Siamo seduti sul letto, io, fragile come un soffione, abbracciata a lui, la roccia che mi protegge dal vento. Annidato dentro di me c'è un senso di colpa, consapevole di star sbagliando a passare tanto tempo con Paulo, perché questa vicinanza non farà altro che rendere ancor più doloroso allontanarsi, ma ne avevo bisogno. Paulo ha saputo guarirmi: ancora una volta ha riempito le crepe nel mio cuore, che ha ripreso a battere. Ma so bene che rinascere vuol dire dover morire due volte... Nessuno dei due parla, ma la presenza l'uno dell'altro ci rivitalizza come linfa. Ho la testa appoggiata al suo petto e il battito del suo cuore risuona dentro di me, mentre una sua mano accarezza piano il mio braccio causandomi piccoli brividi, che risalgono lungo la schiena come la goccia di Buzzati. All'improvviso sentiamo il rumore della porta d'ingresso aprirsi per poi richiudersi con un tonfo, accompagnato dalle parole di chi è entrato:
-Sono a casa-
È una voce maschile, ma non so di chi sia.
Paulo appoggia delicatamente la mano sul mio braccio per richiamare la mia attenzione e io mi drizzo per vederlo in volto:
-Ti riaccompagno a casa -dice con un sorriso
Annuisco e mi alzo in piedi. Paulo si infila rapidamente una maglietta e fa per uscire dalla stanza, ma io lo fermo:
-Paulo non ti sei messo la crema-
-Ah sì, me ne ero scordato-
Si solleva la maglietta con una mano e con l'altra fa per mettersi la crema, ma ovviamente non ci riesce, finendo per intrecciarsi le braccia in un modo strano. Mi scappa un risolino nel vederlo così:
-Lascia che ti aiuti -dico prendendogli la crema di mano e spalmandogliela sul tatuaggio -Ecco fatto -dico finendo di farlo e ritrovo Paulo a fissarmi incantato -Paulo -lo richiamo
-Eh sì, andiamo -dice riprendendosi e aprendo la porta della sua stanza: io esco per prima e lui mi segue.
Arriviamo in salotto dove troviamo Alicia e Gustavo, il fratello di Paulo, e deduco che prima fosse rincasato proprio lui.
-Ah ecco Paulo -dice Gustavo venendo ad abbracciare suo fratello, che ricambia subito calorosamente
-Mamma, accompagno Myra a casa -dice poi Paulo rivolgendosi a sua madre e lei annuisce -A dopo -li saluta prendendo le chiavi dell'auto e uscendo di casa, ma io non lo seguo subito e mi avvicino invece ad Alicia:
-Grazie di tutto Alicia. È stato davvero bello poterti conoscere-
-Il piacere è stato mio. Buona fortuna per tutto -risponde lei sorridendo e dopo averla abbracciata, saluto Gustavo e raggiungo Paulo fuori di casa.
Saliamo in auto e lui parte.
