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" Ciao tesoro" Disse una voce femminile dal tono materno perennemente premuroso.

"Mamma" Disse Taehyung.

"Ciao amore. Come stai tutto bene?" Chiese la signora Kim dall'altro capo del telefono.

"Sì sto bene, voi? Come sta papà?" Chiese Taehyung preoccupato.

"Noi stiamo bene, ma ci manchi tanto" Rivelò la donna.

Taehyung amava molto la sua famiglia ed era molto che non si sentivano. Come faceva con Lisa, doveva anche con i suoi aspettare che loro chiamassero lui per via del lavoro dei signori Kim.
Gli mancavano così tanto i suoi. Quando andava ancora all'università ogni martedì, giovedì e venerdì si sentivano, poi il sabato andava a trovare i suoi amati genitori e trascorrevano la sera insieme, poi la domenica ripartiva.
Ora che l'università l'ha finita ai suoi hanno cambiato turni in ospedale e per via del suo lavoro da infermiere non poteva chiamare se non era un'emergenza. Aveva paura di deludere i suoi mostrando un atteggiamento appiccicoso e da mammone. Non voleva distrarli dal loro lavoro o farli preoccupare per lui.

Taehyung provò a trattenersi, ma aveva passato troppo tempo lontano da casa, e crollò. Iniziò a singhiozzare lievemente, poi il pianto si trasformò in un grido di disperazione.

La madre lo sentì e anche lei non poté trattenersi dal lasciar cadere qualche lacrima. Sapeva che il suo Taehyung era un ragazzo sensibile e che quando si trattava di amici o di famiglia lui doveva controllare con i suoi occhi se stavano tutti veramente bene.

"Amore... Non piangere. Noi siamo sempre lì con te e siamo molto orgogliosi di te, stai facendo un buonissimo lavoro" Disse dolcemente la donna mentre lasciava che altre lacrima rigassero il suo viso.

"D-davvero" Chiese Taehyung calmando i singhiozzi.

"Sì. Sei diventato il nostro orgoglio più grande. A lavoro mi chiedono sempre tutti di te, manchi anche a loro, hai lasciato un segno positivo nel loro cuore. Sei sempre stato buono figlio mio, il miglior figlio che potessimo mai desiderare. Ti vogliamo tanto bene, sempre." Disse la donna sorridendo, poi con un fazzoletto si asciugò prima le lacrime e poi si soffiò io naso.

"Grazie, anche io vi voglio tanto bene. Siete dei genitori fantastici". Disse lui sorridendo. Aveva calmato il suo pianto grazie alle dolci parole della madre.

"Dai ora basta piangere. Lo scorso mese c'è stato un incidente, un bus di turisti francesi si é scontrato con un altro bus pieno di ragazzi che andavano a fare una gita; i pazienti li hanno spediti tutti da noi e abbiamo dovuto raddoppiare le ore. Ti ho chiamato per dirti che domenica non lavoriamo e ti chiedevamo di venire a casa per pranzare insieme. Sei libero"

" Si mamma certo" Disse sorridendo Taehyung ancora con le lacrime in viso, era troppo contento finalmente poteva rivedere i suoi e per nulla al mondo avrebbe rinunciato a quest'opportunità. Avrebbe recuperato le ore perse durante il pomeriggio facendo il turno di notte.

"Papà ora sta dormendo, ha il turno di notte che lo aspetta e stanotte ha dormito mal-" Cercò di spiegare la donna, ma non finì poiché fu interrotta dal ragazzo.

"Non vi dovete giustificare con me. Abbiamo scelto questo lavoro e ci sono dei sacrifici da fare , ma é nostro dovere aiutare le persone" Disse Taehyung soffiandosi il naso con un fazzoletto trovato in un pazzo suo tavolo del salotto.

"Sì amore. Va bene allora ci vediamo domenica per l'ora di pranzo. Ti voglio tanto bene, sei il nostro orgoglio"

"Anche io mamma" Rispose Taehyung, che dopo aver sentito un ciao detto il modo dolce, riattaccò il telefono.

Si sedette sul divano. Pensò di aver sbagliato a piangere mentre sua mamma poteva udirlo, si era sempre promesso di non fare preoccupare i suoi , e invece probabilmente aveva messo un peso sul cuore della madre, che oltre a preoccuparsi per i pazienti, ora doveva stare pure in pensiero per il figlio.
Si alzò dal divano e andò a cercare Yeontan, voleva camminare un po' per prendere aria fresca.

" Tan" Comandò il padrone.
Il cane zampettando velocemente si diresse verso di lui , che dopo aver preso la sua pettorina viola gliela mise, si tenne in tasca il guinzaglio, Tan era stato facile da addomesticare e oltre ad essere fedele era anche molto ubbidiente. Aprì la porta di casa e uscirono.

Mentre camminava ,Yeontan andava in giro ad annusare  gruppi di foglie secche sparse per un giardinetto.
Non poco dopo marchiò il territorio e mosse le zampine posteriori alzando un po' di terra.

Taehyung era contento di vedere il suo cane contento, e pensò a quanto si dovesse sentire sola quella piccola creatura quando lui era in ospedale. Iniziò a credere che a Yeontan servisse un compagno di giochi, almeno avrebbe potuto giocare e interagire con in cane quando lui era via. Decise che la settimana seguente sarebbe andato in un canile e avrebbe trovato un amico a quattro zampe per Yeontan.
Nell'aria cani del parco c'erano diversi cani che volevano giocare con Yeontan, ma erano di grandi dimensioni e lui all'inizio si spavento ma poi giocarono tranquillamente.

Dopo un'oretta, anche se a malincuore, tornarono a casa, il buio era ormai arrivato. Yeontan si diresse immediatamente alla sua ciotola dell'acqua e bevve come se avesse passato una settimana nel deserto del Sahara.

Taehyung ,dal momento che Yeontan si era sporcato a giocare con gli altri cani, andò su per preparare un bagno caldo per il cagnetto.

A Yeontan piaceva molto l'acqua, anche se la prima volta che tentò di fargli il bagno scappò per tutta la casa dei suoi facendolo scivolare. Era immerso per metà corpo nell' acqua della vasca , mentre Taehyung era appoggiato sul bordo facendo muovere una paperella rosa per aria. Il cane lo guardava e sperava che al padrone cadesse la paperella per assaggiarla o quanto meno annusarla una volta a terra.

Dopo aver asciugato Yeontan con il phon,  lasciò andare il cane e decise di farsi una bella doccia calda e dedicarsi un po' a sé stesso.Una volta finita la doccia si mise una maschera di bellezza ai cetrioli, se la tenne per dieci minuti  e poi si risciacquò il viso. Mise una crema per il viso all'acqua di rose e una per il corpo all'aloe vera, indossò il pigiama e andò a leggere un libro.

La scrittrice del libro era una certa Oriana Fallaci, una scrittrice famosa italiana, mentre il titolo del libro era " Lettera Ad Un Bambino Mai Nato". Quel libro l'aveva letto centinaia di volte e lo aveva sempre fatto commuovere e , anche se era molto triste , si sentiva nel mood di leggerlo.

...
<3

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