Capitolo 3

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Myra's POV
L'uomo mi conduce in una piccola saletta e lì in fondo c'è Kylian, accerchiato da alcuni suoi assistenti, che sta lottando con il colletto della camicia, talmente concentrato da non accorgersi del mio arrivo
-Kyl -lo chiamo piano
-Myra? -sussurra riconoscendo la voce
Alza gli occhi e non appena mi vede il sorriso più dolce al mondo compare sul suo viso. Corro ad abbracciarlo, lui mi afferra forte e mi fa fare una giravolta: impazzisco ogni volta che lo fa, mi fa sentire libera e al sicuro allo stesso momento.
-Dov'eri rimasta? Ho provato a chiamarti un sacco di volte, ma c'era sempre la segreteria-
-Scusa, ho avuto un contrattempo e il cellulare si è rotto... Però ora sono qui-
-Non immagini quanto questo mi renda felice -sorrido a queste parole e non mi sfugge il luccichio nei suoi occhi
-Andrà tutto bene -gli dico
-Sì sì, sono solo un po' agitato...-
-Hai sentito i tuoi genitori? -
-Sì, tutto bene. Papà non è voluto venire, ma mamma mi ha detto che è fiera di me-
So bene che suo padre era contrario a questo trasferimento, perché secondo lui non c'era scelta migliore del PSG per Kylian, ma sono sicura che non starà arrabbiato a lungo: qualsiasi genitore sarebbe fiero di un figlio come lui e non c'è nulla di sbagliato nel fare nuove esperienze.
-È tutto pronto -ci avvisano.
Sistemo il suo colletto ribelle e ci dirigiamo verso la sala conferenze. Prendo posto in prima fila nella parte riservata alla famiglia e noto con tristezza che ci sono due posti vuoti, o almeno c'erano prima che Pogba si fiondasse su quello vicino a me
-Sei sicuro di poter stare qui?-
-Bella conosco Mbappé da più tempo di te, quindi sì-
-Sì, ma io non sono un giocatore della Juventus-
-Io sono un neo giocatore -dice enfatizzando eccessivamente il "neo" -Allora hai intenzione di salutarmi sì o no? -chiede allargando le braccia e io lo abbraccio ridendo: è proprio uno scemo, ma è impossibile non volergli bene.
La conferenza inizia e io cerco con tutta me stessa di seguire, ma Pogba continua a commentare ogni cosa, mentre beve e finisce il mio mate, soprattutto gli hairstyles: "...quello sembra un ananas con i capelli così, quell'altro un cocco..." È proprio fissato. Dall'altra parte della sala invece c'è Paulo che non ha smesso di fissarmi nemmeno per un secondo: il suo sguardo mi fa uno strano effetto, mi sembra di andare a fuoco, ma non è imbarazzo, è qualcosa che non so ancora definire, qualcosa che mi intriga e spaventa allo stesso momento...

Finalmente arriva il momento in cui Kylian mostra la sua nuova maglia e rimango sorpresa nel notare che ha cambiato numero e la scelta non è stata casuale: il 26, il mio numero. Incrocio il suo sguardo e lui mi passa la maglia. Ha appena regalato la sua prima maglia della Juve a me e il gesto non sfugge a nessuno: i giornalisti cominciano a scattarmi più foto possibili e Pogba cerca di entrare in tutte con il suo sorriso a 32 denti. Mi dispiace per Paul, ma stavolta gli ho rubato la scena. In questo mare di flash non mi sfugge però la faccia sorpresa di Paulo: come tutti in sala si sta chiedendo chi diavolo io sia. Chissà quali assurde teorie ci saranno domani mattina sui giornali... Le guardie di sicurezza ci conducono fuori dalla sala e provo una pace incredibile ora che non ho più una miriade di fotocamere puntate in faccia.
-Myra saluto tutti e ti raggiungo nel parcheggio, okay? -mi chiede Kylian.
Annuisco e mi dirigo verso l'uscita: non vedo l'ora di riposare un po'. Sono successe fin troppe cose in un solo giorno, anzi mattinata, e io ho dormito troppo poco.

Dopo 5 minuti siamo in auto diretti al McDonald's, perché nessuno dei due ha voglia di cucinare per pranzo.
-Cosa vuoi?-
-Big Mac, però l'insalata la mangi tu-
-Pensavo fossi cresciuta Myra-
-Zitto. Sai bene che mangiare l'insalata mi fa sentire una mucca-
Sono consapevole del fatto che sembri una cosa assurda, eppure è vera.
-Mi sei proprio mancata -dice stringendomi la mano -e mi sono mancate anche queste tue pazzie-
Già il mio lato pazzo, insieme a quello dolce, è il più amato, ma anche uno dei più nascosti: bisogna superare quello diffidente e quello scontroso per arrivarci e non tutti ci riescono. Eppure lui ce l'ha fatta.
-Mbappé! -ecco che il tizio del McD lo riconosce -posso fare una foto?-
Ed è così che è passato un quarto d'ora prima di poterci finalmente sedere a mangiare: penso non sia rimasto nessuno in questo locale che non abbia fatto una foto con Kylian, nessuno tranne me
-Voglio una foto anch'io ora-
-Vieni qua scema-

@_unbreakablemyra26_ ha pubblicato una nuova foto

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