Paulo's POV
Mariano mi propone di fare una partita alla play. Accetto sperando che questo mi aiuti a calmarmi e ritrovare il buon umore: le parole di zia Dolores nei confronti di Myra continuano a fare eco nelle mie orecchie e sento che potrei esplodere da un momento all'altro. Pensi al Diavolo e spuntano le corna: ecco zia Dolores che fa il suo ingresso in sala, accompagnata dalle sue fedeli ancelle, pettegole quasi quanto lei. Sbuffo per poi riportare l'attenzione sullo schermo e cercare di ignorarle al meglio, ma loro sembrano fare apposta ad attirare nuovamente la mia attenzione.
-Dicono che sarà medico come se il medico fosse Dio sceso in terra: chiunque può fare il medico! Poi tutta quella lista di cose che fa... tutta roba inutile e noiosa, proprio come lei-
Scatto in piedi appena sento queste parole e, senza guardare in faccia nessuno, mi dirigo verso le scale per il piano di sopra. Salgo due gradini alla volta e irrompo in camera mia sbattendo la porta, per poi afferrare la valigia messa nell'angolo e lanciarla sul letto. Apro l'armadio e comincio a tirare fuori tutti i vestiti, per poi gettarli alla rinfusa nella valigia
-Paulo che fai? -chiede Myra entrando in stanza e vedendo questa scena
-Ce ne andiamo -rispondo senza nemmeno fermarmi e voltarmi a guardarla -Ora -preciso poi
-Non scherzare -dice Myra cercando di mettersi in mezzo a me e l'armadio, ma io la scanso -Paulo -mi richiama inseguendomi -Puoi fermarti un secondo? -grida ormai esasperata e così finalmente incrocio il suo sguardo
-Non resterò un secondo in più in un posto dove non ti viene dato il giusto rispetto -chiarisco
-Ti ricordo che questo posto è casa tua-
-Non importa -dico e faccio per voltarmi nuovamente verso l'armadio, ma Myra mi ferma afferrandomi per il braccio e costringendomi a guardarla nuovamente in volto
Si avvicina a me, mi prende il viso fra le mani e il suo volto assume quell'espressione serena che non ho mai saputo decifrare, ma che mi ha sempre trasmesso un profondo senso di calma
-Sei uno dei migliori calciatori del momento, uno di quelli che sono sempre sulla bocca di tutti e questo significa inevitabilmente essere anche oggetto di continue critiche, ma tu non ti sei mai fatto abbattere o innervosire da queste: ti ho sempre visto affrontarle a testa alta e uscirne più forte di prima. Allora perché ora delle semplici chiacchiere tra signore ultrasettantenni ti stanno facendo perdere il senno in questo modo? Perché ti danno tanto fastidio da costringerti a scappare via?-
-Perché non si tratta di me stavolta, ma di te! Non mi importa cosa pensa o dice di me la gente, ma non permetterò a nessuno di parlare male di te-
Myra scuote la testa mentre le braccia le ricadono lungo i fianchi
-Giusto un paio di ore fa mi hai detto di non preoccuparmi del parere degli altri, perché non importa cosa pensa la gente di noi, io e te sappiamo chi siamo veramente. Ora tu stesso non riesci ad essere coerente con le tue parole? O forse sentirti dire che stavolta non stai con una top model ha colpito il tuo ego e un po' ti vergogni di aver scelto come fidanzata un'anonima studentessa di medicina?-
Una sberla in pieno volto. Così mi suonano le sue parole. Ancora una volta ho tirato fuori il lato di Myra che provoca e scuote, che costringe con un'acida onestà a ragionare e a cambiare. È il lato di Myra forse più duro da ingoiare, ma io so che in fondo è il lato di cui mi sono innamorato, il primo che ho visto, il primo che mi ha colpito.
