Incendio

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"Corri finché puoi mio caro Derek, questa volta nessuno verrà in tuo aiuto" la risata di Kate Argent ebbe il potere di far raggelare il sangue nelle vene del licantropo.

Kate Argent.

Derek credeva che quell'essere, poiché certamente non possedeva un briciolo di umanità e neppure una coscienza, fosse stato rinchiuso in un carcere di massima sicurezza.

Eppure quella creatura era fuggita ed intendeva vendicarsi, il licantropo correva con il cuore appesantito dalla consapevolezza che non si sarebbe fermata difronte a nulla.

L'unico sentimento che Kate sapesse provare era la vendetta ed il rancore. Se avesse posseduto solamente questa attitudine, certamente Derek non sarebbe caduto nella sua trappola anni addietro ma no... Quella donna era anche una maestra nella finzione.

Lo aveva illuso di amarlo, lo aveva raggirato e sottomesso quando l'unica cosa che Derek desiderava era amore incondizionato. Spesso si sentiva sporco all'idea di aver giaciuto con lei, di averle anche solo donato un bacio o una carezza.

Derek le accarezzava il volto dopo essersi uniti e lei gli scacciava le mani infastidita.

Sono sbagliato, non avrei dovuto farlo. Ha ragione lei, probabilmente è stanca.

Derek voleva fare l'amore, lei solo sesso.

Sono sbagliato, ha ragione lei. I sentimenti sono una perdita di tempo.

Derek voleva solo conforto, lei rideva dei suoi momenti di debolezza.

Sono sbagliato, ha ragione lei. Sono un uomo e non mi è concesso piangere.

Derek voleva essere amato e lei aveva ucciso la sua famiglia ed arso la sua casa.

Sono sbagliato... Perché mi sono fidato di lei.

Ora Derek correva, per meglio dire zoppicava, tentando in ogni modo di fuggire dalla furia omicida del giaguaro mannaro.

Aveva provato ad affrontarla, colpendola come un ossesso ma, da giocatrice sleale quale che era, Kate aveva fatto ricorso alle armi.

Con tanto che fosse in grado di manipolare alla perfezione la propria trasformazione, Derek non poteva competere fisicamente con dei proiettili imbottiti di strozzalupo.

"È così dannatamente esilarante vederti fuggire Derek, sembri proprio un cucciolo impaurito" ghignava la donna, passeggiando senza fretta per i corridoi dell'abitazione del lupo.

Il ticchettio dei suoi passi scandiva inesorabilmente i secondi a disposizione del lupo per celarsi alla sua furia omicida... E per sua sfortuna stavano diminuendo in un batter d'occhio.

Kate era vicina, fin troppo per poter sperare in un miracolo.

Derek cadde a terra, picchiando violentemente il capo. Gli istanti successivi furono occupati da un fischio assordante che scavalcò il suo udito.

In un certo senso sarebbe stato meglio così : non avrebbe udito gli spari che, come biglietti di sola andata, lo avrebbero traghettato all'altro mondo.

Si artigliò alle fessure del parquet, lacerandosi quasi gli artigli pur di avanzare. Ogni centimetro che faticosamente guadagnava, era dettato dallo strappo di un artiglio.

Dieci. Ne aveva a disposizione dieci, uno per ogni dito e questo gli permise di spabilire un minuscolo vantaggio rispetto alla sua aguzzina.

Con le mani oramai sanguinanti, tentò di farsi leva per mettersi seduto: se gli fosse stato concesso di scegliere come andarsene, avrebbe desiderato guardare la morte in faccia.

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