Un gocciolio.
Un gocciolio continuo e imperituro e costante disturba il sonno del giovane Derek Hale.Con quale diritto avrebbe potuto osare ribellarsi a quella sonora tortura? Non una sola trave in quella rovina, dalle mere sembianze di una villa, pareva essere troppo sicura.
Pericolanti come il suo umore: eternamente imbronciato.
'Perché non sorridi di più Derek?'
La voce soave di Kate gli risuonava ancora nelle orecchie, forse anche a causa di questo ricordo un forte senso di nausa gli bloccò lo stomaco.Non si sforzò nemmeno di fare appello ai suoi poteri lupeschi per assorbire quel dolore, fermamente convinto di meritarsi ogni peggiore tortura di questo mondo.
Si rannicchiò in un angolo della dimora, l'unico scampato alla pioggia torrenziale che filtrava dal soffitto.
Derek pianse.
Pianse per via della solitudine.
Pianse a causa dei demoni del suo passato.
Pianse semplicemente perché sicuro di non essere visto.Non vi stupirete certo se vi confesso che pensò al suicidio più di una dannata volta... Ma quale senso avrebbe condotto la sua morte? L'artefice della strage della sua famiglia era ancora piede libero e non poteva certo permettersi di gettare la propria vita al vento, consapevole che sua madre non lo avrebbe mai perdonato.
Quegli stupidi calmanti e depressivi per umani su di lui non avevano alcun effetto, tant'è che le ampolle vennero svuotate e contribuirono a raccogliere la pioggia che sgorgava dagli spifferi.
Derek era freddo come il clima invernale. Freddo come il suo cuore.
Con questa amara considerazione per la bocca, chiuse gli occhi.
Non avrebbe mai sperimentato la gioia.
Derek aprì gli occhi lentamente, leggermente infastidito da una presenza che gli accarezzava la barba.
Celò uno sbadiglio dietro al palmo della mano, affondando il volto nel cuscino del letto matrimoniale dove riposava.
Abbassando lo sguardo si rese immediatamente conto di chi fosse l'intrusa del momento: una bimbetta lo stava osservando, con sguardo attento ed ambrato, in attesa di ricevere attenzioni.
"Buongiorno lupetta del papà" la salutò con un bacio dulls fronte, nonostante il ciuccio occultssse la boccaccia della piccola, un sorrisone le illuminò il volto.
"Già sveglia?" le chiese, accarezzandole lentamente la schiena. A suon di gemiti la piccola gli fece intuire che avesse smesso di puntare sul genitore umano, poiché nemmeno una cannonata lo avrebbe svegliato.
Stiles dormiva tranquillo, il volto mostrato nella loro direzione, i capelli scompigliati e la maglia del marito come pigiama.
"nanna" tentò di dire la bambina, indicando il naso del castano.
"Mh? Si. Papi sta dormendo. Gli prepariamo la colazione?" la figlia batté le mani dalla contentezza.
Il mannaro si sollevò con la piccola arpionata al petto, infilandola poi nel seggiolone mentre armeggiava con le pentole.
Fu solamente un urletto di gioia a distrarlo: Stiles lì aveva raggiunti e stava mordicchiando la guancia della principessa di casa.
"Buongiorno lupone" lo abbracciò dal dietro, poggiando il capo sulla sua spalla.
"Buongiorno" ricambiò il saluto, voltandosi per lasciargli un bacio.
"Ti cimenti in cucina questa mattina?" Derek gli nostro il pancake che stava cuocendo.
"Sei felice... Non è vero?" domandò Stiles.
"Per la prima volta" mormorò, sedendosi a tavola con la sua famiglia
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20/03/2020: giornata internazionale della felicità.Personalmente non sono abituata a provare gioia e di questo me ne rammarico. Non desidero altro che essere felice ma come tutti i sogni, bisogna lottare per ottenerla.
Vi auguro di trovare il lato positivo in ogni cosa, non è mai troppo tardi per incontrare lo Stiles della vostra vita
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So cold ❤️
WerewolfUna raccolta di piccoli e teneri momenti nei quali Stiles soffre per il freddo... Ma non c'è da preoccuparsi, Derek è sempre pronto a proteggere il suo umano preferito