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"Jongin" Disse sorpreso Taehyung.

" É bello rivederti" Disse il nominato.

Taehyung rimase imbambolato. Pensava al fatto che non avesse visto Jeongguk tutta la mattinata e forse avrebbe iniziato il suo turno con Jongin.

I suoi pensieri furono interrotti da Jimin che chiese a Jongin:

"Sei un amico di TaeTae?

"Si, ci siamo incontrati ieri ad una cena. Da oggi lavorerò qui. Sono il nuovo neurologo".

"Ah bene. Io sono Jimin"

Il giovane Park allungò la mano per stringerla a quella di Jongin.

" Sei arrivato adesso?" Chiese Taehyung calmo.

"Si, ora inizia il mio turno. Ieri ho fatto tardi" Sorrise.

Kim ricambiò il sorriso e lo salutò, si sentiva scomodo in qualche modo intorno a Jongin.

"A presto dolce" disse di rimando il figlio della signora Oh.

Appena entrati in macchina Jimin guardò  il suo collega , stava per proferire parola quando , qualcuno batteè sul vetro dello sportello di Taehyung, che allibito abbassò il finestrino.

"Si Jongin?"

"Tieni. Spero tanto che tu mi chiamerai."

Poi gli allungò un fogliettino. Il povero Taehyung arrossì. Voleva essere amico di Jongin, ma ci stava provando in po' troppo e in più aveva promesso a Jimin che non avrebbe ferito i sentimenti di Jeongguk e non sapeva quanto fosse sensibile. Esitò ma alla fine allungò il braccio e prese il foglietto.
Si salutarono nuovamente e Jimin fece partire la sua auto.

"Te li prendi tutti te i più carini eh?" Lo stuzzicò Jimin.
Il passeggero roteò gli occhi e chiese :

" Piuttosto oggi cosa si mangia?"

"Jeongguk geloso al vapore con un pizzico di flirt di Jongin al sugo" Rispose scherzando l'altro.

"Smettila" Intimò Taehyung tirandogli un pugno leggero.

"Dovresti stare attento Kim. Gli occhi di quel ragazzo dicevano tutto, ti avrebbe sbattuto da qualche parte se io non fossi stato lì. E penso che lo dovresti dire a Jeonggu-"

"Cosa dovrei dirgli?" Lo interruppe Taehyung un po' seccato.

"Bhe nel caso andasse oltre alla stretta di mano o all'abbraccio, devi dirglielo subito. Lui é molto geloso e penso che non gli piacerebbe affatto se questo Jongin ti soffiasse via da sotto al suo naso" spiegò Jimin.

Taehyung stette in silenzio e rifletté sulle parole di Jimin; ripensò anche alla serata di prima e al modo in cui Jeongguk e Jongin si parlassero con lo sguardo dicendosene di tutti i colori.
Nuovamente i suoi pensieri furono interrotti da Jimin che gli disse :

" Comunque per pranzo c'è del ramen e volevo preparare il Samgyetang."

"Va bene". Disse Taehyung guardando fuori dalla finestra e immergendosi nei suoi pensieri.

Arrivati a casa di Jimin i due colleghi si misero a preparare il pranzo e trascorsero il pomeriggio a guardare un drama che non finirono perché si addormentarono.

Verso le cinque il telefono di Taehyung squillò svegliandolo, provò  ad alzarsi ma Jimin si era addormentato su di lui. A stento e con non poche difficoltà ,rispose alla chiamata senza leggere l'ID.

"Pronto?" Chiese assonnato

"Hey Taehyungie" Lo salutò una voce femminile dall'altro capo del telefono.

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