Capitolo 31

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Il sole... è sempre lui a svegliarmi. Mi volto perché non mi batta più in faccia, ma sento un peso sul fianco e all'improvviso sbatto la testa contro qualcosa di duro.
-Ahia -urlo svegliandomi e davanti a me c'è Teo, anche lui dolente.
Stropiccio gli occhi, mettendomi a sedere e mi rendo conto che non siamo più in salotto, dove ricordo di essermi addormentata sul divano. Sono sul mio letto e anche Teo è nel mio letto! Lo guardo minacciosa in cerca di spiegazioni:
-Buongiorno principessa! -grida citando "La vita è bella"
-Cosa ci fai nel mio letto?!-
-Ti sei addormentata sul divano piccola e ho pensato fosse il caso di metterti a letto, sai per evitare dolori alla schiena la mattina dopo. Solo che quando ho visto sto letto gigante e così comodo... non ce l'ho fatta a tornare su quel divanaccio! Mi sono messo a dormire anch'io qua, tanto ci stavamo tutti e due-
-Intanto non è vero che ci stavamo tutti e due, sennò non ci saremmo svegliati dandoci una testata! E poi non puoi infilarti nel letto di una ragazza come e quando ti pare! -dico indignata
-Non sono quel tipo di ragazzo, io le mani le ho tenute a posto, giuro. Però non posso dire lo stesso di te...-
-Come scusa?!-
Teo ride e dice:
-Non hai idea di quanti calci e pugni tiri di notte! Un paio di volte mi hai fatto talmente male che ho pensato di tornarmene sul divano...-
-Avresti dovuto -lo interrompo io sottovoce
-Ma non ce l'ho fatta ad abbandonare questo bellissimo materasso -dice battendo i pugni sul materasso
-Stai attento! È ad acqua-
-Beh certo, non poteva non essere ad acqua il materasso della piccola principessa-
Per un attimo resto imbambolata nel sentire questo appellativo: Teo riesce a farmi ricordare contemporaneamente Kylian e Paulo e non so se amarlo o odiarlo per questo.
Teo mi richiama schioccando le dita davanti alla mia faccia e io, tornando a guardarlo dritto negli occhi, dico:
-Io non calcio nessuno mentre dormo!-
-Come fai ad esserne sicura?-
-Perché nessun altro si è mai lamentato-
-Con quante persone hai dormito?! -esclama lui fingendosi sorpreso e io gli tiro il cuscino che ho vicino -Scusa, scusa. Stavo scherzando -dice continuando a ridere e io mi alzo dal letto
-Ho lezione tra un'ora -dico controllando l'orologio -Quindi ti voglio fuori di casa entro mezz'ora-
-Vado via se prima mi dici con quanti ragazzi sei stata a letto-
-Ma vuoi essere pestato?! -dico io arrabbiata, dirigendomi verso di lui minacciosa
Ma appena gli arrivo vicino, lui mi tira sul letto e riesce a mettermi all'angolo, bloccandomi le mani
-Ahi ahi, la piccola boxer è al tappeto -dice -Ora dovrai dirmi il tuo segreto-
I nostri volti sono vicinissimi, il suo sopra il mio, e i nostri cuori si sentono battere più veloce del solito e dentro di me spero sia per la "lotta" che abbiamo appena fatto e non per altro. No, non posso provare qualcosa per Teo: non è il mio tipo, non siamo mai d'accordo, mi infastidisce sempre... No, non è lui a farmi questo effetto, probabilmente è il ricordo dell'ultimo ragazzo con cui ho dormito, dormito e basta. Però con Paulo sarei andata oltre, anche quella stessa sera se fosse andato tutto bene, perché con lui c'era tutto: attrazione, fiducia, amore. Ma il difetto più grande della perfezione è che non dura.
-Parla piccola -dice Teo e io gli rivolgo un sorrisetto malizioso
Mi aggrappo al colletto della sua maglia e mi avvicino a lui tanto che le nostre labbra quasi si sfiorano
-Cos...? -prova a chiedere Teo sorpreso e proprio in quel momento riceve la mia bella sorpresina per lui: una bella ginocchiata sulla pancia.
Teo si sposta di lato dolente e io mi rimetto in piedi scattante, e soddisfatta dico:
-Ti sei scordato piccolo che prima di essere una boxer sono una donna. Ma il fatto di essere una boxer ha fatto sì che ti abbia dato il colpo sopra la cintura e non sotto-
-Allora ringrazia da parte mia la boxer -dice Teo ancora sofferente -Questo invece è per la donna -dice mostrando il dito medio e io non riesco a trattenere una risata
Poi però mi sento in colpa per avergli fatto tanto male e quindi vado da lui, mi ci siedo accanto e alla fine dico:
-Scusa. Ti fa tanto male?-
-Un botto -dice con una smorfia
-Posso fare qualcosa?-
-C'è una cosa che puoi fare-
-Cosa?-
-Darmi un bacio-
Mi alzo indispettita e faccio per andarmene, ma Teo mi trattiene afferrandomi il braccio
-Mica un bacio serio. Intendevo il bacetto magico che fa passare la bua-
-Non ti bacio la pancia -dico risoluta
-Va bene anche in testa, poi ci pensa la circolazione sanguigna a diffondere la magia-
Rido e infine gli lascio un tenero bacio sulla fronte
-Passata la bua? -chiedo e Teo annuisce sorridendo.
Scoppiamo tutti e due a ridere e Teo dice:
-Manca la vendetta però-
-Cosa? -chiedo preoccupata e prima che possa rendermene conto, Teo comincia a farmi il solletico e in un attimo ci ritroviamo a fare la lotta con i cuscini, le piume che volano da ogni parte e le risate che risuonano per tutta la casa: un momento di pura felicità in cui ci dimentichiamo, almeno per un po', di tutti i problemi della vita.

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora