Capitolo 42

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-Che ne dici? -mi chiede Chloè, la make-up artist che Neymar ha chiamato per me
Guardo allo specchio il lavoro che ha fatto e io, che non so nemmeno darmi l'eye-liner, non posso che esserne contentissima.
-È perfetto, grazie-
-Bene, allora ho finito -dice cominciando a mettere via e io mi alzo per andare a prendere la borsa per pagare -Ah ha già fatto tutto Neymar, tranquilla -mi dice Chloè appena metto mano al portafoglio
Pure questo, non ci credo! Ney mi ha pagato tutto dall'estetista alla parrucchiera, alla make-up artist...
-Okay, ho preso tutto-
-Grazie ancora-
-Figurati, alla prossima-
La saluto un'ultima volta e poi mi dirigo verso l'armadio dov'è appeso il mio bellissimo abito. Lo tolgo dalla gruccia e mi sfilo l'accappatoio e, stando attenta a non rovinarmi il trucco e i capelli, lo indosso. Mi metto anche i sandali argento con tacco a spillo e gli accessori: un paio di orecchini, una collanina con ciondolo e un bracciale rigido. Finalmente mi guardo allo specchio e fatico a riconoscermi: non penso di essere mai stata tanto elegante e accattivante allo stesso tempo.
-Arrivo -dico sentendo bussare alla porta
Vado ad aprire e mi trovo difronte un affasciante brasiliano in completo nero
-Wooo -scappa detto a Neymar studiandomi dalla testa ai piedi e io rido
-Ottima scelta del vestito direi -ammetto
-Ottima scelta anche della ragazza direi io -dice lui sorridendomi malizioso e io scuoto la testa
-Sei un caso perso-
-Anche dopo che ti ho pagato tutto?-
-Proprio per quello! Ti pare giusto? Voglio il resoconto ogni singola spesa e il tuo iban bancario-
-E invece è giusto che paghi io e ti regali questa piccola vacanza: non è nulla in cambio dell'enorme regalo che mi hai fatto tu accettando il mio invito-
-Così mi commuovi -dico facendolo ridere -Comunque io ero venuta qua per stare con te, ma tu non ti sei praticamente fatto vedere... Avevo paura mi dessi buca pure stasera!-
-Lo so, scusami, ma sono stato pienissimo con gli impegni... Però stasera è la nostra sera, sono completamente a tua disposizione -dice facendo l'inchino alla fine, gesto che mi fa ridere
-Allora andiamo? -chiede allungando la mano verso di me
-Sì, faccio una foto veloce ed arrivo-
-Bell'idea, la facciamo insieme -dice Ney e decido di non fermarlo, ma quella foto la terrò solo per me.

