Capitolo 36b

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Kylian's POV
-Wanda! -la chiamo un attimo prima che salga in auto
-Kylian, che ci fai qui?-
-Hai visto Myra?-
-Pensavo fosse con te; è scesa verso gli spogliatoi appena è finita la partita-
Dove sarà finita?
-Va bene, grazie comunque -dico e subito corro via a cercarla di nuovo
Rientro e all'improvviso la vedo seduta in un angolino:
-Myra -la chiamo mentre corro verso di lei e lei subito si alza in piedi
-Ehi -dice -Io... -prova a dire, ma io la interrompo prendendole il viso fra le mani e chiedendole preoccupato:
-Piccola che è successo?-
-No, niente-
-Eri praticamente scomparsa e adesso hai gli occhi gonfi e rossi... qualcuno ti ha detto o fatto qualcosa? I reporter? Qualche giocatore? Qualcuno in tribuna?-
-No, Kylian no -dice lei stringendomi gli avambracci con le sue mani e ammiccando un sorriso -Nessuno ha detto o fatto nulla. Ero solo andata in bagno perché non mi sentivo bene e... gli occhi è colpa tua che mi hai fatto commuovere -dice sorridendomi e dandomi un abbraccio, ma potrei giurare che quel sorriso sia sparito appena il suo volto si è sottratto ai miei occhi.
Le accarezzo i capelli e poi sussurro nel suo orecchio:
-Resti una pessima bugiarda-
-Ci ho provato -ammette lei incrociando finalmente il mio sguardo
-Dai andiamo via da qui -dico prendendole la mano
-Ma Kyl non sei nemmeno riuscito a farti la doccia ancora... -prova a dire lei
In effetti è vero, appena sceso dal campo sono andato a parlare con Paulo e poi quando sono tornato verso gli spogliatoi, notando che Myra non c'era ancora, mi sono messo a cercarla: in teoria la cercavo per dirle che mi ero un attimo fermato a parlare con una persona e quindi dovevo ancora farmi la doccia e che perciò ci avrei messo un po' più del previsto, ma alla fine non trovandola, è diventata una ricerca disperata e adesso che l'ho trovata in questa condizione non la lascerò certo da sola di nuovo. È più importante portarla via da qui e parlarle per capire cosa sia successo.
-Non importa -dico io iniziando a camminare, mentre continuo a tenerle la mano
-Kyl -mi richiama lei rimanendo immobile e io sono costretto a voltarmi a guardarla -Io sto bene e ti aspetto qui. Tu vai -dice e capisco dal suo tono che non è disposta a trattare
Così cedo e dico:
-Faccio presto-
Lei annuisce sorridendo e io vado.

Finisco velocemente di farmi la doccia e di cambiarmi nello spogliatoio ormai vuoto. Saluto i pochi compagni ancora lì e presa la mia roba esco. Ritrovo Myra fuori dalla porta ad aspettarmi.
-Andiamo? -chiedo e lei annuisce
-Ma dove andiamo di preciso?-
-Lo scoprirai -dico facendo il misterioso e facendola sorridere
Ci avviamo verso l'auto, ma appena usciamo dallo stadio, veniamo assaliti dai giornalisti: ma perché sono ancora qui?! Speravo se ne fossero andati ormai...
Prendo la mano di Myra e comincio a farmi strada tra la folla: non sono dell'umore giusto per rispondere alle loro domande tartassanti e Myra mi sembra ancora troppo scossa per parlare. Però loro come sempre non si danno per vinti e continuano a pressare e fare domande. Io comincio a innervosirmi e sto giusto per scoppiare, quando Myra mi blocca mettendo l'altra sua mano sulla mia spalla e dicendo:
-Kyl rispondiamo a due domande e poi andiamo-
Io la guardo scettico, ma lei aggiunge:
-Per i tifosi-
Acconsento con un cenno e ci volgiamo verso i giornalisti:
-Solo due domande -preciso
-Come si sente ad aver segnato il goal della vittoria? -chiede subito uno
-Bene, era importante vincere questa partita, ma è stato comunque un gioco di squadra-
-E lei? Come si è sentita quando ha visto la dedica di Mbappé? -chiedono invece a Myra
Io la guardo curioso, perché è una domanda che mi ponevo anch'io.
-Ovviamente è stata una sorpresa bellissima, non tutti hanno la fortuna di avere un migliore amico come Kylian -risponde sorridendomi -Ma sono anche triste per la sconfitta della mia squadra del cuore, soprattutto perché l'Inter ha fatto davvero una buona partita e meritava di vincere -dice poi
Non poteva certo mancare l'elogio della sua amata Inter... penso dentro di me.
-Kylian non ha mai dedicato un goal a nessuno, nemmeno a qualche sua fidanzata, come dovremmo interpretare questa cosa? -chiede un giornalista all'improvviso
-Avevamo detto solo due domande. Ora dobbiamo andare -dico evitando palesemente la domanda e stretta più forte la mano di Myra, comincio a spingere per uscire dalla calca di giornalisti che ci accerchia. Finalmente riusciamo a salire in auto e andarcene da lì.
Myra non spiccica parola e il suo silenzio mi preoccupa: lei non sta mai zitta quando è con me, ha sempre qualche cosa da raccontare, qualche cazzata da sparare... Decido di lasciarla ai suoi pensieri per ora e continuo a guidare in silenzio, mentre lei scruta fuori dal finestrino, cercando nel buio il riflesso delle ombre che porta dentro di sè.
Appena parcheggio, Myra mi guarda perplessa, riconoscendo evidentemente il posto dove l'ho portata. Le sorrido e scendo dall'auto, inducendola a fare lo stesso.
-Il cielo che sembra piegarsi ad abbracciarti... è proprio questa la sensazione che si prova qui, vero? -chiedo

Ho rubato una stella per te #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora