°103°

2.5K 86 11
                                    


Jeongguk una sera arrivò a casa dopo il lavoro, era stanco e affaticato dal lavoro che finalmente era riuscito a lasciare dopo quella lunga giornata. Gli era mancato Taehyung e aveva desiderato con tutto sé stesso di vederlo il prima possibile, ma tra un impegno ed un altro non c'era riuscito.
Salutò i cagnolini e accese le luci mano mano che procedeva nell'appartamento. Era tutto buio dato che tutti erano a dormire, o così credeva.
Arrivò nella camera da letto  e appoggiò la sua valigetta sul divano. Si sfilò la cravatta, ma fermò i suoi movimenti non appena sentì dei singhiozzi, in seguito la porta del bagno si aprì e il corpo del fidanzato uscì mentre si teneva la schiena con una mano.
Jeongguk accorse subito al minore chiedendogli che cosa fosse successo.

"Vomito da tutto il giorno e mi fa malissimo la schiena, mi fanno male le caviglie e voglio piangere sempre. Con l'arrivo di Yoongi Jimin è sempre arrabbiato e ormai con me non ci parla più." Disse l'infermiere continuando a singhiozzare.

Il ventiseienne prese il fidanzato in collo e lo posò delicatamente sul letto.

"È tutta colpa tua Jeongguk, tu mi hai fatto questo" Disse Taehyung abbracciando un cuscino.

Jeongguk finì di spogliarsi e raggiunse il minore sotto le coperte.
Lo abbracciò e gli accarezzò i capelli.

"Tu mi hai fatto questo" pianse ancora Taehyung.

"Parla con tuo figlio e digli di lasciarmi stare" Disse Taehyung asciugandosi le lacrime.

"Ora ci parlo io con il piccolo" Disse Jeongguk in modo divertente prendendosi gioco delle lamentele di dell'innamorato.
Jeongguk scoprì il pancione di Taehyung alzando la su vestaglia da notte.
Accarezzò con entrambe le mani il pancione partendo dall'ombelico che sporgeva.

"Hey ma non ti vergogni, guarda cosa hai fatto alla mamma. Lo hai fatto piangere e ora ha tutti gli occhietti gonfi. Ora vai a dormire che sennò mi arrabbio... Ah non vuoi dormire? Eh, questo è un problema perché se tu non dormi sarò costretto a farti il solletico" Disse Jeongguk avvicinando le labbra al pancione, quando esse toccarono la carne nuda di Taehyung soffiò sopra facendo una pernacchia lunga che fece ridere il minore.
Il professore continuò mentre la stanza si riempì delle risate di Taehyung che si mosse cercando di evitare il solletico.

"Non ti basta eh" Parlò il maggiore al bambino.
Fece altre pernacchie finché Taehyung non gli implorò di smettere.
Rimise la vestaglia del fidanzato a posto e si coricò accanto a lui. Gli stampò un bacio sulla fronte e se lo strinse al petto. Gli fece i grattini sulla schiena alleviando il dolore. Il venticinquenne si addormentò sereno e meno dolorante.
Il giorno seguente c'era il processo ad Aiko e la ragazza grazie ad un avvocato riuscì a fare rimandare il processo.
Jeongguk non si diede per vinto e continuò a pagare il detective privato. Dopo aver fatto riaprire il caso alla polizia accusando la famiglia della signora Choi di essere i mandanti dell'omicidio i familiari uno ad uno iniziarono ad essere interrogati sul dove fossero stati,sui possibili alibi. La polizia si trovò molto lavoro da fare e il caso finì anche sui giornali senza mai menzionare Jeongguk il quale era deciso come mai a risolvere il caso.
Un giorno un agente di polizia suonò al campanello della loro nuovo casa dove si erano trasferiti i primi giorni di settembre dopo il compleanno di Jeongguk.

"Salve, cerco il signor Jeon" Disse un ragazzo. Yuki aprì il cancello fuori dall'enorme villa.
Taehyung che si stava riposando dato il male alle caviglie, osservò il ragazzo che si faceva strada.

"Dov'è posso trovare il signor Jeon?" Domandò il ragazzo.

"Jeongguk è di ritorno, gli ho chiesto di fare una piccola commissione per me. Si accomodi pure" Disse il giovane gravido. Il ragazzo si sedette su una poltrona davanti al divano dove Taehyung era seduto mentre immergeva i piedi in una bacinella d'acqua fresca.

 SAINT MARY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora