Verso le tre di mattina Taehyung si svegliò senza in motivo, sembrava come se il suo organismo ne avesse abbastanza di dormire, cosa molto insolita poiché se fosse stato per lui avrebbe dormito seno 18 ore su 24.
Rimase sul letto a pensare a cosa fare, Jimin si era aggrappato forte al suo braccio e non sembrava aver intenzione di staccarsi.
Piano piano si alzò cercando di non svegliare Jimin ,prese il telefono e se ne andò in cucina dove accese la luce. Si mise a sedere e con il telefono in mano rifletté su cosa avesse spinto Yoongi ad aggredire se non a stuprare il suo amico che dormiva in camera da letto.
Gli hanno sempre insegnato che lo stupro va sempre condannato, ma in questo caso la situazione si complicava. E si chiedeva da dove potesse mai prendere coraggio il povero Jimin per denunciare il suo quasi fidanzato. Sicuramente questo avvenimento lo aveva colpito molto sulla sfera psicologica e se non si fosse ripreso ora sarebbero passati mesi se non anni prima di farlo.
Iniziò a domandarsi a come ci si doveva sentire ad essere violato in quel modo brutale dalla persona che si amava, che avrebbe dovuto solo proteggerci. 'Ci si sentiva male, molto male' fu la risposta definitiva.
Verso le tre e venti decise di chiamare l'ospedale e di avvisarli che non sarebbe andato e se qualcuno nel caso lo poteva sostituire.
"Non c'è problema Taehyung, spero tu ti riprenda a presto" Disse la voce del receptionist.
Aveva inventato un scusa cioè: aveva vomitato, gli era salita la febbre e che sentiva dei dolori dappertutto.
Il receptionist ignaro, aveva creduto a tutto quello che Taehyung gli aveva detto , senza pensarci due volte, del resto agli occhi di tutti l'infermiere era una persona cordiale, dolce e sincera. Non si sentiva in colpa per aver detto quella bugia, doveva rimanere con il suo amico, ora più che mai aveva bisogno del suo aiuto e sostegno sia morale che fisico.
Il telefono squillò dopo cinque minuti e si maledisse per non averlo silenziato o quanto meno ridotto il volume ai valori minimi.
Rispose subito sperando che Jimin non si fosse svegliato.
"Pronto?" Chiese.
"Hey, mi hanno detto che non stai bene-"
"J-jeongguk?"
"Si?"
"Come fai a saperlo?"
"Ho finito di operare non molto fa e volevo andare a casa. Passando per la reception ho sentito qualcuno fare il tuo nome, così ho preso il tuo numero da un elenco e ti ho chiamato. É molto alta la tua febbre?" Domandò con aria preoccupata.
Taehyung sbuffò arrendendosi, a lui non poteva mentire.
"Io sto bene, sono a casa di Jimin...é lui che ha bisogno del mio aiuto-" Riferì onestamente
"Cos'è successo?" A questo punto si era levato un peso, poiché il suo dolce Taehyung stava male, ma era preoccupata lo stesso.
"I-io non te lo posso dire...n-neanche al telefono"
"Mi stai facendo preoccupare" Disse Jeongguk molto teso.
"Io n-non lo so come sia potuto accadere...io v-voglio il meglio p-per lui, non se lo meritava..." Disse Taehyung singhiozzando lievemente, ormai le lacrime stavano scendendo; le aveva trattenute per ore perché doveva aiutare Jimin e mettendosi a piangere non l'avrebbe aiutato di certo.
"Hey piccolo" Gli disse sottovoce l'altro cercando di farlo calmare.
"Ora arrivo, tieni duro per me. Ti mando un messaggio appena sono sotto casa, così potrai aprirmi il portone giù. Ok?
"S-si"
"Arrivo amore" Disse Jeongguk corredino verso il parcheggio da Notte.
Taehyung era così tanto dispiaciuto che neanche si rese conto del nomignolo , che se gli fosse stato detto in altre circostanze, lo avrebbe sicuramente fatto arrossire.
Neanche dieci minuti dopo che arrivò un messaggio dal numero ancora non salvato nella rubrica, ma che aveva compreso essere di Jeongguk.
Gli aprì il portone e aspettò che arrivasse con la porta semi aperta.
Appena lo vide si fiondò sulle sue braccia che l'altro aveva tenuto spalancate per lui. Si abbracciarono forte. Taehyung sentiva un po' di tensione scendergli di dosso. Piano piano si staccarono e si diedero un bacio delicato.
Entrarono nell'appartamento di Jimin e andarono a sedersi sul divano, Taehyung era tra le braccia di Jeongguk che piano piano se lo coccolava cercando di calmarlo.
"I-io purtroppo non te lo posso dire, n-non spetta a me" Disse il più piccolo guardando il pavimento.
Jeongguk non aveva la minima idea di cosa fosse successo e fare pressione su Taehyung per scoprirlo non era la sua volontà. Così se lo strinse più forte a sé, con la mano destra gli accarezzava le ciocche colore cacao e di tanto in tanto gli dava dei bacini leggeri sulla testa o sulle guance o sulle tempie.
Smise di singhiozzare il ventiquattrenne e baciò Jeongguk. Aveva dei suoi baci per calmarsi del tutto.
"Vuoi un po' d'acqua?" Gli domandò il maggiore.
"N-no sto bene c-così. Grazie"
"Hai sonno?" Chiese il più grande baciandogli una tempia.
"N-no" Rispose il minore
"Magari se guardiamo un film ti ver-"
"C-continua ad accarezzarmi per favore" Pregò Taehyung.
Dopo innumerevoli carezze e baci lasciati a fior di pelle, Taehyung si addormentò . Jeongguk rimase un po' a riflettere sui possibili avvenimenti che fossero accaduti tra Jimin e Taehyung. Si addormentò anche lui non molto dopo stringendosi il più piccolo tra le braccia.
...
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SAINT MARY
RomanceNell' ospedale Saint Mary di Seoul arriva un nuovo infermiere di nome Taehyung. cosa succederà appena il giovane ragazzo incontrerà il chirurgo Jeon Jeongguk?? LE IMMAGINI NON SONO MIE. IMMAGINI 18+ FATE ATTENZIONE SE SIETE SENSIBILI SU ALCUNI TE...
