Sto correndo... No, sto scappando. Sento il suo respiro pendere sul mio collo come se fosse un'accetta. Corro più veloce, anche se ogni singola parte del mio corpo duole e chiede compassione: mi chiede di fermarmi, di arrendermi... di morire. Almeno non soffrirei più. Però la testa non ascolta nessuno e continua a ordinare di correre, correre sempre più veloce. Non vedo nulla intorno a me: una nebbia fitta mi circonda. Corro senza direzione né metà: non vedo e non sento nulla se non il mio respiro affannato, ma so che dietro di me, pronto ad afferrarmi, c'è qualcuno. Sta solo aspettando che io ceda. Corro. All'improvviso la terra scivola via da sotto i miei piedi: dirupo. Un vortice mi risucchia e sento il cuore alzarsi in un ultimo sussulto, mentre tutto il resto sprofonda nel silenzio. L'ultima immagine che vedo è quella del sorriso del mio inseguitore, felice di vedere la fine che ho fatto, e all'improvviso lo riconosco: sono io. Tutto si fa nero e il senso di caduta si acuisce, una caduta infinita e vorticosa. Poi tutto a un tratto mi alzo di scatto, spalancando gli occhi e rizzandomi a sedere. Nel buio della stanza echeggia il mio battito accelerato, mentre stringo il lenzuolo tra i pugni talmente forte da perforare il palmo con le mie stesse unghie. Era solo un incubo, mi ripeto. Però ho ancora i brividi se ci ripenso, soprattutto se ripenso a quell'ultima immagine: io che sorrido nel vedermi cadere. Erano mesi che non facevo incubi e uno del genere non l'avevo mai fatto... Anche se una parte di me teme che questo possa essere un presagio, decido di affidarmi al mio lato razionale che non ha mai creduto alle interpretazioni mistiche dei sogni. Sarà stata colpa della stanchezza, dovuta alla giornata lunga e pesante che ho vissuto. Mi convinco di questo e finalmente il mio battito si fa più regolare. Prendo il cellulare appoggiato sul comodino per controllare l'ora: 5 e 47. Lancio uno sguardo a Paulo: sembra immerso in un sonno profondo. Quando dorme sembra proprio un bambino con le sue pose scomposte e il sorriso sulle labbra. Sorrido e gli lascio un bacio sulla fronte. Poi mi alzo dal letto e decido di scendere al piano di sotto, visto che ormai non ho più voglia di dormire e se resto in camera, rischio di svegliare anche Paulo. Arrivo in cucina e mi preparo un po' di mate. Una volta pronto, prendo la giacca dall'attaccapanni ed esco fuori in giardino. Mi metto a sedere a gambe incrociate sull'erba, fregandomi completamente del fatto che il mio fondoschiena si sia immediatamente infradiciato, e comincio a sorseggiare il mio mate, mentre guardo l'orizzonte rischiararsi sempre di più. I raggi di sole recidono le tenebre con la stessa tenacia con cui un bambino fuoriesce dal ventre della madre durante il parto. Le immagini della nascita mi hanno sempre infuso un'immensa forza, ma allo stesso tempo anche un grande senso di pace. Mi lascio calmare dai cinguetti degli uccelli e dal freschino della mattina, chiudo gli occhi e scaccio tutti i pensieri dalla testa ed è come se per un attimo mi ritrovassi nel verde campo infinito di Vitangelo Moscarda, dove vita e morte si alternano come giorno e notte e nessuno dei due fa più paura.
Riapro gli occhi. Il sole ormai splende alto e i rumori provenienti dalle case, che si ridestano dal sonno, sovrastano il silenzio della natura. Respiro profondamente e poi mi alzo, recuperando il mio porongo. Ho i pantaloni completamente bagnati e sporchi d'erba, ma mi sento rinvigorita. Sorrido e rientro in casa raggiante. Riappendo la giacca e salgo le scale verso la camera per farmi una veloce doccia prima di colazione. Apro la porta cercando di fare piano, convinta che Paulo stia ancora dormendo, ma resto sorpresa nel vedere il letto vuoto. Faccio correre lo sguardo lungo la stanza e lo vedo appoggiato alla finestra.
