SAINT MARY

•23°

I giorni che seguirono per Jeongguk furono un vero e proprio inferno, di Taehyung non c'era traccia, si sentiva impazzire.
Ma sapeva che cadere nell'alcol e nel sesso non avrebbe risolto niente. Voleva Taehyung ,solo lui. Lui era la cura al suo malessere, lui aveva portato vitalità nel suo mondo buio. E ora che non lo voleva più vedere sembrava che l'inverno si facesse sentire anche dentro al suo cuore.
Voleva lasciargli spazio per riflettere.
Ormai erano quattro giorni che non lo vedeva e si sentiva sempre più triste.
Non ne aveva mai abbastanza dei baci e delle carezze di Taehyung, dei suoi sorrisi imbarazzati, e della sua vitalità.
Ultimamente lo aveva visto fragile e si era promesso di portare solo gioia nel cuore della persona a cui teneva più di tutte, l'unica di cui si interessava davvero.

Si allenò in continuazione per cercare di sfogare la rabbia che aveva nei confronti di sé stesso. Si allenava anche quando finiva di operare e riposava poco.
Era così teso e sembrava non avere più il controllo su quello che lo circondava.
Yuki gli portava i pasti nella sala dove si allenava, oppure in piscina. La donna era molto preoccupata per Jeongguk, ma sapeva che fargli delle domande gli avrebbe fatto rivivere cose che magari non voleva affatto ricordare.
Era così dispiaciuto per Jeongguk, non aveva più il sorriso di qualche giorno fa , quando le aveva fatto conoscere Taehyung.

Jeongguk ogni giorno aveva portato un mazzo di rose a Taehyung che spesso allegava con dei bigliettini con su scritto "mi manchi" o "sei tutto ciò che voglio" o "perdonami" o"ritorna da me".
E ogni giorno rivedeva i fiori del giorno precedente, che piano piano appassivano e ne comprava dei nuovi, buttando nella spazzatura quelli appassiti.

Si malediva per non avergli detto tutta la verità, si malediva per aver conosciuto Aiko. Da quando lei lo aveva sedotto la sua vita era caduta in pezzi, pezzi che solo dopo Taehyung aveva preso uno ad uno gli aveva rimessi a posto.
Taehyung era unico agli occhi di Jeongguk, senza di lui sentiva che non valeva niente. Tutto ciò che aveva di più caro non era paragonabile a Taehyung, Taehyung era al di sopra di tutte le sue ricchezze, era un diamante rispetto al suo oro. Non aveva prezzo, e non se lo meritava.
Gli mancava così tanto.
La sera prima di addormentarsi piangeva pensando a cosa avesse combinato e al prezzo delle sue azioni.
Forse Taehyung non sarebbe più ritornato pensò, e magari aveva già voltato pagina.
Taehyung aveva un fascino incomparabile, nessuno era bello quanto lui, nessuno sorrideva come faceva lui, nessuno arrossiva come faceva lui, aveva ricevuto più affetto nei pochi giorni trascorsi con Taehyung che in tutta la sua vita. Non si era mai sentito così amato.

Jimin a volte lo chiamava ma quando gli chiedeva cosa fosse successo tra lui e Taehyung, cambiava discorso o inventava qualche scusa o diceva che era tutto apposto. Jimin per non essere insistente smetteva di torturarlo con così tante domande e riattaccava dopo averlo salutato.

Mentre si stava allenando il campanello di casa suonò, Yuki era andata a fare la spesa così dovette interrompere l'allenamento e andare a vedere chi era.

"Taehyung" Disse lui incredulo.

"C-ciao" Salutò a sua volta mentre le guancette gli stavano diventando rosa.

"Entra pure" Gli disse Jeongguk spostandosi dalla porta d'entrata.
Taehyung annuì ed entrò,si andò a sedere sul divano in salotto.

"Io vado a fare un attimo la doccia torno subito. Mettiti a tuo agio"

Jeongguk si diresse immediatamente a fare una doccia e nel frattempo iniziò a pensare

' Perché è ritornato proprio ora? Magari è venuto a dirmi addio, magari se ne va via, magari vuole fare pace, magari anche io gli sono mancato.
Io l'ho deluso devo rimediare, non me lo lascerò scappare, io ho bisogno di lui'