-Avevo avvisato io Kylian del fatto che fossi con me -dice Paulo immettendo nella strada principale
-Avrei dovuto pranzare con lui e Laura oggi...-
-Non penso Kylian se la sia presa per la tua assenza, era solo preoccupato -mi rassicura Paulo
-Sì, lo immagino. Chissà quante volte mi avrà chiamato prima di sapere che fossi con te -dico e per curiosità controllo il mio cellulare
Proprio come pensavo ci sono una ventina di chiamate perse e messaggi, ma ce n'è uno in particolare che mi salta all'occhio di soli 10 minuti fa:
"Da: Kylian A: La mia piccola❤
Ciao piccola❤ so che sei con Paulo e dentro di me spero che voi due possiate risolvere le cose, ma conoscendoti so che non succederà, anche e soprattutto per Teo. Non so perché tu non me l'abbia detto, ma forse nemmeno tu te ne eri resa conto a pieno: ci metti sempre un po' a riconoscere i tuoi sentimenti... Comunque sia, io non sono arrabbiato con te come lo è invece Paul, ma vorrei che almeno adesso tu fossi sincera: se non con me, con te stessa. Vuoi davvero stare con Teo? Riuscirai a reprimere i tuoi sentimenti per Paulo? Io Myra so che l'uomo giusto per te è Paulo, perché è l'unico per cui ti lascerei andare, l'unico per cui sarei disposto a rinunciare a te, ma se tu sei convinta che Teo sia quello giusto, allora ti darò fiducia. Lui è già perdutamente innamorato di te e se tu gli darai anche la millesima parte dell'amore che riservi per Paulo, allora sarete felici insieme. Sappi solo che io sono sempre qua per te, qualunque scelta tu faccia❤"
Finisco di leggere il messaggio e subito dico:
-Paulo accompagnami all'hotel, non a casa di Kylian-
Devo chiarirmi le idee prima di parlare con Kylian e soprattutto devo parlare con Teo prima di qualunque altra cosa
-All'hotel?-
-Sì, questo qui -dico mostrandoglielo su Google Maps
-Okay -risponde facendo un'inversione ad U
-Grazie. È che sono molto stanca-
-Figurati. Comunque pensavo stessi a casa di Kylian come la scorsa volta-
-Sono cambiate tante cose dalla scorsa volta...-
-Già, ma i cambiamenti sono parte della vita e per quanto possano essere duri, servono e fanno crescere-
-Lo penso anch'io, ma a volte il dolore non lascia intravedere il senso-
-A questo servono le persone che ci amano: a farci capire il senso -dice Paulo lanciandomi uno sguardo e per un attimo i nostri occhi tornano a fare la loro magia, ma subito Paulo riporta la sua attenzione sulla strada.
Non parliamo per il resto del tragitto, fino a quando Paulo non parcheggia davanti all'hotel dicendo:
-Siamo arrivati-
-Grazie Paulo -dico -Di tutto. E scusami per tutto quello che ho fatto io -aggiungo
-Non ti devo scusare per nulla e tu non mi devi ringraziare per niente. Ho fatto solo ciò che andava fatto, proprio come te -dice con un sorriso e io contraccambio
-Posso chiederti un'ultima cosa?-
-Certo-
-Dove vai adesso?-
-Torno al centro: ho lasciato la sciarpa negli spogliatoi e l'avevo presa in prestito a mio fratello. Sai ero sceso per quella quando ho sentito te e Paul...-
-Aveva ragione, aveva tutti i motivi per essere arrabbiato con me. Certo avrebbe potuto essere più gentile, ma non posso biasimarlo per essersi incazzato-
-Non doveva darti della troia-
-È vero, lì è dove ha esagerato e dove più mi ha ferito, ma tu credi che lo pensi davvero?-
-Certo che no!-
-Appunto, non lo pensa e questa è l'unica cosa ad importare. Lì per lì mi ha dato molto fastidio e infatti gli ho dato uno schiaffone, cosa di cui mi sono subito pentita, perché ripensandoci la mia è stata una reazione esagerata. E ora non voglio esagerare ancora. Penso che Kylian gli abbia già fatto una ramanzina e quindi Paulo ti chiedo per favore di non dire nulla a Paul-
-Come facevi a sapere che sarei andato a parlare con Paul?-
-In fondo un po' ti conosco Paulo -gli dico sorridendogli
-Ma resta il fatto che ti ha fatto stare male-
-A farmi stare peggio è stato il pensiero di aver perso un altro amico. Paul era uno dei pochi con cui fossi rimasta in contatto per tutti questi mesi e per me era ormai diventato come un fratello maggiore, ma questa volta sono riuscita a rovinare i rapporti pure con lui...-
-Allora lascia che gli parli per sistemare le cose-
-No Paulo: devo essere io a parlargli. E poi non posso rischiare che tu litighi con lui per me: sono stata egoista già una volta, agendo senza pensare alle conseguenze sugli altri, non metterò a repentaglio i tuoi rapporti di nuovo-
-Myra tu non metti...-
-Per la squadra Paulo, se non per altro! So quanto è dura giocare e soprattutto vincere con l'astio tra i giocatori -lo interrompo io
Già la scorsa volta ho portato Paulo a rovinare tutti i suoi rapporti con gli altri giocatori, non lascerò che succeda di nuovo, soprattutto con Paul che è uno dei suoi migliori amici.