-Buongiorno Princesa -mi saluta
-Giorno, ma che ci fai già sveglio?-
-Stavo per farti la stessa domanda, quando mi sono voltato per abbracciarti e ho trovato il letto vuoto, poi però ho visto che eri impegnata in... Cos'era un saluto al sole? -dice sorridendo e indicando la finestra da cui mi ha spiato
Sento le guance andare a fuoco: è a dir poco imbarazzante il fatto che Paulo mi abbia visto fare... non so nemmeno io cosa fosse. Grandioso! Ora penserà che sono strana. Che poi ripensandoci: io sono strana.
-Era un esercizio per il rilassamento della colonna vertebrale -mento cercando di mostrarmi il più seria e tranquilla possibile, nascondendo abilmente il mio imbarazzo
-Ah e immagino fosse obbligatorio farlo alle 5 di mattina, con il culo appoggiato sull'erba bagnata e il porongo nella mano sinistra, giusto?-
Ammutolisco e Paulo ride divertito, per poi cingermi con le sue braccia:
-Sei troppo carina quando ti imbarazzi-
-Non sei divertente -ribatto scocciata, ma non mi allontano perché quell'abbraccio mi fa sentire troppo bene
-Domani mattina posso unirmi a te? Anch'io ho un gran bisogno di rilassare la colonna vertebrale -dice facendomi il verso, per poi ridere ancora
-No -sbuffo spingendolo via
-No? -chiede lui avvicinandosi di nuovo a me
-No -ripeto io
-Vediamo quanto dura questo no -dice malizioso e comincia a lasciare dei baci sul mio collo, mentre le sue mani scivolano sotto la mia maglietta
Ogni suo tocco mi riempie di brividi: lui sa bene che non gli resisto e ogni volta si serve di questa mia debolezza.
Provo a sottrarmi alla sua presa, ma lui mi trattiene.
-Paulo-
-Mmm -mugugna
-Mi farai impazzire così -ansimo, mentre la sua bocca e le sue mani corrono libere sul mio corpo
Risolleva il viso e incrocia il mio sguardo con aria trionfante:
-L'obiettivo è quello -dichiara, afferrandomi per i fianchi, e con un salto mi fa salire in braccio a lui
Arrotolo le mie gambe intorno alla sua vita e le braccia attorno al collo
-Mannaggia a te e all'effetto che mi fai -dico e Paulo ride, ma dura solo un attimo
Subito le nostre labbra si congiungono in un bacio che è solo l'inizio e Paulo mi trasporta verso il letto
-Anche questo è un esercizio per il rilassamento della colonna vertebrale -dice appoggiandomi al centro del materasso
-Come no -ribatto io sfilandogli la maglietta e riprendendo il nostro bacio, ma poi all'improvviso mi sopraggiunge un pensiero -E se Sofía e Mariano ci sentissero dall'altra stanza? -dico allontanandomi
-Ci sentono tutte le sere prima di dormire, ora ci sentiranno anche appena svegli: cambia poco-
Alzo gli occhi al cielo, ma ancora una volta ci pensa Paulo a liberare la mia mente da tutti questi pensieri noiosi. In un attimo tutto il mondo sparisce: restiamo solo noi, ma la nostra non è mai una fusione di due pezzi di carne mossi dalla libido, bensì l'incontro di due anime legate da un vincolo molto più grande di loro.Chiudo gli occhi e lascio che il battito del cuore di Paulo riempia le mie orecchie. Questo è uno dei miei momenti preferiti, quando dopo aver fatto l'amore, riempiti da una stanchezza che rinvigorisce e ringiovanisce, ci sdraiamo sul letto, abbracciati l'uno all'altro e restiamo semplicemente in silenzio. È uno di quei nostri momenti speciali in cui non ci servono parole né gesti: bastiamo noi. Paulo piega il mento e lascia un bacio sulla mia testa, appoggiata al suo petto.
