SAINT MARY

•75•

Taehyung trascinò il proprio corpo in bagno confuso e frastornato.
Jeongguk non gli aveva mai gridato e si era spaventato guardando gli occhi pazzi di rabbia dwl più grande.
Sì era sentito sottomesso e intimidito.
Aprì la porta del bagno, si spogliò e per un attimo scorse il suo riflesso allo specchio.
Il trucco agli occhi si era come sciolto, fili neri colavano dagli occhi e solo in quel momento si accorse che stava piangendo.
Il suo rossetto era da tutte le parti tranne che sulle labbra.
Sì spaventò e si mise sotto la doccia, ormai se l'acqua era calda o fredda non gliene importava più.
Prese un bagno schiuma a caso e se ne versò un po' sulle mani.
Sì lavò con il sapone con aria persa.
Sì risciacquò e si mise l'accappatoio.
Tornò in camera a piedi nudi.
Trovò Jeongguk di spalle seduto sul letto ancora con i vestiti addosso.
Si spogliò rimanendo nudo, aprì un cassetto dell' armadio dove aveva riposto le mutande, ne prese un paio e se le mise velocemente.
Jeongguk in quel momento si alzò e mentre si dirigeva all'uscita della stanza incontrò lo sguardo di Taehyung.
Per pochi attimi si guardarono. Taehyung provò a mettere le mani intorno al collo di Jeongguk, ma le mani di quest'ultimo gli fermarono i polsi.

"J--jeongguk" Sussurrò l'infermiere.

"NON TOCCARMI" Accentuò Jeongguk.

"Mi dispiace" Si scusò Taehyung.

"Mi hai deluso." Disse Jeongguk.

"Cosa posso fare per rimediare?"

"Non lo so, ma quando fai queste cazzate mi fai dubitare"

"Dubitare di cosa?"

"Del fatto se stai con me per abitudine o per amore" Gridò Jeongguk.

"C--cosa?"

"Devi pensare di più prima di fare una cosa" Soffiò il maggiore cercando di levarsi un po' di rabbia di dosso.

"Stavo ballando e volevo fare amicizia non mi aspettavo che sarebbe finita così"

"Ballare è un conto, ma tu stavi twerkando cazzo. Sembravo una cagna in calore che cercava cazzi a destra e manca"

"Eh!!" Esclamò sorpreso Taehyung.

"È quello che sembravi agli occhi di tutti"

"Anche ai tuoi immagino" Disse mentre una lacrima iniziò a scendergli sul volto abbassato per la vergogna.
Jeongguk soffiò.

"Mi sembri diverso, il mio Taehyung non avrebbe mai fatto quelle cose. È un po' che fai tutte le cose che mi fanno incazzare di più al mondo. Prima mi prometto una cosa e poi fai il cazzo che ti pare in più sei andato in discoteca senza dirmelo, sei cocciuto, ti sei ubriacato e in più continui a disobbedirmi, ma questa è l'ultima goccia, non so che fare con te" alzò le braccia prima di farle ricadere giù sconfitto.

"Se ti reco tutti questi problemi perché stai con me. Non sarebbe meglio se mi lasciassi?!" Gridò il più giovane con il labbro tremolante.

Jeongguk respirò profondamente.

"Guardami"
Altre lacrime caddero sul suo viso, mentre il labbro gli tremava.

"C--come posso guardarti d--dopo quello che mi hai detto?!"

"Tae, guardami" Disse dolcemente Jeongguk.

Taehyung non lo guardò negli occhi così Jeongguk si ripetè di nuovo.
Neanche quella volta lo guardò negli occhi.
Il maggiore allungò una mano su una mensola dove c'era un vaso, lo prese e lo ruppe a terra.

"Guardami, cazzo!" Gridò Jeongguk mandando il vaso in mille pezzi.
Uno spasmo muscolare colpì Taehyung che sentì brividi di paura percorrerli la spina dorsale.
Provò a guardare Jeongguk negli occhi, ma non ci riuscì e il suo sguardo spaventato cadde di nuovo ai suoi piedi.