-Va bene, se è questo che vuoi, non gli parlerò, ma promettimi che lo farai tu-
-Te lo prometto. Non lascerò che questa città mi strappi un altro amico. Vorrei solo che i miei viaggi a Torino non fossero un tale disastro...-
-Secondo me non sono un disastro, sono solo come la vita: bellissimi se solo si sa trovare il fiore cresciuto tra le rovine. Se non altro, almeno ad una cosa è servito questo viaggio: a chiarire le cose tra di noi. So che era finita male fra noi due, ma ora potremmo ricominciare: non saremo mai ciò che io vorrei, lo so, ma possiamo essere amici. So anche che hai tanti amici migliori di me e hai anche Teo ora, ma se mai avessi bisogno di un amico extra sappi che io ci sono-
-Tu Paulo sei una persona molto forte per riuscire a perdonare e dimenticare in questo modo. Purtroppo io non lo sono: io non so dimenticare. Perciò scusami, ma non saprei mai guardarti come un amico senza ripensare a tutto il resto. Per questo è meglio finirla qui. Scusami ancora e addio Paulo -dico e senza nemmeno dargli il tempo di rispondere scendo dalla macchina
Mentre chiudo la portiera, sento un affranto "Ciao Myra" che viene smorzato proprio come io ho smorzato il tentativo di Paulo di essermi amico. Sono stata crudele, ne sono consapevole, ma non potevo illuderlo e non potevo illudere nemmeno me stessa. Probabilmente avrà pensato che quando ho detto di non poter dimenticare mi riferissi a lui e Oriana e invece io intendevo il mio amore per lui: non posso guardare Paulo senza innamorarmene ancora e ancora, non ce la faccio proprio.
Corro letteralmente dentro l'hotel e faccio per salire le scale per andare in stanza, ma vengo richiamata dalla receptionist:
-Signorina Myra!-
-Sì? -chiedo voltandomi
-C'è una persona per lei: ha detto di essere il suo fidanzato e vorrebbe stare in stanza con lei, visto che non ci sono altre stanze disponibili per stasera-
-Il mio fidanzato? -chiedo sorpresa
-Vuol dire che ha mentito?! -ribatte lei immaginandosi già che lui sia una sorta di spia
-Nono, solo non lo aspettavo. Mi ha fatto una sorpresa! Ma dov'è adesso? -dico fingendo
Sono curiosa di sapere chi sia, anche se ho già un'idea...
-Fuori, nel giardino sul retro-
-Okay grazie -dico dirigendomi verso di là
-Ma quindi può stare in stanza con lei?-
-Dipende quale dei miei fidanzati è. Controllo e glielo faccio sapere -le grido già lontana facendole l' occhiolino e la sua espressione è la cosa più bella che io abbia visto oggi.
