Tabacco.
Il tabacco è considerabile un bisogno primario per ogni accanito fumatore, un istinto primordiale che li assale e che li spinge a raccattare più fogliame possibile.Già perché nonostante l'apparenza grezza, i sigari non sono altro che foglie essiccate ed avvolte su loro stesse. Una stecca di puro piacere, che rilascia un sapore così intenso da intorpidire la bocca perfino dei più anziani fumatori.
Fumare un sigaro è uno stile di vita, non certo gli ultimi arrivati potevano permetterselo. Richiedeva il possesso di un corredo d'utilizzo: un cofanetto di legno traspirante, un coltellino per tagliarne la punta ed una scatola di fiammiferi che si auspica essere interminabile.
Derek Hale, investigatore privato, pensò proprio fosse giunta l'ora del suo rituale quotidiano quando tornò nel suo ufficio, terminato l'ultimo impiego.
Aveva sbattuto in cella l'ennesimo malvivente, un mafioso della cittadina ma certamente non il pesce più grosso della loro organizzazione.
Questo gli bastò in parte, per sentirsi in pace con il mondo. Si accomodò svogliatamente sulla seggiola della sua scrivania, allungando le gambe sul tavolo.
Aprì il cofanetto più pregiato su quel ripiano ed estrasse un sigaro. Ne tagliò la punta, per poi accenderlo. Iniziò a provare un senso di goduria già solo osservando l'anello risso incandescente che illuminò la testa.
Prese una boccata e più inspirava, più le spalle si afflosciavano rilassate.
-Finalmente- sospirò mentalmente mentre emetteva una nuvola di vapore, simile allo sbuffo di una locomotiva.Purtroppo per lui, quella paradisiaca gioia conquistata, sarebbe presto spazzata via da un bussare incessante.
Qualcuno avrebbe sfondato la porta a suon di nocche, certamente arrossate."Parola d'ordine?" domandò Derek, la voce leggermente roca per via del fumo. Sebbene fosse un investigatore privato, solitamente i suoi metodi non erano sempre approvati dalla costituzione americana, ergo dovette crearsi una sorta di covo.
Solo pochi eletti conoscevano l'ubicazione e la parola d'ordine.
"Homo hominis lupus" rispose la voce al di là della serratura, una voce che fece emettere una risata sbuffata al giovane in questione.
"Vieni avanti sceriffo" si presentò al suo cospetto Stiles Stilinski, il portento rappresentante della legge della contea di Beacon Hills.
"A cosa devo la tua visita? Sbaglio o oggi è un giorno particolarmente piovoso? Tu odi che il tuo impermeabile si inzaccheri, anche se effettivamente è un capo predisposto per quello" Derek seguì i movimenti dell'altro come un cacciatore che marca la preda.
Le pupille del moro divorarono l'immagine di quel piccolo poliziotto mentre si svestiva della giacca e del cappello, poggiandoli sull'attaccapanni.
"Mi conosci bene, Hale" sorrise cordialmente, accomodandosi difronte all'investigatore.
"Quel che basta per sapere che non sei un tipo da visite. Che ti serve?" senza il minimo ritegno, Derek soffiò via il vapore direttamente verso il volto del castano. Non lo avesse mai fatto: quando il viso di Stiles riemerse dal fumo, gli occhi erano leggermente languidi e per questo ancora più stupefacenti.
In tutta risposta, lo sceriffo allungò sulla scrivania una busta da lettere priva del marco inchiostrato di un francobollo.
Derek aprì la busta con una mano, l'altra occupata a scrollare la cenere in eccesso dal suo sigaro. Stiles seguì con lo sguardo il movimento della cenere, posarsi disordinatamente in un piattino fondo.
"Chi sarebbe? Non ho mai visto questa faccia e considerando quanto è brutto, me lo sarei ricordato".
"Non ti pago per esprimere giudizi, Derek. Si chiama Matt Daehler. Sono settimane che gli sto dietro ma per un caso fortuito mi è sfuggito. Non lavora da solo, ha uno scagnozzo" lo sceriffo sembrò leggermente disperato mentre parlava.
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So cold ❤️
WerewolfUna raccolta di piccoli e teneri momenti nei quali Stiles soffre per il freddo... Ma non c'è da preoccuparsi, Derek è sempre pronto a proteggere il suo umano preferito