Capitolo 41

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Sento lo speaker annunciare l'inizio dell'imbarco per il mio volo.
-Devo andare -dico rivolgendomi a Paulo
-Va bene -dice lui dandomi un bacio -Ci vediamo quando torni-
-Torno direttamente a Bologna, ricordi?-
-Lo so, ma troverò un modo per vederti-
Sorrido
-So che non sopravviveresti a lungo senza vedermi -aggiunge e io scuoto la testa ridendo
-Sei un caso perso! -esclamo
-Caso perso o no, riesco sempre a trovare una bella ragazza da far impazzire-
-Ah sì? Beh vedi di non trovare nessuno mentre sono via: sarebbe davvero cattivo da parte tua condannare a morte una povera ragazza-
-Sai mi piaci quando fai la gelosa... -dice malizioso Paulo avvicinandosi a me, ma io lo allontano sentendo il secondo richiamo per il mio volo
-Devo seriamente andare -dico e Paulo mi saluta con un bacio sulla guancia
-Divertiti -dice sorridendomi e a colpirmi in quella parola tanto comune è la sincerità con cui me lo augura
-Anche tu. E non dimenticarti di mandarmi la foto di tutti i trofei che vincerai stasera! -dico mentre mi allontano
-Va bene -mi grida di rimando Paulo e io lo saluto con la mano da lontano, prima di iniziare l'imbarco.
Salgo sull'aereo e l'hostess mi aiuta con la valigia.
-Grazie -le dico mettendomi a sedere e prima di spegnere il cellulare mando un ultimo messaggio:
"Da: Myra A: La mia ancora❤️⚓️
Un'ora e mezza e sono lì da te😘"