Esco sul retro e, proprio come pensavo, trovo Teo: si fingerebbe perfino mio padre pur di trovare un posto per dormire. È voltato di spalle e quindi penso di fargli paura, ma all'improvviso mi rendo conto che sta parlando al cellulare, così rimango lontana, ma non abbastanza da non sentire quello che dice:
-Sì, la sorpresa le è piaciuta: non si aspettava proprio che sarei venuto fino a Torino! Pensavo di chiederle di uscire stasera e poi finalmente dichiararmi... pensi che Myra accetterà di essere la mia fidanzata?-
Queste parole mi lasciano di sasso e il mio cervello sembra incapace di elaborarle a fondo, ma all'improvviso Teo fa per voltarsi, per questo sono costretta a rientrare di corsa in hotel, affinché non mi veda: non deve sapere che ho sentito questa sua conversazione. Salgo di corsa le scale per entrare in stanza e mentre lo faccio, la receptionist mi chiede qualcosa che però non riesco a cogliere, per questo rispondo di sì a caso, giusto per potermene andare. Apro la mia camera, lascio cadere la borsa per terra e mi butto sul letto con la faccia in giù che sprofonda nel materasso. Nella mia testa cominciano a risuonare le parole e i messaggi di tutte le persone: Kylian, Paul, Paulo sono tutti convinti che io stia con Teo e Teo vuole davvero chiedermi di mettermi con lui. Tutti stanno decidendo per me, ma in tutto questo cos'ho deciso io? Cosa mi aspettavo io dal mio rapporto con Teo quando mi sono avvicinata tanto a lui? O meglio cosa mi aspetto dalla mia vita ora che ho allontanato per sempre l'unico uomo che io abbia mai amato? Mi rigiro sul letto mettendomi a sedere e infine vado a prendere il mio cellulare dalla borsa. Torno in stanza e mi accascio a terra appoggiando la schiena al letto. Apro la chat con Gemma e inizio a farle un messaggio vocale:
"Gemma devo dirti una cosa... Paulo mi ha perdonato tutto, tutto quanto, dalla prima all'ultima cosa e sai perché? Perché sono importante, questo ha detto. Si è perfino tatuato il mio nome! È stato assurdo ma anche bellissimo, proprio come tutto ciò che lui fa, proprio come la nostra storia d'amore... Lui mi ha gridato che ero importante per lui, me l'ha urlato, sussurrato, fatto sentire... ma io non gli ho detto che anche lui fosse importante per me. No, non l'ho fatto. Non potevo farlo, non adesso che si è finalmente convinto a lasciarmi perdere. Teo ci è riuscito sai, ci è riuscito senza volerlo, ci è riuscito molto meglio di me che ci provavo da mesi... Paulo è convinto che io sia andata avanti nella mia vita e che ora io stia con Teo e va bene così, va bene che lui non sappia che invece è lui l'unico che io abbia mai amato. Perché sennò ricadrebbe in quel burrone che il mio amore ha scavato nella sua vita, perché questo io sono per lui: un burrone senza uscita, un posto buio e desolato. Io non lo merito Gemma, io non sono abbastanza. E quindi se Paulo non può credere al fatto che io non sia fatta per lui, vorrà dire che lo lascerò credere che lui non sia fatto per me. Lascerò credere a lui come a tutti gli altri che io ami Teo, anche perché ne sono già convinti tutti, più di tutti Paul. Abbiamo litigato sai, perché a detta di lui gli avevo mentito sul mio rapporto con Teo solo perché sapevo che lui non sopporta Teo: Paul dice che Teo ha l'occhio losco e non mi dovrei fidare di lui, che dovrei stargli alla larga. Strano che pensi questo senza nemmeno sapere della scommessa... Comunque sia io continuavo a ripetergli che fosse solo un amico e questo l'ha fatto infuriare ancora di più, perché ha detto di essere stufo di parlare con una bambina che non ammette i propri sentimenti, ma continua a negarli, pur di non doverli affrontare. Non ho idea di quando sia diventato il mio fratello maggiore, ma si comporta proprio come tale... Non che mi dia fastidio, so che mi vuole bene, ma Paul non sa tante cose e non può giudicarmi senza sapere. Per questo mi sono arrabbiata anch'io e le cose sono degenerate. Ho perso anche lui e potrei mentire a me stessa