Il rumore dei flash mi arriva come quello del vento che entra dai finestrini quando si accelera in autostrada: sempre più forte, sempre più assordante, sempre più vero. Guardo fuori dal finestrino e sorrido senza pensarci: il red carpet, i fotografi, i mormori, i flash, i sorrisi... Chi vero, chi falso, tutti indubbiamente perfetti. La nostra auto si ferma ai piedi del red carpet e io e Ney ci voltiamo contemporaneamente l'uno verso l'altro:
-Pronta? -mi chiede Ney sorridendomi entusiasta
-Nata pronta -esclamo sicura, ma sento l'emozione serrarmi lo stomaco
Ney mi fa cenno con la testa e apre la portiera: appena mette piede fuori dall'auto, i fotografi lo assalgono e i flash piovono come grandine. Una volta uscito si volta verso di me e mi aiuta a scendere mia volta, prendendomi la mano. Sicura e sorridente, mi ripeto e solo ora mi rendo conto di quanto sia difficile fare l'attrice, perché la vera recita non si fa sul set, ma sul palcoscenico montato sulla vita. Ney non lascia la mia mano e quella vicinanza mi fa sentire più sicura, come se essere con lui mi legittimasse ad essere anche la peggior "quasi vip" della storia. I miei tacchi brillano sul rosso e il mio vestito si illumina al suono delle foto. Mano nella mano ci incamminiamo su quel tappeto, con la testa un po' bassa e inclinata verso destra come se quelle foto ci dessero fastidio, quando invece viviamo di quell'attenzione. Arrivati a metà, Ney si ferma:
-Gli facciamo vedere come ci si mette in posa?  -chiede e io annuisco ridendo
Ney appoggia una mano sulla mia schiena e io invece sulla sua spalla e con un colpo di capelli scattiamo la testa verso i fotografi, che si protendono verso di noi come pellegrini assetati verso una fonte d'acqua. Mi stupisco di quanto io riesca ad essere professionale e mi godo il mio momento di gloria, ma all'improvviso mi rendo conto che Neymar non sta più guardando i fotografi, ma tiene lo sguardo fisso su di me. Mi volto verso di lui e lo ritrovo come immaginavo a guardarmi sorridendo. Sostengo il suo sguardo e lui fa un passo verso di me, mettendosi perfettamente parallelo a me. Siamo vicinissimi, le labbra quasi si sfiorano, ma nessuno dei due si muove: qualsiasi gesto io faccia per fermarlo o allontanarlo sarebbe rude e scortese nei suoi confronti e non voglio farlo davanti a tanti giornalisti pronti a fotografare ogni minima cosa e pubblicarla con giganteschi caratteri rossi di guerra, per questo mi fido di lui e non sbaglio, perché potrebbe annullare in un attimo la distanza e invece resta a contemplarla incantato.
-Myra! -una voce lontana mi grida e subito scatto scansandomi da Neymar per vedere chi mi abbia chiamato, mentre Neymar fa qualche passo indietro a sua volta
-Kylian! -urlo di rimando vedendolo in piedi davanti all'ingresso e lui comincia a venirmi incontro
Io ovviamente corro, perché ci vorrebbe troppa pazienza per camminare e posticipare l'attimo in cui sento le sue braccia proteggermi da ogni problema. Kylian appena mi vede correre, corre a sua volta, perché sa che ho i tacchi e una caduta su questo tappeto sarebbe una figura di merda decisamente da evitare. In un attimo, considerato che è il calciatore più veloce di sempre, ritrovo il mio migliore amico a tenermi stretta per un braccio, anche se io non ho barcollato nemmeno una volta. Sorrido nell'avere ancora una volta la prova di quanto sia protettivo nei miei confronti, tanto che i miei hanno smesso di preoccuparsi di me da quando sono sua amica, e gli getto le braccia al collo. Lui non tarda a ricambiare e per un attimo non ho bisogno di tenere i piedi ancorati a terra.
-Sei bellissima piccola -mi sussurra all'orecchio
-Il futuro vincitore del premio kopa lo è di più -rispondo e gli sorrido sciogliendo l'abbraccio
Solo ora mi rendo conto che nel frattempo ci hanno raggiunto Ney e Laura e appena la vedo, mi viene istintivo allontanarmi da Kyl
-Ciao Myra -mi saluta lei
-Ciao Laura -ricambio io abbraciandola, intanto che anche Ney e Kyl si salutano.
Non abbiamo tempo di dire altro perché i giornalisti e i fotografi ci chiedono di metterci in posa tutti e quattro per fare delle foto insieme e noi acconsentiamo. Mi ritrovo in mezzo a Kylian e Neymar e il mio corpo pende verso Kyl come se fossi una bilancia a due braccia e sui piatti ci fosse il bene che gli voglio. Lancio uno sguardo a Kylian e lui ricambia subito: in un attimo ci raccontiamo l'infinito e in un attimo disegniamo insieme la fine, perché a volte i limiti ci aiutano a non perderci. Riporto lo sguardo sui fotografi, ma ormai non li guardo più: sto già guardando avanti.