Sono uscita dall'aeroporto ormai un quarto d'ora fa e sto cercando Neymar con lo sguardo, ma non lo vedo da nessuna parte: possibile che quel ragazzo sia più in ritardo del mio volo? All'improvviso qualcuno mi abbraccia dal didietro e ancora prima che senta le sue braccia cingermi, il suo profumo mi avvolge e capisco immediatamente chi sia.
-Sei in ritardo -dico secca
-Scusami Fofinha -mi sussurra lui all'orecchio e le sue labbra che mi sfiorano mi causano un brivido lungo la schiena
Io mi volto verso di lui, sciogliendo la sua stretta, e finalmente lo guardo in volto: è passato un anno dall'ultima volta che ci siamo incontrati e lui sembra avere qualcosa di diverso... Butto le mie braccia al suo collo e lui non tarda a ricambiare.
-Mi sei mancata un sacco-
-Anche tu -dico allontanandomi per guardarlo negli occhi e lui mi sorride
Però all'improvviso si fa serio e mi guarda dalla testa ai piedi
-Che c'è? -chiedo preoccupata
-Non me lo sarei mai aspettato da te -dice lui serio e un senso di inquietudine mi sale -Presentarti così coperta... dov'è la pelle?! -esclama e un sorriso beffardo compare sulle sue labbra mentre il mio volto si contorce per la rabbia
-Vaffanculo, mi hai spaventato un sacco! -dico dandogli dei pugni sul braccio
-Ahia, Ahia! Basta! Stavo solo scherzando-
-Pessimo scherzo! E comunque è ovvio che sia vestita così: è dicembre, ci sono 10 gradi nemmeno!-
-Non temerai un po' di freddo?-
-Io non temo niente, ma non sono neanche partita di testa: non mi congelo solo per mostrare un po' di pelle. -rispondo decisa e lui sorride intrigato -Cosa? -chiedo non capendo cosa lo diverta tanto
-Domani sera però lo farai-
-Non stuzzicarmi... sono capace di presentarmi con le calze di lana fatte da mia nonna, se continui-
-Ne hai due paia?-
-Perché?-
-Perché ce le mettiamo insieme-
-Come no...-
-Ehi così mi offendi! Io sono famoso per i look stravaganti-
-No, quello famoso per i look stravaganti è Dani-
Neymar sbuffa e rotea gli occhi
-Geloso? -lo stuzzico io
-Io? Ma va là!-
-Invece sì-
-Di chi sarei geloso scusa?-
-Di Dani-
-Dani è un uomo fantastico, è vero, ma nessuno può battere me-
-Quanta sicurezza!-
-Sei tu che mi dai tanta sicurezza-
-Che vuoi dire?-
-Che se tu sei qui con me e non con Dani, allora ci sarà un motivo...-
-Frena, frena! -lo fermo subito io -Io sono qui con te perché tu mi hai invitata -dico accentuando il pronome "tu"
-Saresti stata qui con me anche se ti avesse invitata Dani: tra me e lui sceglieresti sempre me, lo so-
-Ne sei sicuro? -chiedo scettica
-Sicurissimo-
-Allora va bene -dico e mi siedo per terra a gambe incrociate
-Che fai?! -esclama subito Neymar guardandosi intorno imbarazzato
-Ti dimostro che sceglierei lui: ora mi muoverò da qui solo quando verrà Dani stesso a prendermi-
Ney mi fissa incredulo, ma poi scoppia a ridere:
-Se tu non scegli me, allora sarò io a scegliere te -dice e si china su di me per prendermi in braccio.
Io provo a fermarlo, ma lui è molto più forte di me
-Così non vale! -mi lamento mentre mi divincolo, ma le sue mani hanno una stretta fortissima su di me -Solo perché sono magrolina!-
-In realtà sono io che sono forte, ma fa niente se anche qui vuoi essere tu a prenderti il merito -commenta lui tranquillo e io lo guardo facendo il muso
-Hai lasciato la mia valigia lì! -dico poi ricordandomene all'improvviso, mentre lui mi trasporta verso il parcheggio
-Tranquilla ci penserà Rami-
-Chi è Rami?!-
-Un ragazzo che conosco che sarà il tuo autista per questi due giorni-
-Guarda che io ho la patente-
-Proprio per questo ti ho trovato un autista: chissà quanti danni faresti sulle strade di Parigi!-
Io gli tiro un calcio
-Se lo rifai, ti butto giù -dice lui dopo aver trattenuto un grido di dolore
-Se tu dubiti ancora della mia capacità di guidare, io ti butto giù con l'auto -dico senza intimorirmi minimamente e lui mi fa scendere a terra, visto che siamo arrivati alla macchina.
Neymar si avvicina a me sempre di più e io comincio a indietreggiare lentamente, finché non mi ritrovo con la schiena contro la portiera dell'auto: la sua vicinanza mi procura una strana sensazione come se fossi una fiamma che viene soffocata da un coperchio ladro di ossigeno. Lui mi tiene gli occhi addosso e un sorriso intrigato ricopre le sue labbra: che intenzioni ha? Lo vedo sollevare una mano, mentre si china su di me e io sto giusto per spingerlo via, quando lui si limita a portarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi allontanarsi. Il suo sorriso si fa più disteso e perde ogni traccia di malizia: non è più il sorriso che rivolge alle telecamere, no, è quello che dedica a Davi quando la sera lo mette a letto.
-Come mi tieni testa tu, non lo so fare nessun'altra... perché? -chiede infine
-Perché Dio mi ha mandata proprio per questo scopo: abbassarti la cresta ciccino!-
Ney scoppia a ridere e anch'io rido.
-Ah ecco Rami -dice Ney vedendolo -Myra, lui ti accompagnerà in hotel, così ti puoi rinfrescare un attimo, e poi dall'estetista per manicure e quella roba lì. Invece la parrucchiera e il trucco li hai domani. Comunque Rami sa già tutto e se c'è qualche problema puoi sempre chiamarmi. Ora però devo scappare che ho gli allenamenti, ci vediamo più tardi -dice e mi saluta velocemente dandomi un bacio sulla guancia, per poi salire sull'auto parcheggiata accanto e andarsene.
-Andiamo? -mi chiede Rami e io acconsento annuendo e salendo in macchina
Mentre viaggio sulle strade di Parigi e osservo i lampioni scappare via alla vista delle macchine, ripenso a quello che è successo poco prima con Ney... possibile che stesse per baciarmi? No, non può essere. Probabilmente mi stava solo provocando come suo solito e io mi sto facendo dei film mentali a caso. In ogni caso sarà meglio dire il prima possibile di me e Paulo a Neymar, giusto per scongiurare eventuali malintesi...

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora