Capitolo 38b

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Sento la porta della mia stanza essere sbattuta e immediatamente scatto in piedi per vedere chi si sia intrufolato, ma è solo Teo:
-Non mi uccidere! Non sono un ladro! -esclama melodrammatico vedendomi in posizione d'attacco -Ti ho spaventata? -chiede divertito
-No. Ma come hai fatto ad entrare? -dico secca
-Mi ha dato la chiave la receptionist: ha detto che le avevi risposto che potevo stare in stanza con te-
-Ah sì -dico capendo solo ora a cosa avessi detto di sì prima, mentre correvo in camera -Puoi starci tutto il tempo che vuoi, anche perché io domani mattina presto vado via...-
-Vai via?!-
-Torno a Bologna, rischio di perdere troppi giorni all'università -dico e d'istinto abbasso lo sguardo sottraendolo agli occhi di Teo, perché è dura mentire guardandolo negli occhi
-Cosa è successo? -chiede Teo serio avvicinandosi a me e sollevandomi il mento cosicché io debba guardarlo negli occhi
-Niente... di importante-
-Se non me lo vuoi dire, va bene, ma sappi che io sono qui per te-
Gli sorrido e lo abbraccio
-Tu però mi raccomando resta ancora qualche giorno, non puoi andartene senza aver visitato Torino -dico
-Un giretto l'ho già fatto oggi pomeriggio, intanto che tu eri scomparsa e francamente a me non entusiasma come città. Io ero venuto per te e se tu te ne vai, io vengo con te-
-Ma Teo...-
-Niente discussioni: vengo con te -chiarisce e io sono costretta ad acconsentire -Quindi quando partiamo? -chiede infine
-Fosse per me partirei subito...-
-Che ne dici tra un'oretta? Perché aspettare domani se possiamo partire oggi stesso? Così non sto nemmeno ad aprire la valigia!-
-Sei proprio uno sfaticato...-
-Lo prenderò come un okay -dice e si dirige verso la porta della camera
-Dove vai?-
-A prendere i biglietti. Ci vediamo dopo -risponde già fuori e di nuovo rimango da sola.
Sento che Teo non mi ha detto tutta la verità: c'è qualcosa che nasconde e lo si capisce anche dalla fretta che aveva. Ma probabilmente sarà una sorpresa che vuole farmi al posto della cena fuori che ho fatto saltare... Decido di non pensarci troppo e inizio invece a raccogliere le mie cose per preparare la valigia. È ora di lasciare questa città, di nuovo, ma stavolta non me ne posso andare prima di aver salutato una persona... Prendo il cellulare e mando un messaggio:
"Da: Myra A: Kyl💓
Ho bisogno di vederti. Riesci a venire al mio hotel?"
La risposta di Kylian non tarda ad arrivare:
"Da: Kylian A: La mia piccola❤️
Arrivo😘"