dicendo che sia stata colpa di Teo, ma so bene che la colpa è solo mia. Risistemerò le cose però e visto che la scorsa volta gli ho detto la verità e non mi ha creduto, stavolta gli dirò la bugia a cui tanto crede, ma solo dopo che l'avrò resa in parte verità: non gli dirò di amare Teo, ma di essere fidanzata con lui. Infatti nutro un grande affetto per Teo e ci potrà essere anche attrazione, ma mai amore, però quando mi chiederà di stare con lui, dirò di sì. Lo dirò per lui, per Paulo, per Paul, per Kylian, per tutti quanti, perché è la cosa migliore per tutti, probabilmente anche per me. Per questo Gemma quando Teo mi chiederà di fidanzarmi con lui, e so che lo farà presto perché l'ho sentito mentre lo diceva a qualcuno al telefono, accetterò, perché ho imparato che vivere per gli altri può essere bello, perché ho imparato che il sorriso di certe persone vale più del proprio e che certe persone sono così importanti che per loro sorridi anche per finta. E quindi Teo e io ci fidanzeremo, lo faremo perché tutti sono convinti che lo siamo già e io devo proprio smetterla di rompere l'ordine normale delle cose, perché ogni volta che si rompe un equilibrio si rompono anche delle persone. Io e Teo staremo insieme e chissà magari sopravvivremo fino al matrimonio e avremo un bambino, o forse due... E magari un giorno porterò mio figlio a Torino per vedere insieme una partita, o anche solo per mostrargli la città che mi ha regalato tante emozioni, e mentre cammineremo per le vie, da sbadata che sono, perché tu sai che io sono proprio sbadata, andrò a sbattere contro qualcuno. Visto che il destino ama giocare, quel qualcuno non potrà essere nessun altro se non proprio Paulo e in un attimo davanti ai miei occhi scorreranno i ricordi di tutte le altre volte che noi due ci siamo scontrati, ma ci sarà un abisso a separare quei momenti da ciò che saremo diventati allora. Paulo sgranerà gli occhi vendendomi e poi si accorgerà di mio figlio e chiederà sorpreso «È tuo figlio?» e io gli risponderò di sì e parleremo per un po', curiosi di sapere l'uno dell'altro e desiderosi di passare più tempo possibile insieme, ma ovviamente suonerà tutto super imbarazzante. Io gli dirò che ormai sono sposata da un paio di anni e che ho finalmente la vita normale che volevo. Lui mi dirà invece che sta con qualche super modella e io dirò di aver intravisto la loro foto su qualche rivista in cartoleria. Poi mi dirà entusiasta di aver vinto il pallone d'oro e io fingendomi sorpresa, mi congratulerò con lui, come se non avessi seguito l'intera premiazione live, come se avessi smesso di guardare ogni sua singola partita e intervista, come se non avessi mai scelto lui come mio calciatore preferito su app come Onefootball, come se avessi smesso di amarlo... Ma sarò felice nel vederlo essere diventato un calciatore tanto grande e soprattutto un uomo tanto felice senza di me. E infine ci saluteremo con quel triste «Allora ciao» che si dicono le persone ormai sconosciute, ma che un tempo hanno condiviso tanto e appena lui avrà fatto due passi, io prenderò la mano a mio figlio e gli dirò «Vieni Paulo». E allora Dybala si volterà verso di noi di scatto e, con la voce che tradirà la sua commozione, chiederà «L'hai chiamato Paulo?» e io, invece di dirgli la verità e cioè che l'ho fatto perché volevo avesse il nome delle persona più importante della mia vita, il nome dell'unico uomo che abbia mai amato, gli mentirò ancora dicendo «Sì... sai quando era ancora nella mia pancia, calciava un sacco e quindi ho pensato che una volta cresciuto sarebbe diventato un grande calciatore. Per questo l'ho chiamato come il miglior calciatore del momento». Paulo dirà un deluso «Ah okay», coprendo con il sorriso il dolore che proverà, perché ancora una volta l'avrò reso per me solo un calciatore, nient'altro. E dopo questo mi volterò e me ne andrò per sempre. O forse lo rivedrò dopo altri 10 anni, ma ogni volta saremo sempre più lontani noi due... Perché i ricordi saranno sempre più sbiaditi e lui avrà una vita sempre più bella, tanto bella da dimenticarsi di me... Ma io lo ricorderò sempre, perché per me lui sarà sempre talmente importante che il vuoto lasciato da lui nella mia vita non potrà mai essere colmato. Eppure questo non glielo dirò mai, perché io sono un inferno, ma lui non è un diavolo. Vivrò rendendo felici tutti gli altri, starò con Teo e, pur non amandolo, gli sarò fedele, sarò la miglior moglie possibile e gli vorrò tanto bene, ma non gli dirò mai la verità, anche se probabilmente la capirà da solo: capirà che amo un altro, ma non gli dirò mai che amo Paulo. Non potrei mai dirglielo, proprio come non posso mandarti questo audio. Sono quasi 10 minuti e so che tu li ascolteresti tutti, così come ascoltavi i miei noiosissimi post partita lunghi 17 minuti, ma non posso, perché anche tu sei importante, una delle più importanti, e non posso renderti triste. Ci siamo ritrovate dopo tanto e sei convinta che vada tutto bene, non posso mandarti quest'audio e buttarti di nuovo nelle mie tenebre: so che queste cose ti rattristerebbero e ti farebbero anche arrabbiare con me, perché secondo te non so stimarmi tanto quanto valgo veramente, e io non voglio litigare con te. Ma la verità resta che io non ho superato nulla nella mia vita: sono ancora qui che mi trascino dietro il peso di tutti i miei problemi, incasinati e irrisolvibili proprio come me. Infatti il mio primo figlio maschio lo chiamerei Paulo, se fosse femmina Gemma, i secondi Kylian e Diletta, ma sai come chiamerei il mio terzo figlio maschio? Thomas. Sì, Thomas. Perché saranno anche passati anni, sarà anche cambiato il mondo e quello che è successo con lui sembrerà anche un amore adolescenziale in confronto a ciò che sto vivendo ora, ma il punto è che c'è stato e questo nessuno può cambiarlo. E lo so che mi odi per questo, per questa mia incapacità di dimenticare e andare avanti, ma ti giuro che non lo faccio apposta."
Finisco di dire quest'ultima frase e poi scorro il dito verso sinistra sullo schermo, eliminando per sempre quell'audio, ma sapendo finalmente quello che farò e il perché di questa mia scelta.-----------------------------------------------------------
Spazio autrice <3
Eccomi!💕 Scusate il leggero ritardo, ma è stata una settimana pienissima. Le vostre vacanze come vanno?
Per quanto riguarda la storia, il climax ha raggiunto il suo apice e dopo questo ci sarà finalmente la risoluzione, ma prima dovevamo raggiungere l'apice, rappresentato dall'audio fatto da Myra. Ricordo che questa è la parte a, la b sarà la vera parte che amerete e mi impegnerò a farla presto presto (quindi _younevergoaway_ aspetta prima di ucciderti😅). Ma intanto votate e commentate questa✌❤
Detto questo, in copertina trovate uno scatto di Myra e Teo (sembrano proprio loro😍😂).
Poi vi ricordo che ho pubblicato una nuova opera (Gocce di sole, https://my.w.tt/BeuJKsZ0KX) che mi piacerebbe candidare ai Wattys, ma ho bisogno del vostro sostegno: quindi dateci un'occhiata!❤ È una raccolta di poesie, ma per rassicurare quelli che non amano le poesie, sappiate che io non sono una grande poetessa e quindi magari queste poesie qui vi potrebbero piacere, perché sono un po' alternative e fuori dalle righe (non come quelle che si studiano a scuola)😉. Intanto vi annuncio che sto scrivendo una nuova fanfiction e non vedo l'ora di annunciarvi la sua pubblicazione!😍 Chiunque volesse rimanere più aggiornato, può seguirmi su Instagram (shivys_01)😘.
Inoltre ho creato un gruppo Whatsapp con alcune di voi, se volete esserci mandatemi pure il vostro numero in privato💖😘.
Ora vi saluto, al prox cap!
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Ho rubato una stella per te #Wattys2019
Fanfiction#1 in fanfiction [31.8.2020] #1 in Juventus [11.9.2021] #3 in Dybala [28.12.2018] Le persone migliori entrano nella tua vita all'improvviso e poi restano per sempre. Così è stato per Myra, una ragazza che dovrà affrontare e sconfiggere i suoi mostri...