-E il vincitore del premio Kopa di quest'anno è...-
Kylian Mbappè sussurro con lo sguardo fisso sulla busta che tiene in mano l'annunciatore e le mani congiunte per pregare
-Kylian Mbappè -esclama facendomi eco l'annunciatore e un boato di applausi si alza in platea, mentre Kylian si alza dal suo posto, che purtroppo è troppo distante perché io possa abbracciarlo. Così resto compostamente seduta, mentre vorrei solo saltare su dalla sedia e gridare come una pazza per la gioia per infine ovviamente gettarmi tra le braccia di Kylian. Lo vedo chinarsi per baciare Laura e poi salire sul palco. Mi è giusto balenato in testa il pensiero che non si sia neanche voltato per gettarmi un sguardo, quando Kylian ritira il premio e, preso il microfono, alza lo sguardo puntandolo esattamente su di me: non ha nemmeno avuto bisogno di cercarmi, perché si era memorizzato perfettamente il punto della sala in cui ero. Mi sorride e tenendo sempre gli occhi fissi su di me, inizia il suo discorso di ringraziamento:
-Questo premio, questo bellissimo trofeo che tengo in mano, non è mio, ma tuo -dice indicandomi con il trofeo e sento tutti i presenti voltarsi verso di me, ma io guardo solo lui, il mio Kyl -Quest'ultimo anno è stato davvero difficile per me e questo lo sappiamo solo io e te, esattamente come sappiamo che se sono qui sul palco, invece che chiuso in casa sotterrato dalle critiche, è perché tu non mi hai mai lasciato da solo. Grazie, grazie di esserci sempre stata, grazie di aver avuto fiducia in me quando non l'avevo nemmeno io, grazie perché se oggi queste persone hanno votato per me, l'hanno fatto perché tu facevi il tifo per me anche quando io steso sul letto pensavo di smettere con il calcio. Questo è tutto tuo -dice ancora una volta e poi conclude con un grazie finale rivolto a tutti gli altri e scende dal palco. Io non ho idea di quando abbia iniziato a piangere, ma ormai il trucco è colato tutto e sinceramente non mi importa: preferisco essere brutta ma commossa piuttosto che bella ma fredda. All'improvviso Kylian si incammina nella direzione opposta rispetto a dov'è seduto e tutti in sala lo guardano confusi. Anch'io all'inizio lo faccio, ma poi mi rendo conto in che direzione sta venendo: sta venendo da me. Gli sguardi di tutti lo seguono e dopo un iniziale momento di sorpresa, mi sblocco e mi alzo per uscire dalla fila e raggiungerlo nel corridoio centrale. Lo aspetto ferma lì e lui mi raggiunge con passo deciso. Si ferma ad un passo da me e mi porge il trofeo:
-Questo è tuo piccola -dice sorridendomi
Sorrido anch'io, mentre le lacrime continuano a bagnarmi il viso e prendo commossa quel trofeo per poi abbracciare forte Kyl, che subito ricambia
-Tu sei pazzo Kyl -gli sussurro all'orecchio
-Sì, sono pazzo di gioia-
-Nessuno doveva sapere delle tue difficoltà -continuo
-È vero, ma tutti dovevano sapere quello che tu hai fatto per me-
Resto in silenzio, perché non ci sono parole per esprimere ciò che provo: un'emozione fortissima, un amore grandissimo.
Kyl scioglie l'abbraccio e mi dà un bacio sulla guancia. Poi si allontana camminando all'indietro e indicandomi con il braccio teso esclama:
-Signori e signore, Myra Singh si è aggiudicata il primo trofeo della storia per la miglior mental coach dell'anno! Un applauso!-
Un applauso tra la tanta sorpresa si alza davvero in platea e dentro risuonano lacrime asciugate, parole urlate e sorrisi regalati. Io sorrido a lui, sorrido a quel sorriso che amo talmente tanto da essere disposta a tutto pur di non lasciarlo spegnere, ma come il vento fa tremar la fiamma di una candela così lo sguardo triste di uno dei presenti in sala fa vacillar il mio sorriso... è finito il per sempre.

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Spazio autrice <3
Ciao!💕 Questo capitolo è uno dei miei preferiti, perché è un inno alla vera amicizia come quella di Myra e Kylian, l'amicizia che non molla mai e che c'è sempre, soprattutto nei casini.
E poi ci sono tutte le emozioni di una grande sera come quella del pallone d'oro... Dio quanto mi piacerebbe vederla dal vivo! 😍
Ma lasciamo da una parte tutto ciò e concentriamoci sul capitolo: che ve ne pare del comportamento di Neymar? Presagite qualcosa? Ditemelo nei commenti! E mentre aspettate il prox cap non dimenticatevi la stellina! 😘
Noi ci vediamo al prossimo spazio autrice❤️

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora