SAINT MARY

°97°

"Dio mio sono in anticipo. Corro a sciacquarmi un attimo" Disse Taehyung guardando il maggiore.

"Tae, non ti serve sei profumato e molto bello" Disse Jeongguk facendolo calmare.

"In più non mi preoccuperei dei miei" Disse Jeongguk prendendo un tasto del citofono e aprendo così la porta al piano terra per fare entrare i suoi.
Aspettò con il compagno che i suoi genitori arrivassero e così anche i cani che si misero seduti.
Quando l'ascensore si fermò al loro piano Taehyung sentì come se fosse incastrato e che non ci fosse più un modo per sfuggire a quella situazione.
I genitori di Jeongguk sorrise più a Taehyung che al proprio figlio e in affetti abbracciarono il minore.

"Come state?" Domandò Jeongguk stringendo la mano al padre.

"Abbastanza bene, anche se il volo è stato lungo e il tuo invito in aspettato. Ma sono contento di vedere Taehyung." Disse il padre.

"Ci avete avvisato con così poco preavviso, e abbiamo dovuto fare tutto di fretta. Mi domando cosa c'è di così importante di cui parlare" Disse la signora Jeon stringendo le mani di Taehyung.

Entrarono in casa e le domestiche sorprese scesero subito ad accogliere i genitori del loro capo.

"Yuki, è così tanto tempo che non ci vediamo, quanto sarà passato? Un anno, forse due? Comunque spero che mio figlio non ti faccia lavorare troppo e che si comporti bene."

"Signira Haeun suo figlio è un capo perfetto in più, so che ci tiene a me, in effetti mi ha affiancato una ragazza che mi aiuta con le mansioni" Disse lei stringendo la mano delicata della signora Jeon.

"Piacere di conoscerla signori Jeon, mi chiamo Sakura e sono la nuova domestica" Disse lei.

"Stesso discorso vale per te. Se mio figlio fa qualcosa chiamatemi che lo metto in riga" Disse scherzando la signora Jeon. Tutti risero, pure Jeongguk che sapeva che sua madre non avrebbe mai avuto il coraggio di alzargli le mani contro e non aveva mai avuto questo coraggio neanche quando da piccolo la faceva arrabbiare.

"Abbiamo preparato degli spuntini, se volete ve li possiamo servire ora..."

"Non ti preoccupare io sono apposto" Disse il signor Jeon interrompendo Sakura.

"Taehyung lei ha fame? Sta bene, ha bisogno di acqua?"

"S--sto bene tranquilla" Disse Taehyung sorridendo imbarazzato.

"Taehyung se hai problemi di disidratazione dovresti bere molta acqua" Disse la signora Jeon prendendolo per braccetto. I due che andavano molto d'accordo si sedettero sul divano del salotto e conversarono riguardo la moda principalmente.

"Portatemi un po' di Cognac che sennò non posso continuare." Disse Jeon Seokhyun alle domestiche facendo intendere come se la sua vita dipendesse dal Cognac.

"Andiamo fuori, ho bisogno di respirare" Disse il padre di Jeongguk.
Padre e figlio andarono in terrazza dove c'erano i lavoro in corso.
Si sedettero su due poltrone e guardarono la città.

Il signor Jeon respirò a pieni polmoni l'aria della città che aveva abbandonato da tanti anni ormai. Chiuse gli occhi ripensando alla Seoul che aveva conosciuto da bambino e lasciato poi da giovane.

"C'è una bella visuale da qua" Iniziò il padre.

"Non vi sarò mai grato per un appartamento come questo. Però la città si sta facendo soffocante. Stanno nascendo dei nuovi quartieri ricchi intorno alle pianure in mezzo al verde, pensavo di trasferirmi. Io e dolce dobbiamo ancora scegliere casa."

"Hai già qualche idea? Conosco un amico architetto davvero illustre, potrebbe fare al caso vostro nel momento in cui non trovaste una che vi accontenti." Disse il signor Jeon.