-Questo a cosa lo devo? -chiedo reclinando la testa indietro per poter incrociare il suo sguardo
-A tutto e a niente -risponde e questa risposta, che è molto più nel mio stile che nel suo, mi fa sorridere
Stringo il lenzuolo contro il mio petto e mi costringo ad alzarmi:
-Sarà meglio che vada a fare una doccia -dico scendendo dal letto e facendo per andarmene, ma Paulo mi trattiene
-Resta ancora un po'-
-È il nostro penultimo giorno qui, ci sono ancora un sacco di cose da fare -ribatto e Paulo molla la presa un po' scocciato
Mi avvicino e gli do un casto bacio sulle labbra per fargli tornare il buonumore
-Nei prossimi giorni saremo solo io e te e avremo tutto il tempo per stare stesi sul letto a fissare il soffitto. Ora invece è meglio se ci godiamo questi ultimi momenti in famiglia, non credi?-
-Come sempre trovi argomentazioni più che valide e mi convinci della tua idea -dice Paulo, mettendosi anche lui a sedere
-Lo so, dovevo fare l'avvocato, altro che il medico -ribatto dandomi delle finte arie e facendo ridere entrambi
-L'avvocato non lo so, ma con il lenzuolo arrotolato così sicuramente sembri una principessa-
-Certo, la principessa dei poveri -dico e srotolo il lenzuolo da addosso a me, riappoggiandolo sul letto e rimanendo di fatto nuda
Mi volto dirigendomi verso il bagno e da dietro sento il commentino di Paulo con tanto di fischio di apprezzamento:
-Hai un fisico da sballo amore mio-
Mi limito a sollevare il dito medio, per poi entrare in bagno e chiudere la porta alle mie spalle, ma non nego che i complimenti da parte di Paulo mi fanno sempre un certo effetto. Mi guardo allo specchio: spettinata, ovviamente senza trucco, con un po' di occhiaie, ma soprattutto con un sorriso impossibile da spegnere e due occhi che brillano tanto da far invidia alle stelle. Per la prima volta nella vita mi vedo bella, veramente bella: è forse questo il potere dell'amore?———————————————————————————
Spazio autrice <3
Eccomi con il nuovo capitolo!💞
Ha un inizio un po' disturbante che crea smarrimento e confusione, ma ovviamente l'effetto è voluto e in particolare è in contrasto con quella che è invece l'atmosfera tranquilla e rassicurante del finale. Entrambi esprimono dei lati di Myra, lati opposti ma complementari, che emergono alternativamente in base all'assenza o presenza di Paulo.
Personalmente mi piace molto approfondire la psicologia del personaggio ed è quello che ho tentato di fare in questo capitolo. Spero sia piaciuto anche a voi: nel caso fatemelo sapere con una stellina e un bel commento!❤️
However, godetevi queste infinite sfumature di Myra, le sue solite stramberie e amatemi per gli infiniti momenti teneri di Myra e Paulo che vi sto regalando✨ (oppure temetemi pensando alla tempesta che seguirà a questa quiete...🤭 Ne avrete un assaggio già nel prossimo capitolo!)
Per ora è tutto, noi ci vediamo al prox cap💋PS buon Natale (in ritardo) e felice anno nuovo a tutti🥰❤️
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Ho rubato una stella per te #Wattys2019
Fanfiction#1 in fanfiction [31.8.2020] #1 in Juventus [11.9.2021] #3 in Dybala [28.12.2018] Le persone migliori entrano nella tua vita all'improvviso e poi restano per sempre. Così è stato per Myra, una ragazza che dovrà affrontare e sconfiggere i suoi mostri...