°86°

2.4K 87 19
                                    

(Prima di leggere il seguente capitolo, per comprendere meglio vorrei che rileggeste i capitoli 30 e 31)

Passarono cinque giorni e un pomeriggio estremamente caldo i due fidanzati avevano appena finito di fare l'amore dato che Jimin era uscito. Erano senza preoccupazioni e tutto sembrava andare per il verso giusto. Il più giovane si trovava tra le braccia forti di Jeongguk mentre i loro corpi sudati erano a stretto contatto. Andava tutto così bene e il fatto che avevano recuperato un po' della loro intimità li rendeva particolarmente felici, anche se facevano l'amore quando Jimin usciva e nell' ultimo periodo aveva preso ad uscire molto frequentemente. C'era silenzio e pace e dato che le giornate si stavano allungando c'era ancora il sole e i suoi raggi che illuminavano la stanza. L'unico rumore se pur debole che si udiva era quello del purificatore d'aria posto ai piedi del letto.

"Piccolo hai bisogno di qualcosa?" Chiese dolcemente Jeongguk mentre accarezzava la schiena nuda del minore

"No" Disse Taehyung mezzo addormentato.
L'infermiere era così tenero e nonostante avessero finito di fare l'amore, aveva ancora le guance rosate. Jeongguk mise il corpo di Taehyung sotto le coperte dato che in poco tempo sarebbe arrivata sera e avrebbe rischiato di prendere freddo.
Si alzò e fece per dirigersi in bagno, ma improvvisamente il telefono fisso squillò, era Yuki dal piano di sotto che li chiamava.

"Si Yuki?"

"Signorino Jeon, c'è una persona che la cerca, ha detto di avere dei conti in sospeso con lei e ha insistito ad entrare"

"Arrivo subito" Disse Jeongguk sbuffando.

"Chi era?" Chiese Taehyung affianco a lui.

"Era Yuki. Vado a vedere che sta succedendo."

"Mmm" Mugugnò il venticinquenne sfinito.

"Vado io dolce. Tu resta pure a dormire. Torno tra cinque minuti" Disse Jeongguk baciandogli le labbra e accarezzandogli i capelli scombinati.
Si vestì velocemente con una canottiera bianca e dei pantaloni grigi da ginnastica, non mise neanche le pantofole dato che il pavimento di casa veniva lavato ogni giorno.
Scese le scale sbuffando poiché avrebbe preferito di gran lunga rimanere a letto a coccolarsi con Taehyung.
Finito di percorrere gli ultimi gradini delle scale si stropicciò gli occhi e si sistemò i capelli un minimo.

"Jeon cazzone Jeongguk, come al solito non mi chiami mai" Disse una voce maschile.
Non appena il nominato la riconobbe i suoi occhi si spalancarono e un senso di ansia lo prevalse.

"Hiro, che cosa ci fai qui?" Chiese lui con aria seria avvicinandosi velocemente.

"Dato che non mi chiami e mi mancavi ho pensato di farti una visistina" Disse l'altro. Era un ragazzo abbastanza alto, aveva capelli lunghi e biondi, il suo corpo era abbastanza curvilineo, indossava un vestito corto e arrillato, la faccia era piena di trucco e profumava di gelsomino.

"Bhe io sto bene come vedi, ora puoi andare. Pensavo di essere stato chiaro quando ti ho scritto che non volevo più averci niente a che fare con te" Disse Jeongguk rabbioso.

"Non sei stato molto chiaro. E poi dici sempre così, ma sappiamo entrambi che poi si finirà in un letto" Disse Hiro togliendo un capello appartenente a Taehyung dalla maglia bianca del professore.

"Vai via prima che ti forzi io ad uscire"

"Avanti Jeongguk sii gentile con me una volta tanto. Di solito agli ospiti si offre un drink"

"Agli ospiti graditi si offre un drink" Lo sbeffeggiò il fidanzato di Taehyung.

"Sono gradito solo quando apro le gambe per te? Uh?"

"Hiro falla finita ed esci. Non mi cercare più" Disse Jeongguk con occhi di fuoco.

"Amore?" Taehyung chiamò il fidanzato avvicinandosi ai due. Non aveva sentito niente della conversazione.
Un sorrisetto amaro comparve sul volto di Hiro che diede una spallata a Jeongguk per andare da Taehyung.
Si girò verso il professore e gridò.

"È la tua nuova puttanella Jeon?" Chiese Hiro.
A Taehyung comparve come un punto interrogativo sulla testa non sapendo di cosa stessero parlando i due.

"Ciao io sono la sua vecchia puttanella. Mi chiamo Hiro" Disse stringendo vigorosamente una mano di Taehyung tra le proprie.
Taehyung ritirò la mano sentendosi offeso.

"Ah sei di poche parole. Hai una visino così innocente, tutte le sue altre puttane erano più selvaggie, dovevi vedere che orge organizzavamo e come si divertiva Jeongguk. Non riusciva a tenere le mani a sé stesso. Il giorno era un chirurgo ma la notte scopava me e i miei amici. Dovresti participare con noi..."

"Hiro basta! Ti ho già ripetuto di uscire. Hai oltrepassato il limite venendo a casa mia. Esci."

"Non sto parlando con te Jeon. Parlo con lui. Ritorniamo a noi, hai dei capelli davvero belli" Hiro allungò una mano verso Taehyung ma Jeongguk lo fermò ancora prima che potesse tangere una sua ciocca.

"Vai via." Il ventiseienne scandì ogni singola lettera di quelle due parole.

"Ti sono piaciute le foto che ti ho inviato? Quel completino l'ho comprato solo per fare bella figura con te. In più hai visualizzato il messaggio ma non mi hai risposto" Disse Hiro facendo un broncio.

"Hai visto come fa? Fa sempre così ma appena apri le gambe diventa una brava persona. Userà anche te così come a fatto con me e con tutte le altre centinaia di migliaia di persone che si scopava. Ma la mia offerta è sempre disponibile. Jeongguk ha il mio numero e indirizzo. Baci amorini. Bye bye" Disse Hiro dirigendosi verso la porta.

Taehyung non disse niente, erano tanto informazioni che lui non avrebbe mai voluto sapere. Era appesantito da un senso di insicurezza verso se stesso.

"Tae" Lo chiamò Jeongguk.
Ma il minore era come entrato in uno stato di trans.

"Taehyung" Lo richiamò Jeongguk.
E neanche questo ma volta rispose continuando a fissare un punto del parquet.

"Taehyung dì qualcosa ti prego" Disse Jeongguk toccandogli una spalla delicatamente.

"Cosa dovrei dire?" Sussurrò Taehyung guardandolo con occhi lucidi.
Jeongguk lo abbracciò e lo strinse stretto stretto a sé.

"Signor Jeon è pronta la merenda" Disse Sakura uscendo dalla cucina inconscia di ciò che era appena accaduto.

"Non ora Sakura" Disse Jeongguk abbracciando forte Taehyung.
Il telefono di Jeongguk squillò, lo vide e c'era un messaggio di Hiro e una foto allegata.
Taehyung si staccò dalle braccia del maggiore e si asciugò le lacrime.

"Se mi ami, cancella quella merda e il suo numero, non voglio più che capiti una situazione come questa" Disse Taehyung dirigendosi verso le scale.
Jeongguk sospirò e fece come gli era stato esortato da Taehyung e ogni traccia di Hiro svanì in pochi secondi.

 SAINT MARY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora