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" Inizia pure a mangiare" Lo incoraggiò Jeongguk prendendo il telefono e dirigendosi in salotto.

"Altri segreti?" Domandò il minore iniziando a muovere il cucchiaio nella zuppa.

Jeongguk si fermò e gli disse:
"É mio padre." E continuò a camminare verso il salotto con aria seria e poi scomparve.

Il chirurgo non ritornò per ben diciassette minuti. Taehyung se ne stava a sedere a fissare la zuppa e a farla girare con un cucchiaio, teneva l'altra mano con il gomito poggiato sul tavolo mentre sul palmo ci aveva messo la sua guancia, la sua espressione era annoiata; sentiva di aver sbagliato a chiedere a Jeongguk se avesse altri segreti di cui lui non era a conoscenza, del resto non se lo poteva permettere, non stavano insieme.

Jeongguk rientrò in cucina come se non fosse successo nulla e mise il telefono a caricare. Yuki era andata a pulire lo studio dato che era l'ultima stanza che le rimaneva da pulire e riordinare.

Il chirurgo si sedette davanti a Taehyung il quale aveva continuato a riflettere perso tra i suoi pensieri.

"Perché non hai mangiato?" Domandò il maggiore.

"Volevo aspettarti" Rispose Taehyung smettendo di muovere il cucchiaio e alzando la guancia dal palmo della mano.

"Perché fai sempre come ti pare, ti ho detto di mangiare, ora é tutto freddo" Rispose Jeongguk un po' spazientito.

"Non mi sembra così grave, posso metterlo nel microonde, l'hanno fatto apposta."

Affermò l'infermiere alzandosi e dirigendosi verso il microonde.

Jeongguk sapeva che sarebbe stata dura con Taehyung, lui gli aveva disobbedito e non era la prima volta e non sarebbe stata certamente l'ultima.
Ma si arrese, del resto il minore aveva fatto un gesto gentile aspettandolo e lui lo aveva solo rimproverato, doveva rimediare.
Mentre Taehyung stava vicino al microonde a vedere il proprio piatto girarvi dentro, sentì le mani del chirurgo andandagli a circondare la vita e le sue labbra delicate a posarsi sulla sua guancia.

"Lunatico, eh?" Domandò Taehyung posando le proprie mani su quelle di Jeongguk.

"Scusami per prima, ma sapere che sei rimasto qui a tavola a patire la fame...non lo so mi sono arrabbiato con il mondo perché qualcuno ci ha interrotti" Rispose sincero Jeongguk.

"La telefonata é andata bene?"Chiese poggiando la nuca sulla testa di Jeongguk esponendo il collo.

"Mio padre organizza un ballo ogni inverno e mi ha ricordato che devo portare qualcuno stavolta" Disse baciandogli il collo.

"Hai già in mente qualcuno?" Chiese il più piccolo sperando che lo avrebbe invitato.

"Sì. Vuoi sapere chi é?" Chiese sensualmente all'orecchio dell'infermiere.

"Chi é?" Chiese Taehyung sorridendo debolmente.

"Lo vuoi davvero sapere?" Chiese Jeongguk avvicinando i propri fianchi al sedere di Taehyung.

"Si dimmelo" Disse Taehyung abbandonandosi tra le braccia forti del chirurgo.

"Sei te"Rispose leccandogli il collo.
Taehyung sorrise contendo.

"Quando si terrà questo ballo?" Chiese Taehyung muovendo leggermente il didietro.

"Il ventiquattro. I miei tornano a Seoul ogni anno per questo ballo e gli ho detto che avrei portato una persona molto speciale. Dovevi sentire l'urlo che ha lanciato mia madre appena gliel'ho detto. Sono tutti così impazienti di conoscerti." Disse Jeongguk tendendogli stretta la vita.

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