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"Jeongguk, tu per me sei come un nipote, il miglior nipote che mi sia mai capitato. Sono due anni che ci conosciamo e tu sei sempre stato al mio fianco venendomi a visitare spesso e portandomi sempre fiori profumati. Sono contenta che tu abbia cambiato lavoro, finalmente ti sei allontanato da questo ambiente che stava diventando stressante per te. Quando mi hai detto che cambiavi lavoro per evitare di vedere Aiko ero sorpresa, ma poi mi sono messo nei tuoi panni e un nuovo inizio è sempre preferibile ad una catastrofe. Vorrei che tu prendessi cura di Taehyung, lo vedo affaticato e ha la pelle lucida. I miei sospetti sono che lui sia incinto, del resto i sintomi che ha lui sono molto simili a quelli che ho avuto io durante la mia gravidanza. È arrivato un nuovo ragazzo in ospedale e ogni tanto mi fa visita, si chiama Jongin. Ha iniziato ad uscire con Aiko e penso che questo non condurrà a niente di buono. Ho visto nei suoi occhi un fuoco che mi ha spaventata. Viene spesso a trovare Taehyung e controlla sempre i miei parametri segnandosi qualcosa in un piccolo quaderno che tiene sempre in tasca. Una volta me lo sono ritrovato nella stanza mentre dormivo e toccava la mia macchina cambiando dei numeri sul segnalatore. Mi sono riaddormentata poco dopo. Penso che questo episodio non sia successo solo una volta. Lui e Aiko passano spesso dopo il turno di Taehyung e parlano sempre fuori dalla mia porta, ma io non riesco ad udire niente. In più sono venuti a trovarmi i miei nipoti e una delle mie figlie, sono stata con loro finché ho potuto poi mi sono addormentata. Spero che mi verrai a fare visita il prima possibile, è molto che non parliamo e mi manca pizzicarti le guanc--" Jeongguk finì di leggere la lettera che si concludeva con dei ringraziamenti.

Si alzò sorpreso di quello che aveva letto e ormai non c'era più dubbio, Aiko non aveva agito da sola e probabilmente Jongin c'era dentro tanto quanto lei, in più i parenti che erano comparsi proprio all'ultimo era una cosa da tenere in considerazione.
Una paio di braccia circondarono il suo petto.
Mise la lettera da parte, in una delle sue tasche e si voltò per sorridere al fidanzato ancora assonnato.

"Dov'è mamma?" Domandò il minore sedendosi sulle cosce di Jeongguk.

"È dovuta ritornare a Daegu, l'anno chiamata dall'ospedale ed è stata costretta a partire immediatamente. Ci ha lasciato questo, pensavo di aprirlo insieme da te" Taehyung sorrise e si mise una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Aprì la busta e trovò un cappottino dei guanti e un biberon con stampato sopra dei fiocchi di neve. Sorrise contento di vedere quelle cose così carine e piccole.
Il professore sorrise rasserenandosi.

"Yuki" l'infermiere chiamò la domestica.
La donna arrivò tutta preoccupata che fosse successo qualcosa.

"Taehyung mi dica pure"
Taehyung rise per la faccia che fece la donna.

"Ho fame, potresti prepararmi delle pesche? Ho un voglia matta di pesche" Disse il venticinquenne toccandosi la pancia per enfatizzare il tutto.

"Subito" Disse la donna contenta che il proprio capo mangiasse.
Taehyung si sedette davanti a Jeongguk e si fece improvvisamente serio.

"Jeongguk, non li voglio quei soldi"

"Non possiamo farci niente ' purtroppo'. Il trasferimento è stato un successo e in più hai delle restrizioni. Quei soldi possono solo essere usati per scopo personale e non puoi neanche donarli" Spiegò il ventiseienne.

"Come ha fatto la signora Choi a donarmi una quantità così grande di soldi?"

"Aveva account in Svizzera e la transizione di ingenti quantità di denaro lì avviene molto frequentemente."

"Oh mamma mia"

"Com'è svegliarsi miliardario?" Domandò Jeongguk prendendogli una mano tra le sue.

"Bizzarro" Disse Taehyung coprendosi il volto con una mano.

"Spiegati"

"Sono troppi soldi, io non ne voglio così tanti"

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