Dopo nemmeno 10 minuti sento qualcuno bussare alla porta della mia camera. Corro letteralmente ad aprirla e mi butto tra le braccia di Kylian: non ho bisogno di guardare per sapere che sia lui.
-Ehi piccola -dice lui abbracciandomi -Non mi fai neanche entrare? -scherza e io mi allontano da lui cosicché possa entrare.
Richiudo la porta e andiamo a sederci sul letto
-Allora cosa mi dovevi dire di tanto urgente?-
-Torno a casa-
-Di già?!-
-Non ce la faccio a restare Kyl... Non posso sostenere un altro incontro con Paulo, non ce la posso fare a guardarlo di nuovo negli occhi -dico scoppiando all'improvviso in un pianto liberatorio
Kylian subito mi abbraccia e dice:
-Myra no, non piangere. Myra, ti prego. Parlami, dimmi tutto ciò che ti tormenta, ma non piangere. Cosa è successo a casa di Paulo?-
-Ho visto il tatuaggio Kyl, l'ho visto -dico scossa dai singhiozzi -Era quella la scritta che voleva farmi vedere, vero? -chiedo e Kylian annuisce
-Myra lui ti ama tanto e anche tu...-
-Mi fidanzo con Teo -lo interrompo io parlando tutto d'un fiato
Kylian mi guarda scioccato e io mi impongo di smettere di piangere. Mi asciugo le lacrime spazzandole via con i palmi delle mani e dico:
-Ho fatto la mia scelta Kyl. È l'unico modo con cui io e Paulo possiamo dimenticarci-
-Ma perché dovete dimenticarvi?! Myra le persone non si trovano per perdersi-
-Kyl ti ho già spiegato le mie ragioni. Ti ho chiamato qui solo perché volevo dirti di persona ciò che avevo deciso e perché non volevo andarmene di nuovo senza salutarti -dico ma Kylian serra le labbra: non è d'accordo -Kyl non voglio litigare con te -dico appoggiando una mano sulla sua
-Nemmeno io piccola -dice lui dopo un attimo di silenzio e mi lascia un bacio sulla testa -Ma sei sicura che sia la cosa giusta? Fidanzarsi con Teo anche se ami Paulo... è giusto nei confronti di Teo?-
Queste sono esattamente le domande che ho cercato di evitare fino ad adesso, ma ormai Kylian me le ha poste difronte e non posso più ignorarle. Cerco una risposta, la cerco disperatamente, ma so di non poter trovare ciò che non esiste...
-Io non lo so se sia giusto oppure no, so solo che in questo momento è la cosa migliore -dico infine con un sospiro -Kyl io sto provando a fare del mio meglio-
-Lo so piccola, ma secondo me stai provando a fare troppo: nella vita non puoi pianificare tutto. Anche se ci provi, la vita trova sempre il modo di sorprenderti e cambiare tutto. Quindi vivi e basta Myra, senza farti troppi problemi-
Rifletto sulle sue parole, ma ad impedirmi di dargli retta è ancora una volta la mia parte calcolatrice e ordinatrice, che cerca sempre di avere tutto sotto controllo.
-Non ti preoccupare Kyl -dico infine con un sorriso -Comunque volevo dirti un'altra cosa... -aggiungo
-Dimmi-
-Ecco sarà dura, ma per un po' voglio stare lontana da questo mondo, dal tuo mondo... Perciò non tornerò presto a Torino. Vorrei poter trovare il mio equilibrio lontano da tutto questo, nella più noiosa normalità. Io lo so che tu non...-
-Ti capisco -mi interrompe lui
-Davvero? Cioè non sei arrabbiato?-
-Tra tutte le scelte che hai fatto questa è quella che mi fa arrabbiare di meno -dice ridacchiando e io sorrido -Per me va bene, anche perché capisco che per te possa essere frustrante essere la mia migliore amica. E poi è giusto che tu trovi il tuo equilibrio con Teo-
-Grazie Kyl -dico abbracciandolo forte per avermi capito al volo come sempre
-Ma sappi che io ci sono sempre per te. Qualunque cosa accada, non esitare a chiamarmi e se tu non vorrai venire qui da me, verrò io da te, capito?-
-Capito -dico sorridendogli
In quel preciso momento il cellulare di Kylian squilla. Lui guarda velocemente il nome sulla schermata e rigira subito lo schermo ignorando la chiamata, ma non è abbastanza rapido da impedire a me di leggere il nome.
-Kyl rispondi -dico
-Non sarà nulla d'urgente, non ti preoccupare-
-Kylian non puoi ignorare la chiamata della tua fidanzata -sentenzio e lui è costretto a darmi ragione, rispondendo alla chiamata:
-Ehi, che succede? ... Sì, sono un attimo impegnato. ... Devo venire subito? ... Va bene, arrivo -lo sento dire al telefono, mentre cammina per la stanza.
Non ho idea di che cosa le stesse dicendo Laura, ma capisco che lei ha bisogno di Kylian
-Myra io... -prova a dire Kylian
-Kyl vai, Laura ha più bisogno di me -gli dico con un sorriso interrompendolo e avvicinandomi a lui
-Grazie, è che non si sente tanto bene-
-Capisco-
-Comunque se mi dici l'ora precisa di partenza, mi faccio trovare direttamente all'aeroporto così...-
-Kyl non serve che tu venga -lo interrompo io prendendogli la mano
-Sei sicura?-
Annuisco sorridendogli e lui mi cinge con le sue braccia.
-Appena arrivi mandami un messaggio, okay?-
-Okay mamma -rispondo ridendo
E poi restiamo in silenzio, ma nessuno dei due si allontana dall'altro, perché quell'abbraccio è come quando si mangia la Nutella: non si ha mai voglia di smettere.
-Ora vai -dico sciogliendo l'abbraccio dopo un lasso di tempo che, per quanto possa essere stato lungo, sembra comunque troppo corto.
Kylian annuisce e dopo avermi dato un bacio sulla fronte, se ne va. Appena la porta della mia stanza si richiude, mi rendo conto che mi manca di già.

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora