Capitolo 11

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Scendo giù e appena sentono il rumore dei miei tacchi smettono di parlare e si voltano verso di me:
-Ehi Myra. Ieri sera la mamma di Laura è stata male quindi l'ho accompagnata in ospedale da lei, ma si è fatto più tardi del previsto e il mio cellulare non prendeva...-
-Io non ti ho chiesto nulla -lo interrompo appena arrivo all'ultimo gradino delle scale
Lui mi abbraccia e io gli chiedo:
-Laura e sua mamma stanno bene adesso?-
-Sì, niente di grave per fortuna. Tu invece stai bene?-
-Odoro come un uomo sportivo, ma per il resto tutto okay-
-Head and shoulder?-
-Già -dico con un'espressione disgustata -e bagnoschiuma tonificante-
Ho sempre odiato questi prodotti, perché hanno un profumo troppo forte e marcato...
Scoppia a ridere e io gli tiro una gomitata per farlo smettere
-Scusa, scusa -si affretta a dire
-Paulo -dico rivolgendomi a lui che fino ad adesso è rimasto in silenzio -La tua maglia l'ho presa su, così la porto in lavanderia e poi...-
-Stai scherzando vero? -mi interrompe ridendo -Tienitela, come ricordo della serata -dice con fare provocatorio -E poi mette in risalto le tue gambe -aggiunge facendomi l'occhiolino
Questo è veramente troppo, mi ero promessa di trattarlo bene dato che mi aveva fatto un grande favore, ma se qualcuno mi prende in giro, ribattere nel modo più cattivo possibile è un istinto irrefrenabile
-Davvero gentile da parte tua farmi questo regalo -ribatto con un sorriso tirato -Ricambierò con un cuscino gigante visto che hai bisogno di dormire abbracciato a qualcuno e la ragazza non la riesci a trovare-
Paulo si passa la lingua sulle labbra, probabilmente in cerca di qualcosa da rispondere e io sento sia lo sguardo disapprovante di Kylian sia i sensi di colpa che peggiorano il mal di testa che mi tormenta da quando ho aperto occhio, ma non sono il tipo di persona che si rimangia le parole: mi pento in silenzio e uso l'orgoglio come scudo, o meglio come barriera.
-Andiamo? -chiedo a Kylian e lui annuisce
Stiamo giusto per uscire quando Paulo dice:
-È pronta la colazione-
-Stavo proprio pensando al fatto di non averla ancora fatta, ho una fame assurda! -si affretta a rispondere Kylian, prima che io possa rifiutare, e in un attimo è già a tavola a divorare cibo.
-Siediti Myra, sentiti a casa -mi dice Paulo
Non c'è traccia di risentimento o rabbia nella sua voce, solo gentilezza che traspare dal suo caloroso sorriso e io mi chiedo come possa una persona perdonare così in fretta
-Grazie -sussurro imbarazzata sedendomi
-Nutella? -mi chiede Paulo -Tu puoi permettertelo -aggiunge ridendo e passandomi il barattolo, ma appena allungo la mano per prenderlo, lui lo ritira indietro -Mi perdoni tutto?-
-Stai cercando di comprare le mie scuse con la Nutella? -domando io sorridendo incredula
-Mh forse-
-È un buon affare -rispondo io afferrando il barattolo, anche perché ormai non ho più nulla da perdonargli, mi sono già vendicata di tutto e i nostri occhi fanno di nuovo quella magia: si perdono gli uni negli altri, si leggono, si ammirano... si amano.