Punto i miei occhi nei suoi, che mi guardano con aria inquisitoria
-Scusami, ho avuto una reazione esagerata, ora me ne rendo conto -ammetto pentito e i lineamenti del suo volto subito si rilassano, le sopracciglia sciolgono l'arco e la smorfia si trasforma in un sorriso rassicurante
-Sono contenta che tu te ne sia reso conto, perché non puoi reagire così ad ogni attacco contro di me. Zia Dolores è solo la prima, ci sarà un'infinità di altre persone che farà lo stesso, perché in fondo è vero che io non sono famosa. Tutti si chiederanno perché tu, che puoi scegliere qualunque ragazza di questo mondo, hai deciso di metterti con me: è una domanda più che plausibile, visto che me la pongo tutti i giorni pure io-
La guardo sorpreso per questa affermazione, ma lei sembra non darci peso, infatti cambia subito discorso:
-Direi che è meglio tornare giù. Gli ospiti cominciano ad andare via e sarebbe brutto se tu non li salutassi -dice e, senza attendere una mia risposta, si dirige verso la porta
-Myra aspetta -la fermo e lei si volta nuovamente verso di me
Mi avvicino a lei e chiedo:
-Pensi davvero le cose che hai detto? Davvero ti chiedi ogni giorno il perché mai io abbia scelto te? Davvero credi che io mi vergogni di te?-
Il suo volto cambia espressione, un guizzo indecifrabile attraversa i suoi occhi e per un attimo in stanza cala il silenzio più profondo.
-Se la risposta alla tua ultima domanda fosse sì, non sarei qui con te in questo momento -risponde -Per quanto riguarda l'altra domanda invece... Penso sia normale farsi propri dubbi sollevati da altri nel momento in cui interessano noi in prima persona-
Inarco un sopracciglio e probabilmente un'espressione buffa si dipinge sulla mia faccia, ma dire che non ho capito una parola di quello che ha detto sarebbe un eufemismo
-Che cosa vuol dire? -chiedo dando voce a tutta la mia ignoranza
Sorride
-Che non devi preoccuparti della risposta -
-Lo sai che odio queste risposte evasive -sbuffo
-Lo so, scusa, ma fidati di me stavolta: non ti serve sapere la risposta a quella domanda-
Annuisco anche se non sono del tutto convinto: non voglio discutere per una cosa così piccola. Myra sembra notare il mio disappunto, infatti si avvicina e mi prende la mano:
-Ti prometto che un giorno capirai il perché di ogni mio comportamento, ma per favore non avere fretta: è importante scoprirsi un po' alla volta -dice
-Va bene -rispondo e suggello quell'accordo con un bacio
Conosco Myra e so che quello che ha detto zia Dolores l'ha turbata parecchio: la mia Princesa è forte, ma è altrettanto fragile. Ha lottato per elevarsi sopra i pregiudizi e so per esperienza che da certe battaglie si esce sempre più vinti che vittoriosi, perché le cicatrici pesano più dei trofei.
E poi ci sono i miei errori passati... Non posso certo biasimarla se non riesce ad essere sicura e tranquilla sulla nostra relazione, se ogni volta che sente nominare Oriana il suo cuore fa un sussulto. Però vorrei solo che non imputasse la colpa di ciò a se stessa, vorrei che non pensasse di essere inferiore a qualcuno o di non essere abbastanza: l'unica persona che dovrebbe sentirsi così sono io. Io che avevo sete da una vita, ma quando ho finalmente avuto l'acqua, l'ho lasciata cadere attratto dalla lucentezza del mercurio.———————————————————————————
Spazio autrice <3
Ciao!💃🏻🖤 Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione... Sarò sincera: ho perso la cognizione del tempo e non mi sono resa conto che fossero passate due settimane dall'ultimo capitolo😅 L'università sta già dando i suoi effetti🤯😂
Comunque sia, la buona notizia è che ho scritto tanto, per questo pubblicherò il prossimo capitolo già nel weekend☺️ Avrà un format particolare che ci accompagnerà per un po'... no spoiler però!
In questo capitolo sostanzialmente abbiamo un pov di Paulo sulla "questione Dolores" e tenete bene a mente l'ultima parte, perché tornerà...🙊💔
Sto preparando grandi cose (e problemi ovviamente😂❤️), ma chi mi conosce sa bene che per farlo mi servono prima questi capitoli di "passaggio", all'apparenza vuoti, ma che in realtà contengono i germi di ciò che succederà in futuro... Perciò stay tuned🔥
Non mi dilungo ulteriormente e vi lascio alla lettura.
Noi ci vediamo al prox cap⚽️🥀PS nel finale sono tornate le mie frasi filosofico-poetiche... che ve ne pare?🥰
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Ho rubato una stella per te #Wattys2019
Fanfiction#1 in fanfiction [31.8.2020] #1 in Juventus [11.9.2021] #3 in Dybala [28.12.2018] Le persone migliori entrano nella tua vita all'improvviso e poi restano per sempre. Così è stato per Myra, una ragazza che dovrà affrontare e sconfiggere i suoi mostri...