Once upon a time

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C'era una volta, ed alcuni sostengono esista ancora, un piccolo villaggio.
Si trattava di un borgo qualsiasi : vi era un panettiere qualsiasi,
Un falegname qualsiasi,
Perfino un ruscello qualsiasi.
C'era però una particolarità posseduta unicamente dal piccolo villaggio : una riserva.
La gente del posto non osava attraversarla perché credeva che fosse abitata da creature mostruose.
La gente del piccolo borgo chiese aiuto ad un cacciatore, che giurò fedelmente di proteggere, a costo della sua vita, tutti coloro che non possedevano la facoltà di difendersi.
Un bel giorno un ragazzo di umili origini, figlio dello sceriffo locale, decise di addentrarsi tra gli alberi alla ricerca di qualche avventura.
La sua sete fu presto placata quando fece la conoscenza di un grande lupo dal manto nero.

"Io so chi è...".

Inizialmente il ragazzo aveva paura di quell'animale, poiché si vociferava che fosse crudele e spietato ma approfondendo la conoscenza, divennero amici.
Il giovane salvò la vita numerose volte al lupo, tanto che non riuscirono più l'uno a fare a meno dell'altro.
Il cacciatore della città però, non si diede per vinto, così si mise sulle tracce dell'animale per potersene disfare.

"Oh, no...".

Forgiò delle armi mai viste prima ed impareggiabili per potenza : utilizzò della polvere da sparo apposita per lupi.
Non aveva scampo.
Quando si pensa che al fine non esista mai il peggio, ecco che dai cespugli emerge lo zio del lupo buono... Lui buono non era: aveva morso molti abitanti del villaggio che a loro volta erano divenuti degli animali a quattro zampe.

"Questo è lo zio.".

La fine sembrava essere ormai certa quando il nostro ragazzino, eroe senza saperlo, decise che avrebbe protetto a costo della sua vita il lupo e gli altri fanciulli trasformati.
Il cacciatore si fece da parte, depositò le armi quando ebbe modo di vedere quanto quei due si amassero.

"Bravo zio Chris...".

Lo zio del lupo venne battuto e bello scontro morì, tutti si aspettavano che prima o poi sarebbe tornato ma nessuno sapeva con esattezza quando.
La nostra storia è giunta al termine e come finisca, lo si può già intuire.
L'amore vince su tutto ed il ragazzino e il suo lupo vissero per sempre felici... E contenti.

"Si è addormentata" sussurrò Stiles, facendo il suo ingresso nella stanzina della figlia.

"Ormai sembra che l'unico metodo sia leggerle una fiaba" Derek richiuse il grande libro, poggiandolo sul comodino.

L'umano si sedette sul lettino, difronte al marito con uno sguardo decisamente divertito.

"Ho comprato io quella raccolta di favole e sono più che certo che non ci fosse una storia dedicata ai lupi mannari" istintivamente il licantropo arrossì.

"Ne avevo già lette tre e non dava segno di cedimento, oramai le conosce a memoria e non riusciva a prendere sonno. Così ho preso l'iniziativa" spiegò stando attento a non svegliare la piccola di casa.

"E la nostra storia è stata la prima che ti è venuta in mente" sorrise, unendo la fronte a quella del compagno.

"Solo perché è la prima preferita" il lupo cinse la vita del marito, stringendoselo contro.

"Ho sempre pensato di preferire la tua immagine da guerriero. Da ragazzino ho avuto una crisi ormonale per colpa dei tuoi addominali più di una volta".

Derek roteò gli occhi.

"Ma la verità è che ti preferisco in versione papà amorevole. Amo quanto tu sia protettivo nei suoi confronti e sappi che ho notato il paraspigoli che hai munito il tavolo del soggiorno.

Amo quando la stringi tra le tue braccia e lei smette immediatamente di piangere.
Quando da lupo le insegni come ululare;
Quando la coccoli sul divano mentre guardate assieme i cartoni animati. Amo te Derek Hale" si commosse senza rendersene conto.

"Ed io amo te Stiles Stilinski, il papà mi imbranato della storia" si affrettò a baciare il compagno.

"Io non sono imbranato" si lamentò, indietreggiando leggermente.

"Tesoro, devo ricordarti che hai avuto la capacità di metterle il pannolino ed i pantaloni al contrario per mandarla all'asilo senza rendertene conto?". Stiles fu costretto ad ammettere la verità di quelle parole.

"Se sono così maldestro, chissà che distrarsi sarò in grado di fare con il cucciolo in arrivo" sistemò il ciuccio che era scivolato fuori dalla boccuccia della figlia.

"Ehi, guardami" prese il mento di Stiles tra le dita, costringendolo a guardarlo negli occhi.

"Non accadrà nulla di male. Stavo semplicemente scherzando prima, sei un genitore fantastico Stiles ed io sarei ancora il solito sourwolf se non avessi appreso da te come comportarmi con la piccola".

"Davvero?".

"Ovviamente" Derek se lo strinse al petto.

"Guardala come dorme serena, nonostante Peter sia il nostro corrispondente del nostro sotto al letto" il lupo rise.

La guardarono con solo amore negli occhi, spostandole di tanto in tanto qualche ciocca corvina dal viso.

"Quanto vorrei che restasse piccola per sempre" sussurrò il mannaro.

"Dici così solamente perché sai che crescendo diventerà bellissima e tu sarai costretto a minacciare ogni pretendente" commentò divertito Stiles.

"Minacciare? Io intendo uccidere chiunque la sfiori".

"Vedrai che gran parte del lavoro sarà fatto anche dal suo fratellino. Domani dovremo dirle la grande notizia, spero che ne sia felice anche la metà di quanto lo siamo noi" Derek si sollevò dal lettino, tenendo stretto il compagno tra le sue braccia, dirigendosi nella camera da letto padronale.

"Vedrai che ne sarà entusiasta" rispose quando furono finalmente entrambi sotto alle lenzuola.

"Lo spero tanto. Buonanotte amore" borbottò l'umano già mezzo addormentato.

"Buonanotte ragazzino".

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