Finiamo velocemente la colazione visto che Paulo e Kylian devono essere alla Continassa tra mezz'ora:
-Kylian mi sa che faccio un po' tardi, perché devo passare all'autolavaggio, il mister...-
-Ci penso io -risponde e detto questo usciamo.
-Ti accompagno a casa -mi dice Kylian appena saliti in auto
-No vengo con te. Devo parlare con una persona-
-Okaaaay -risponde mettendo in moto e partendo
Devo scusarmi con Mandžukić il prima possibile e non è l'unico con cui devo farlo...
-Kyl mi dai il tuo cellulare? Mi serve un numero-
-Sì, tieni-
Cerco nella rubrica il numero di Paulo, me lo invio su WhatsApp e senza perdere tempo gli scrivo:
"Da: Myra A: Dybala
Ti prego dimmi che non l'ho fatto dentro l'auto...🙈"
"Da: Paulo A: Guanciottona💙
Nono😂 Fuori dal finestrino, ma hai preso la fiancata"
Leggo il messaggio senza aprirlo, perché non saprei come rispondergli: appena ha detto autolavaggio, ho capito che le scarpe di Mario non erano l'unica cosa su cui avevo vomitato e mi sto sentendo così in colpa!
-Non avevi smesso di mangiarti le unghie?-
-Cosa? -chiedo visto che ero assorta nei miei pensieri
-Le unghie -ripete Kylian
-Ehm sì... È l'ansia-
-Dimmi che succede-
-Stavo solo pensando a come chiedere scusa a Mario, perché ieri sera...-
-Mi ha detto tutto Paulo-
-Anche...-
-Anche sulla sua auto -mi anticipa -Comunque non mi sembrava affatto arrabbiato e scommetto che non lo è neanche Mario-
-Spero tu abbia ragione-
-Fidati. Ora che abbiamo risolto il problema che tormentava la tua mente, passiamo a quello che sta torturando il tuo cuore-
Mi volto a guardare Kylian, visto che finora avevamo entrambi parlato continuando a guardare la strada, e lui ricambia lo sguardo, dato che siamo fermi ad un semaforo. Abbasso gli occhi, concentrandomi sul gesto del togliere e rimettere l'anello che faccio quando sono agitata e finalmente farfuglio:
-Mi ha riscritto Thomas-
-Aspetta cosa? Quel Thomas? -grida Kylian -Che cosa ti ha scritto?-
-Niente di che, solo che è a Torino anche lui e che potremmo vederci magari con uno dei miei nuovi amici-
-Non gli hai risposto, vero?-
-No...-
-Ma?-
-Ma ero tentata-
-Tentata di rispondergli o tentata di rivederlo?-
-Suppongo tutte e due-
-Non voglio far la parte dell'amico noioso e iperprotettivo, ma sappiamo entrambi che rivederlo ti farebbe solo più male, soprattutto perché l'unica cosa di cui gli importa veramente è farsi un selfie con qualcuno di famoso. È passato più di un anno dall'ultima volta che vi siete visti, ma il tuo sorriso vacilla ancora quando ci ripensi-
È tutto vero, dalla prima all'ultima parola, eppure non riesco a mandare via quella voglia di rivederlo, perché dietro a questa c'è la speranza di poter dire di essermi sbagliata sul suo conto, la speranza di potermi ricredere su di lui, nonostante tutto... Ma non posso mettere a rischio la mia amicizia con Kylian, non posso perdere ciò che mi ha fatto tornare il sorriso
-Non lo rivedrò, promesso-
Kylian mi sorride e rimaniamo in silenzio per il resto del viaggio, ognuno assorto nei suoi pensieri...

-Io vado a cambiarmi -dice Kylian appena entriamo alla Continassa
-Okay, io cerco Mario nel frattempo- e mi metto a vagare per il centro.
Arrivata a bordo campo lo vedo parlare con Douglas Costa vicino alla porta, così decido di raggiungerlo, ma appena metto piede sul campo rischio di prendermi una storta: stupidi tacchi! Me li tolgo e, lasciatili lì, vado scalza.
-Ciao -dico appena arrivo
-Ehi che bella sorpresa -risponde entusiasta Costa
-Ti cerca Kylian -gli mento per farlo andar via, visto che ho bisogno di parlare con Mandžukić da solo
-Davvero? -domanda un po' incredulo
-Sì dovrebbe essere in spogliatoio-
-Okay allora vado e torno- e in un attimo è già sparito.
Spero solo che Kyl mi regga il gioco...
-Mario... Voglio dire Mandžukić, scusa. Ecco volevo chiederti scusa, insomma non per averti chiamato Mario, cioè anche per quello, ma soprattutto per ieri sera. Ti ripago le scarpe! A rate, se non è un problema, perché sono un po' al verde al momento, ma entro un anno avrai l'intera somma. Cioè spero, perché dipende dal valore... Quanto costavano più o meno?-
So di aver parlato troppo e detto un sacco di cose senza senso, ma preferirei cantare con la mia voce stonatissima in diretta mondiale piuttosto che fare questa conversazione
-Per un attimo ho avuto paura che non avresti mai più smesso di parlare! Comunque non mi devi niente, io odiavo quelle scarpe, che per la cronaca costano meno delle volte in cui hai rischiato di accecarmi a forza di sbattere le mani -dice ridendo -E poi eri ubriaca, non hai fatto nulla di proposito-
Ho una fortissima tentazione di coprirmi la faccia con le mani, tanto sono imbarazzata, ma mi trattengo e chiedo ancora un po' timorosa:
-Quindi scuse accettate?-
-Sì certo e d'ora in poi mi assicurerò personalmente che tu non ti avvicini all'alcol, piccolo pulcino -risponde arruffandomi i capelli e sorridendo
-Va bene mamma chioccia -ribatto ridendo, perché in fondo Mario è molto più dolce di quanto mi aspettassi e ieri sera in fondo non è stata un completo disastro.

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Spazio autrice <3
Ecco l'11! Scusate per il ritardo, ma con la scuola faccio sempre più fatica a trovare momenti liberi per scrivere... In ogni caso voi continuate a leggere, commentare e votare: il vostro sostegno vuol dire un sacco❤

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