SAINT MARY

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Dopo la chiaccherata con Taehyung, Jeongguk rifece il letto e si sciacquò il viso prima di scendere al piano di sotto.
Durante il percorso incontrò Yeontan che se ne stava tutto rannicchiato in un lato del lunghissimo corridoio.

"Oi" Lo chiamò l' umano.

Si mise in ginocchio e provò ad accarezzarlo.
Il cagnolino si svegliò e iniziò a piangere facendo dei versetti acuti da fare stringere il cuore.
All'animaletto mancava Taehyung, non erano mai stati l'uno lontano dall'altro.
Jeongguk prese Yeontan in collo e lo accarezzò cercando di dargli tutto l'amore che il fidanzato gli avrebbe potuto dimostrare.

"Anche a me manca" Sussurrò Jeongguk accarezzandogli un orecchio.

"Tanto tra pochissimo lo vediamo entrambi. Dobbiamo tenere duro." Parlò l'umano alzandosi con il cane tra le braccia e andando in cucina al piano di sotto.

"Yuki, fai una doppia porzione per Yeontan." Ordinò entrando in cucina.

"Signorino Jeon, Yeontan ha mangiato pochissimo in questi giorni, c'è ancora il suo cibo di due giorni fa."

"Che cosa gli avevi preparato?" Chiese Jeongguk servendosi il caffè in una tazza.

"Un po' di croccantini con un sughetto di carne"

"Svuota la ciotola e dagli riso, un po' di asparagi e dei dadi di carne" Disse Jeongguk alzandosi da tavola dopo aver bevuto il caffè tutto in un sorso.

"Sì signorino."

"Oggi pranzo fuori. Ho del lavoro da fare, torno stasera. In più, come ti ho già detto ieri, domani mattina parto presto e vorrei trovare un completo pronto e senza difetti. Porterò il cane con me"

Ribadì Jeongguk ormai arrivato alle scale.
Yuki obbedì e si mise a lavoro.
Il giovane chirurgo andò un camera da letto, aprì un cassetto del grande armadio, estrasse una magliettina celeste di Taehyung, la strinse tra le mani e l' annusò odorando il buon profumo del fidanzato.

"Cazzo quanto mi manchi"

Disse Jeongguk odorando nuovamente quel profumo così inebriante.
I ricordi gli bombardarono la mente, portando alla luce momenti dolci e preziosi che aveva trascorso in compagnia del fidanzato.
I ricordi belli e felici fecero spazio a quelli più perversi e lussuriosi.
La mente gli fece visualizzare la pelle morbida di Taehyung, i suoi capezzoli che prendevano un colore di un rosso intenso tutte le volte che gli stuzzicava o leccava, i mugolii che emetteva quando gliene mordicchiava uno. Il suo culo che ondeggiava quando se lo scopava forte a letto o sul divanetto della camera. Il modo in cui gemeva tutto euforico e quando finalmente raggiungeva l'orgasmo sotto di lui.
Non si contenne più e con l'erezione nei pantaloni si diresse verso un armadietto, lo aprì in fretta e furia, estrasse la gonnellina da scolaretta di Taehyung e si diresse verso il letto. Si liberò dei vestiti, prese la gonnellina e se la avvicinò al petto respirando a pieni polmoni l'odore del fidanzato, chiuse gli occhi e incollò la propria mano all'asta facendo sù e giù, dandosi piacere.

La mente lo guidò ad una sera di metà dicembre a quando le giornate trascorrevano molto velocemente e facevano l'amore a tutte le ore.
Dopo un appuntamento romantico in un ristorante dove le bottiglie di vino costavano più del posto più bello del ristorante, Taehyung era abbastanza alticcio, aveva bevuto mezzo bicchiere di troppo e dato che non reggeva l'alcol si era messo a ridere dicendo cose a vanvera. A fatica erano arrivati all'appartamento e poi piano piano nella camera da letto al piano di sopra.
Jeongguk non aveva bevuto molto, circa mezzo bicchiere di vino rosso del Chianti.

"Ti prego amore, fammi succhiare il tuo cazzo... HAHAH cazzo" Disse Taehyung reggendosi a Jeongguk.

"È meglio se andiamo a letto a dormire" Disse Jeongguk sorridendo all' innamorato.