha mai detto che si protegge solo ciò a cui si tiene davvero?-
-Mio nonno mi ha detto di stare alla larga dai ragazzi che sanno giocare con le parole-
-Allora è una fortuna che tu non ascolti mai nessuno e faccia sempre di testa tua-
È incredibile e soprattutto bellissimo come lui riesca a tenermi testa: mi intriga e stupisce allo stesso tempo, mi fa semplicemente impazzire.-Non riesco a crederci! Ti ha davvero accompagnato fino a casa in quel modo? -chiede incredula Thalia dopo che le ho raccontato com'è andata la mattinata mentre siamo nei camerini a provarci dei vestiti
-Sì e non immagini le persone che suonavano arrabbiati visto che andava ai 5 km/h, fortuna che non era una strada tanto trafficata-
-Che ridere! Comunque vi vedo bene a voi due insieme-
-Non lo so...-
-Non dirmi che stai dicendo questo solo perché sei convinta che lui voglia come ragazza una modella: dovresti sapere che Paulo è un ragazzo che va decisamente oltre queste cose-
-No, non è per quello...-
-E allora? Pensi che non abbia intenzioni serie?-
-No, nemmeno, è solo che ho paura. Prima fra tutti, paura che in realtà non ci sia nulla del genere e che io mi stia solo illudendo e poi essere la fidanzata di un calciatore...-
-Tu sei l'ultima persona che dovrebbe avere paura di questo -mi interrompe Thalia -Tu ami il calcio: ogni suo lato, da quello tecnico a quello finanziario, probabilmente perfino più dei giocatori stessi! E sì, è difficile con le trasferte, le nazionali e tutto il resto, ma in fondo tutte le relazioni sono difficili-
Rimango in silenzio, riflettendo sulle sue parole, finché Thalia non irrompe all'improvviso nel mio camerino:
-Myra-
-Mi hai fatto prendere un colpo! -esclamo
-Scusa... Come mi stanno questi jeans?-
-Bene, anche se secondo me ti stavano meglio quelli scuri -dico io, felice di essere tornata all'argomento shopping
-Hai ragione -concorda e esce dal camerino, ma dopo nemmeno un secondo rientra -Ti sta bene quel vestito, prendilo-
-Agli ordini -dico ridendo e mi cambio per andare alla cassa a pagare il vestito, insieme alla centinaia di altre cose che Thalia mi ha consigliato, anzi ordinato, di comprare.Sono quasi le 23, ma io e le ragazze siamo ancora al ristorante: abbiamo finito di mangiare da un pezzo, ma ovviamente le cose da dire non finiscono mai
-Quindi tu sei indiana? -mi chiede Linda, un'amica di Thalia
-Già-
-Io adoro i vestiti indiani-
-Anch'io -concordo ridendo
-Anch'io, anch'io! Poi sei tipo supersexy con quelli! -urla Thalia che ha bevuto qualche bicchierino di troppo di vino e sta ridendo come una stupidina da mezz'ora
Si alza in piedi e inizia a camminare barcollando; io e Linda ci alziamo per assicurarci che non cada, ma lei va a sbattere contro qualcuno e perde l'equilibrio
-Presa -dice Federico afferrandola
-Amore! -grida Thalia vedendo il suo fidanzato e lui le lascia un tenero bacio sulle labbra
-Finalmente sei arrivato! -esclama Linda -Ora è responsabilità tua-
-Ma certo -dice Fede ridendo -Andiamo Thalia, è ora di tornare a casa-
-Così presto? -chiede lei triste
-Stanno per andarsene tutti -le spiega lui con tutta la calma e dolcezza del mondo
-Okay... -acconsente lei accasciandosi tra le sue braccia
-Allora ciao ragazze -ci saluta Fede
-Ciao -diciamo in coro
-Myra ti lascio a casa? -chiede poi rivolgendosi a me
-Sei sicuro che non sia un disturbo?-
-Sì sì, tranquilla-
-Va bene, allora arrivo-
-Grazie ragazze per la bellissima serata-
-Grazie a te, non vedo l'ora di ritrovarci di nuovo -risponde Linda
-Anch'io -dico e salutatele tutte ancora una volta, esco dal ristorante.
Saliamo in auto: Fede aiuta Thalia a entrare e poi sale dalla parte del guidatore, mentre io mi metto didietro. Non fa in tempo a partire che Thalia si addormenta
-Non regge proprio l'alcol -dice Fede sorridendo dopo aver gettato un'occhiata a Thalia -Si comporta come una bambina quando è ubriaca... Però la amo, nonostante tutto, anzi sono proprie queste cose, che in un primo momento possono sembrare difetti, a farti amare veramente una persona. Se una persona è disposta a sopportare tutte le tue manie, allora ti ama davvero-
Solo chi ti sopporta, può darti supporto avrebbe detto Luna... eppure è stata la prima ad abbandonarmi----------------------------------------------------------
Spazio autrice <3
Ehilà personcine care!💕 Ce l'ho fatta a pubblicare anche questa settimana🤗 mi scuso se l'ho fatto solo la sera tardi, ma oggi era il mio compleanno, quindi spero di essere perdonata per stavolta... However questo è un capitolo più statico e discorsivo rispetto agli altri, ma è solo la quiete prima della tempesta. Come vedete c'è un nuovo nome "Luna": scoprirete tutto su di lei solo nei prox cap (ahh la suspense...😂), quindi tenetevi pronti e nel frattempo votate e commentate questo capitolo❤PS mi rendo conto che i cap diventano sempre più lunghi... vi dà noia?
STAI LEGGENDO
Ho rubato una stella per te #Wattys2019
Fanfiction#1 in fanfiction [31.8.2020] #1 in Juventus [11.9.2021] #3 in Dybala [28.12.2018] Le persone migliori entrano nella tua vita all'improvviso e poi restano per sempre. Così è stato per Myra, una ragazza che dovrà affrontare e sconfiggere i suoi mostri...