Camaro

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"Svoltare a destra"

"Tra cinquecento metri prendere la seconda uscita per Beacon Hills"

"Attenzione. Controllo della velocità. Rallentare"

Derek spesso aveva trovato rivoltanti i nomignoli zuccherosi con cui Stiles denominava la sua Jeep ma solo com'era, si concesse di immaginare che se la sua Camaro avesse avuto una voce, sarebbe stata quella femminile del suo navigatore.

Il licantropo amava quell'auto poiché l'unica traccia del suo passato che non risvegliasse in lui ricordi negativi o dolorosi.

Stiles aveva avuto modo di personalizzare l'auto del fidanzato in svariati modi: sotto al sedile del passeggero vi era una macchia di olio, rilasciata dalle patatine che frangugiava, oppure aveva accidentalmente rigato la portiera a lato del conducente un i pendagli che aveva appeso allo zaino.

Derek non aveva neppure avuto la forza di rimproverarlo, innamorato com'era di quegli occhi ambra.

Non tralasciamo poi le nottate che i due trascorsero nella riserva: Stiles seduto sul cofano della macchina, con il mannaro avvolto tra la gambe a sussurrarsi parole che nessuno dei due avrebbe mai immaginato di pronunciare.

"Messaggio in arrivo da 'Soulmate': Amore dove sei?" nonostante il messaggio fosse automaticamente letto dall'impianto dell'auto, le farfalle nel suo stomaco da lupo iniziarono a svolazzare, nell'udire il nomignolo con cui il suo umano lo aveva chiamato.

"Camaro, rispondi:" venti minuti e sono da te" l'auto compose il messaggio, inviandolo all'interlocutore di Derek.

"Messaggio in arrivo da 'Soulmate': ho una sopresa per te" la curiosità del lupo iniziò a farsi sentire.

Proseguì per qualche metro prima di ordinare alla vettura di domandare a Stiles un indizio su ciò che lo attendeva.

"Messaggio in arrivo da 'Soulmate': allegata fotografia" Derek approfittò del fatto di trovarsi fermo ad un semaforo per dare un'occhiata alla foto in questione: le pallide e lunghe gambe di Stiles, facevano capolino da una nuvola di schiuma da bagno, la stessa che strabordava dalla vasca dove il castano.

Per la mente di Derek comparvero numerosi scenari che coinvolgevano un gran numero di tocchi e di sospiri, sognando di accarezzare a piene mani quelle gambe costellate di nei.

"Questa è la mia sopresa?" domandò con voce roca, in un messaggio vocale che spedì il ragazzino.

Il responso non si fece attendere.
"Questa è solo una parte sourwolf. Per vedere il resto devi affrettarti ad arrivare a casa, ma non correre. Mi raccomando" ebbe la premura di ricordargli.

Se solo avesse potuto Derek sarebbe corso da lui in forma lupesca, ma non gli pareva certamente il caso di abbandonare l'auto sul ciglio di una strada sterrata.

Nei minuti successivi, Stiles inviò altre due fotografie: uno lo ritraeva sorridente con della barba fatta di schiuma e sopracciglia molto più spesse a causa del sapone, l'altra foto, invece, ritraeva alcuni petali di rosa che probabilmente aveva aggiunto alla vasca da bagno.

Derek si trovava in uno stato di eccitazione febbrile, ma ciò non gli permise di prestare attenzione all'allarme lampeggiante sulla pulsantiera del cruscotto: aveva esaurito la benzina.

Imprecando contro l'universo e le leggi che lo regolano, il mannaro fu costretto a fare tappa preso la prima pompa di bendinza individuata sul suo percorso: a confronto il model maledetto dove il fidanzato aveva trascorso la nottata, tra tentativi di suicidi e spiriti a parte, pareva un grand hotel a cinque stelle.

"Ha bisogno?" domandò il proprietario: un uomo paffuto, la camicia malamente richiusa sul petto.

"Il pieno" di limitò a comunica Derek che, felice di essere stato il più coinciso possibile, si affrettò a sollevare nuovamente il finestrino.

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